Una metastasi localizzata

Egregi Dottori, nel febbraio 2002 mio padre è stato operato per un adenocarcinoma flessura epatica del colon e ha sostenuto una chemioterapia adiuvante. Nel marzo 2006 ha subito resenzione chirurgica per una metastasi localizzata a livello del II-IV segmento epatico. Seguono 6 cicli di terapia con CPT-11 associati all'assunzione di Xeloda 500mg.
Dai controlli periodici eseguiti dall’inizio del corrente anno il valore del CEA ha ripreso progressivamente a salire (attualmente è pari a 35 ng/ml). L’ecografia (datata 01/10/08) così referta: “in condizioni basali tra III e IV S si apprezza lesione focale ipoecogena disomogenea di 26 mm di tipo secondario”.
L’indagine PET evidenzia: “iperaccumulo del tracciante a livello segmento epatico . Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati”.
Il nostro oncologo di riferimento si è espresso a favore di una nuova resenzione chirurgica. Il chirurgo prevede di eseguire l’intervento tra 30/40 gg. poiché ha una lista molto lunga e il caso di mio padre non è urgentissimo. Intanto gli ha prescritto un D.H. chirurgico per eseguire tutti gli esami pre-intervento.
Vorrei avere una vostra opinione in merito e, mi chiedo se questi tempi di attesa non brevi possano aggravare notevolmente la condizione di mio padre.
RingraziandoVi per la disponibilità, Vi saluto cordialmente.