Screening
Salve,
sono un uomo di 35 anni e vorrei un consiglio su quali tipologie di screening per la prevenzione dei tumori orientarmi e, soprattutto, da quando iniziare vista la mia storia familiare da parte materna.
In pratica, nel 2000 mio nonno materno, all'età di 72 anni, è deceduto per un tumore all'intenstino e, purtroppo, da circa 3 mesi è stato diagnosticato a mia madre, appena sessantenne, un tumore al pancreas con parziale interessamento del fegato.
Poichè la familiarità rappresenta sicuramente un fattore di rischio, è facilmente intuibile lo stato di preoccupazione che da un pò di tempo accompagna le mie giornate (oltre che una profonda sofferenza per l''attuale condizione di mia madre).
A ciò aggiungiamo anche che in passato ho sofferto di ulcera duodenale con presenza di helicobacter pylori (poi estirpato a seguito di cura antibiotica) e che recentemente ho effettuato una risonanza magnetica all'addome superiore che ha evidenziato un fegato lievemente aumentato di volume (con transaminasi tuttavia nella norma).
Vi sarei infinitamente grato se poteste darmi delucidazioni su quali indagini orientarmi e con quale periodicità.
Certo di un Vostro cortese cenno di risposta porgo i miei più cordiali saluti.
sono un uomo di 35 anni e vorrei un consiglio su quali tipologie di screening per la prevenzione dei tumori orientarmi e, soprattutto, da quando iniziare vista la mia storia familiare da parte materna.
In pratica, nel 2000 mio nonno materno, all'età di 72 anni, è deceduto per un tumore all'intenstino e, purtroppo, da circa 3 mesi è stato diagnosticato a mia madre, appena sessantenne, un tumore al pancreas con parziale interessamento del fegato.
Poichè la familiarità rappresenta sicuramente un fattore di rischio, è facilmente intuibile lo stato di preoccupazione che da un pò di tempo accompagna le mie giornate (oltre che una profonda sofferenza per l''attuale condizione di mia madre).
A ciò aggiungiamo anche che in passato ho sofferto di ulcera duodenale con presenza di helicobacter pylori (poi estirpato a seguito di cura antibiotica) e che recentemente ho effettuato una risonanza magnetica all'addome superiore che ha evidenziato un fegato lievemente aumentato di volume (con transaminasi tuttavia nella norma).
Vi sarei infinitamente grato se poteste darmi delucidazioni su quali indagini orientarmi e con quale periodicità.
Certo di un Vostro cortese cenno di risposta porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Garanzie non ve ne sono in noi maschietti; lo stesso PSA quale screening è molto discusso.
Diversa è la prevenzione nelle donne per mammella e apparato ginecologico.
Sicuramente uno stile di vita igienicamente morigerato (attività fisica, pochi grassi, niente fumo ecc...) abbassano il rischio.
Inoltre unica attenzione se dovessero comparire sintomi anomali o perdite ematiche o cali ponderali sarebbe utile (ma non solo per lei) rivolgersi al curante per opportuna valutazione.
Diversa è la prevenzione nelle donne per mammella e apparato ginecologico.
Sicuramente uno stile di vita igienicamente morigerato (attività fisica, pochi grassi, niente fumo ecc...) abbassano il rischio.
Inoltre unica attenzione se dovessero comparire sintomi anomali o perdite ematiche o cali ponderali sarebbe utile (ma non solo per lei) rivolgersi al curante per opportuna valutazione.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
In effetti le Sue indicazioni coincidono con quelle del medico curante il quale mi ha consigliato di sottopormi, con cadenza annuale, a dei prelievi ematici abbinati ad un'indagine ecografica addominale (che tuttavia non fornirebbe indicazioni per quanto concerne l'intestino).
Le sarei grato se volesse fornirmi un Suo parere in merito a quest'indicazione e, ove lo ritenesse opportuno, un'eventuale consiglio per integrare le indagini citate.
Le ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Cordialmente.
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
In effetti le Sue indicazioni coincidono con quelle del medico curante il quale mi ha consigliato di sottopormi, con cadenza annuale, a dei prelievi ematici abbinati ad un'indagine ecografica addominale (che tuttavia non fornirebbe indicazioni per quanto concerne l'intestino).
Le sarei grato se volesse fornirmi un Suo parere in merito a quest'indicazione e, ove lo ritenesse opportuno, un'eventuale consiglio per integrare le indagini citate.
Le ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 10/04/2016.
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