Tumore al colon

Buonasera a tutti i dottori, vi riporto qui un caso di un uomo anziano sulla ottantina con un tumore al colon e metastasi al fegato e polmoni.
Inizialmente è stato ricoverato per pallore e difficoltà respiratorie, la prima diagnosi fatta era l'anemia, "curata" mediante la trasfusione appena dopo il suo ricovero.
I dottori inizialmente hanno fatto una serie di analisi ematologiche focalizandosi in primis su proteine pro-infiammatorie dove si osservano l'aumento delle proteine della flagosi e le SO1, SO2 ben sopra il valore di soglia (lo superava di dieci volte).
Un analisi successiva, tac al fegato, ha riportato la presenza di piccole macchie, classificate inizialmente come piccoli angiomi, poi successivamente hanno fatto una tac total body riscontrando lacerazioni a livello polmonari (definite piccole) e un inspessimento della parete del colon
la diagnosi è stata quella di un tumore con sede primaria al colon con metastasi epatiche e polmonari.
Non è stato possibile fare nessun tipo di controllo istologico in quanto il paziente non vuole fare alcun genere di biopsia o retto-scopia, inoltre i medici erano certi della diagnosi.

il paziente è cardiopatico e fino a prima del ricovero prendeva il warfarin (sostituito attualmente con eparina) per un aritmia oltre a ciò ha il diabete di tipo 2 tenuto sotto controllo con la metformina.
L'oncologo ha detto che non c'e possibilità di fare trattamenti chemioterapici o chirurgici in quanto sarebbero troppo pesanti per il paziente, ma di aspettare il decorso della malattia.
Una cosa decisa in accordo con i famigliari e medici è di tacere il tumore al paziente.

Questa è la batosta avuta nel mese di gennaio, gentili dottori sono qui per una serie di domande.
dato l'aumento di segnali infiammatori non è possibile abbassare questi valori con della semplice aspirina?
La seconda, e più cruciale, se si imponesse un cambio di dieta, passando da una somministrazione di proteine di origine animale a quelle di natura vegetale è possibile rallentare il decorso della malattia?

vi ringrazio per il vostro tempo, mi capita spesso di studiare sistemi tumorali e possibili trattamenti nel mio corso di laurea ma malgrado ciò mi rendo conto che a volte fatico a spiegare ai famigliari più vicini questo male...
scusate il piccolo sfogo e vi ringrazio del vostro tempo.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
quanto pubblicato dalla rivista Lancet sulle carni rosse ed insaccati forse è stato un tantino enfatizzato dalla stampa e da alcuni relatori. basti pensare che secondo un'agenzia britannica se in Inghilterra tutti smettessero di fumare ci sarebbero circa 65000 casi di tumore in meno a fronte di 8800 se si smettesse di mangiare carne.
Ma sono statistiche e numeri; sicuramente una dieta varia con verdura e frutta in prevalenza, riduce al minimo il rischio di ammalarsi (ma non lo annulla) non solo di tumore ma anche di altre patologie.

Gl'indici di flogosi possono essere alterati per la patologia nota anche se non diagnosticata.

Sulle terapie (cardioaspirina) deve decidere ilmedico che ha in cura il paziente.

Se la scelta sarà la "non cura" oncologica sicuramente andrà effettuata terapia di supporto e sostegno psicologico del paziente

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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