Melanoma può attendere 3 mesi?

Gentilissimi dottori, buongiorno.
Avrei bisogno di una delucidazione in merito ad un melanoma diagnosticato ad un mio parente prossimo.
Purtroppo non ho dati certi sull'entità e sulla gravità dello stesso e andrò subito a spiegarvi perchè.

In data 1 Ottobre il mio cognato (31 anni) esegue visita istologica per un piccolissimo neo appena spuntato sulla pianta del piede, ritenuto a rischio. Tale visita istologica è eseguita grattando via uno strato del neo, senza asportarlo. Viene riscontrato un melanoma tramite un'analisi istologica immediata.
I dottori prescrivono poi rx torace ed ecografia dell'addome, oltre ad analisi del sangue di ogni genere, ove risulterà tutto nella norma.

Hanno inoltre dato appuntamento a TRE MESI (3!!!) di distanza per l'intervento di asportazione + radicalizzazione, e questo è ciò che da una parte mi fa stare tranquillo sul grado di urgenza ma dall'altra mi preoccupa molto.
Gli hanno detto che può continuare a fare la vita esattamente come prima, bere, fumare, fare sport, tutto insomma, trattando la questione con estrema leggerezza, senza mai neanche prospettargli la necessità di urgenza andando in via privata ad esempio, nè parlandogli di eventuali recidive successive o altro.

Purtroppo mi sono dovuto documentare personalmente online poichè mio cognato, terrorizzato, non ha voluto ottenere tutte le informazioni del caso, dunque non conosco le caratteristiche di questo melanoma. Chiaramente non vi chiedo una diagnosi a distanza, ma dalla calma dei dottori sui tempi e sulla questione e dalle modalità di analisi del melanoma (grattando e non asportando), è possibile se non probabile che si tratti di un melanoma IN SITU? Inoltre, anche qualora fosse, è davvero possibile che si possano attendere 3 mesi come nulla fosse prima di intervenire? Non sarebbe meglio farlo immediatamente, ormai che sono state eseguite le analisi del caso?
Ve lo chiedo perchè sono in ansia per la famiglia di mia sorella essendo mio cognato ancora giovane e un melanoma in situ mi pare di capire che porterebbe a una guarigione definitiva quasi sicura, ma abbiamo un pò tutti paura che questo melanoma si espanda in questi 3 mesi andando a rendere più grave la situazione. Ovviamente non siamo medici dunque sono solo paure non dico infondate, ma senza reali basi.

So già che le visite a distanza sono impossibili, dunque vi sto solo chiedendo un parere su questa situazione diciamo "ipotetica", ma che purtroppo ipotetica non è.

Grazie della disponibilità e buona giornata.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13
Gentile Signore, La modalità che riferisce con cui si è arrivati alla diagnosi di melanoma non è quella standardizzata. Al primo sospetto si fa una incisione in cui c'è un margine, di tessuto circostante la lesione colorata, di 1cm circa. Successivamente si procede all'allargamento della operazione quando l'esame istologico è fornito (10-15gg) contestualmente alla asportazione del linfonodo sentinella. A volte per problemi esterni o sanitari l'intervallo di tempo può essere allungato anche a tre mesi ma non ci sono dati che indicano aumenti o peggioramenti di prognosi. Se lei pensa che queste cose non siano state fatte nella giusta maniera, in Internet trova una miriade di centri che sono definiti di eccellenza per i melanomi. In questo caso alzi il telefono e monti in macchina. I melanomi erano una malattia abbastanza rara fino a 34-40 anni fa. oggi si presentano in numero maggiore in persone sempre più giovane e la prognosi è strettamente correlata allo stadio della malattia. Comunichi le sue decisioni. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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