Istologico
Salve gentili dottori, desidererei un parere di un oncologo, mio papà è stato sottoposto a turv vescicale per resezione di una placca papillare di circa 2,2 cm, ecco l' esito dell' esame istologico:
FRAMMENTI DI PARETE VESCICALE ESTESAMENTE DISEPITELIZZATI TALORA CON IPERPLASIA PAPILLARE CON DISPLASIA DI ALTO GRADO E FOCOLAI CONTIGUI DI CARCINOMA IN SITU SEC. 2004 EHI DELL" URETELIO RESIDUO.
TONACA MUSCOLARE NEI LIMITI DELLA NORMA!
Vorrei sapere gentilmente se con un quadro istologico del genere siano possibili delle metastasi a distanza e se la prognosi e buona oppure no. Grazie in anticipo, sono molto in ansia!
FRAMMENTI DI PARETE VESCICALE ESTESAMENTE DISEPITELIZZATI TALORA CON IPERPLASIA PAPILLARE CON DISPLASIA DI ALTO GRADO E FOCOLAI CONTIGUI DI CARCINOMA IN SITU SEC. 2004 EHI DELL" URETELIO RESIDUO.
TONACA MUSCOLARE NEI LIMITI DELLA NORMA!
Vorrei sapere gentilmente se con un quadro istologico del genere siano possibili delle metastasi a distanza e se la prognosi e buona oppure no. Grazie in anticipo, sono molto in ansia!
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Gentile utente,
Il carcinoma uroteliale in situ o CIS (stadio
patologico pTis) è una lesione aggressiva ed è considerata ad alto rischio di progressione. Se è una forma primaria, cioè non associata a carcinoma uroteliale di tipo solido o papillare, la sua cura è solamente tramite un farmaco intravescicale che si chiama BCG, con cicli di induzione e mantenimento per un periodo che arriva fino a 3 anni. In tale periodo, il paziente deve sottoporsi a mapping vescicale per valutare se la terapia ha un effetto curativo. Naturalmente deve effettuare dei controlli serrati data l'aggressività della malattia. In caso di fallimento della cura, allora l'indicazione è quella di cistectomia radicale cioè di asportazione della vescica. Questo proprio a causa dell'alto rischio del CIS di progredire e di causare una malattia metastatizzante. Spero di averla aiutata. Cordiali saluti.
Il carcinoma uroteliale in situ o CIS (stadio
patologico pTis) è una lesione aggressiva ed è considerata ad alto rischio di progressione. Se è una forma primaria, cioè non associata a carcinoma uroteliale di tipo solido o papillare, la sua cura è solamente tramite un farmaco intravescicale che si chiama BCG, con cicli di induzione e mantenimento per un periodo che arriva fino a 3 anni. In tale periodo, il paziente deve sottoporsi a mapping vescicale per valutare se la terapia ha un effetto curativo. Naturalmente deve effettuare dei controlli serrati data l'aggressività della malattia. In caso di fallimento della cura, allora l'indicazione è quella di cistectomia radicale cioè di asportazione della vescica. Questo proprio a causa dell'alto rischio del CIS di progredire e di causare una malattia metastatizzante. Spero di averla aiutata. Cordiali saluti.
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 24/02/2016.
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