Tumore al pancreas

Buongiorno a tutti,
mio padre di 69 anni si e' sottoposto nei giorni scorsi ad un'ecografia all'addome e una TAC, purtroppo l'esito non e' stato positivo in quanto gli e' stato diagnosticato un tumore al pancreas inoperabile chirurgicamente.
A quanto ho capito la patologia si e' in parte estesa anche al fegato, il che rende la situazione ancora piu critica.
Nei giorni scorsi si e' sottoposto ad una PET ed e' in attesa di fare un prelievo di cellule per la biopsia.
A quanto pare l'unica strada percorribile resta la chemioterapia forse abbinata alla radioterapia, vorrei sapere da voi se ci sono speranze concrete che possa guarire e riprendersi completamente.
Mi rendo conto che spesso e' difficile prevedere il decorso di queste malattie, pero non so davvero dove sbattere la testa....mi sono un po documentato e le informazioni che leggo sono davvero deprimenti....l'aspettativa di vita e' veramente brevissima, si parla di 4-6 mesi forse 1 anno....

Se necessario posso inviarvi o allegarvi in qualche modo i referti medici di ecografia e TAC.

Resto in attesa di una vostra risposta e vi ringrazio molto per qualsiasi consiglio mi potrete dare



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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, purtroppo quello che ha letto è vero. La terapia comunque oncologica, va fatta per migliorare anche la qualità della vita, quindi è giusto farla. Stia vicino a suo padre sapendo che sta facendo tutto ciò che è possibile fare nella situazione che ha descritto e lo aiuti ad affrontare questo periodo così difficile della sua vita nella maniera più serena possibile, curandolo, ma senza alcun accanimento terapeutico.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dott. Sforza,
la ringrazio molto per la risposta e per i consigli che mi ha dato.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto il referto della visita specialistica, riporto di seguito gli esiti degli esami:

- TCA: multiple lesioni focali ipodense di dimensioni variabili da 7 a 27 mm. Trombosi del tronco portale. Conglomerato di tessuto patologico di 55x20 mm che dal corpo pancreatico si estende posteriormente risultando indissociabile dal tripode celiaco avvolgendo a manicotto il tratto intermedio dell'aorta. Banda di dissezione con falso lume trombizzato dell'aorta toracica con diametro 32mm. Minima falda di versamento ascitico.

- PET: Irregolare ipercaptazione del tracciante (SUVmax = 8,7), di natura oncologica, in corrispondenza del corpo del pancreas e delle confluenti adenopatiche situate nella regione del tripode celiaco e della regione para-aortica sinistra. Il fegato appare diffusamente interessato da plurime ipercaptazioni del tracciante (SUVmax 10,6), attribuibili a lesioni evolutive. Ipercaptazioni del tracciante, riferibili ad adenopatie di natura oncologica, in corrispondenza della regione retro-crurale diaframmatica destra (SUVmax = 5,4) e della regione retrocavale destra (inferiormente ai vasi renali; SUVmax = 8).

- ECOENDOSCOPIA CON BIOPSIA: Adenocarcinoma di tipo bilio-pancreatico scarsamente differenziato. Trombosi della vena porta.

- Diagnosi oncologica: Adenocarcinoma del pancreas avanzato
- Esame obiettivo: Epatomegalia. Dolenzia ai quadranti addominali superiori alla palpazione profonda. Peso 57.8 kg


Vorrei avere un parere riguardo la situazione in generale e capire meglio quali sono le criticitá. Inoltre avrei alcune domande specifiche:

1) Le dimensioni delle lesioni sono molto grandi ed estese se rapportate alla dimensione del pancreas?

2) Ho letto che ci sono problemi all'aorta toracica ed altri vasi sanguigni, questo potrebbe causare emorragie interne o danni seri?

3) Cosa si intendende per scarsamente differenziato? Non riesco a capire se e' un vantaggio o no...

Ringrazio molto tutti quelli che mi risponderanno.


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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, come avrà già compreso la neoplasia di suo papà è purtroppo avanzata. Rispondendo nello specifico:1 la grandezza del tumore non c'entra sempre con la gravità di stadio del tumore, il tumore di suo papà è diffuso e questo in termini prognostici è più significativo della grandezza.2 L'infiltrazione dei vasi non vuol dire sempre un rischio di emorragia superiore, mentre sicuramente rappresenta un rischio maggiore di chiusura o ostruzione del vaso.3 Il tumore scarsamente differenziato purtroppo come grading è quello che si sviluppa più rapidamente.
Affidi suo papà all'oncologo è faccia tutto quello che è giusto fare conservando la dignità del suo genitore.
Saluti
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