Adenocarcinoma mucinoso cieco
Salve,
scrivo per mio padre, 60 anni, che ha scoperto di avere un Adenocarcinoma Mucinoso a origine del cieco. Faccio subito presente che la diagnosi non è stata semplice da fare, infatti da una prima colonscopia eseguita il 7Agosto, sono risultate da 4 biopsie sul cieco, Frammenti Superficiali di Adenoma Tubulo/Villoso con basso grado di displasia e su 3 biopsie sulla valvola ileocecale (risultante ipertrofica, dura ed eritematosa) la diagnosi è stata: Mucosa del grosso intestino sede di flogosi cronica ed acuta. Tessuto di granulazione; edema della lamina propria.
I medici, ritenendo questa diagnosi incompleta e meritevole di approfondimento, hanno pensato di posizionare uno Stant a doppio J all'uretere dx, perché compresso (come dimostrava la TAC), e dove in tale sede l'urologo con il cistoscopio ha parlato di Infiltrazione Benigna, tanto è vero che tutti i parametri renali sono subito poi rientrati nella norma, tutt'oggi buoni.
Successivamente, nell'impossibilità di fare una ulteriore colonscopia più approfondita, dato l'ispessimento e la rigidità delle pareti intestinali, mio padre, presso un altro ospedale viene ricoverato e sottoposto ad un intervento di laparoscopia al fine di completare l'iter diagnostico.
Il giorno 2/09 si sottopone a Laparoscopia esplorativa e successiva laparotomia (in quanto credevano si trattasse di un MUCOCELE e quindi resecabile al 100%). In seguito all'intervento, i chirurghi, però, ci hanno comunicato che, avendo visto la presenza di un Adenocarcinoma nel cieco, e non potendo escludere a priori una infiltrazione vescicale e/o uretrale (in quanto operavano in sede solo addominale), e temendo la presenza della neoplasia al Retroperitoneo, non hanno asportato il tumore, invitando il paziente a un consulto oncologico per una terapia farmacologica neoadiuvante.
Mio padre viene, dunque, dimesso il giorno 6/09 con carte di dimissione ma SENZA ISTOLOGICO DEFINITIVO.
L'istologico definitivo che abbiamo avuto solo 1 settimana fa sotto richiesta dell'oncologa recita così:
1.Linfonodo dell'arteria iliaca dx: Negativo per Neoplasia
2.Tessuto Retroperitoneale: Frammento di tessuto connettivo con marcata fibrosi e flogosi cronica riacutizzata e ascessualizzata. Reperto negativo per
neoplasia. (cosa che nella diagnosi estemporanea non era stato evidenziato).
3.4.Biopsia di Neoformaz.colica e Biopsia di Neoformaz. del cieco:Frammenti fibromuscolari sede di infiltrazione di Adenocarcinoma mucinoso.
Vi Chiedo: I "frammenti fibromuscolari" sono indice della presenza del tumore all'interno della Muscolare Propria?
Inoltre, l'oncologa ha richiesto anche la CARATTERIZZAZIONE RAS, dei Geni K ed N-ras perché insieme alla chemioterapia vorrebbe associare un anticorpo monoclonale, ma io me ne chiedo il motivo visto che il paziente non ha segni di metastasi a distanza, (dalle TAC non risultano metastasi), forse perché crede ci possano essere metastasi sincrone, tipo alla vescica e uretere?
Grazie, spero mi darete delle risposte
scrivo per mio padre, 60 anni, che ha scoperto di avere un Adenocarcinoma Mucinoso a origine del cieco. Faccio subito presente che la diagnosi non è stata semplice da fare, infatti da una prima colonscopia eseguita il 7Agosto, sono risultate da 4 biopsie sul cieco, Frammenti Superficiali di Adenoma Tubulo/Villoso con basso grado di displasia e su 3 biopsie sulla valvola ileocecale (risultante ipertrofica, dura ed eritematosa) la diagnosi è stata: Mucosa del grosso intestino sede di flogosi cronica ed acuta. Tessuto di granulazione; edema della lamina propria.
I medici, ritenendo questa diagnosi incompleta e meritevole di approfondimento, hanno pensato di posizionare uno Stant a doppio J all'uretere dx, perché compresso (come dimostrava la TAC), e dove in tale sede l'urologo con il cistoscopio ha parlato di Infiltrazione Benigna, tanto è vero che tutti i parametri renali sono subito poi rientrati nella norma, tutt'oggi buoni.
Successivamente, nell'impossibilità di fare una ulteriore colonscopia più approfondita, dato l'ispessimento e la rigidità delle pareti intestinali, mio padre, presso un altro ospedale viene ricoverato e sottoposto ad un intervento di laparoscopia al fine di completare l'iter diagnostico.
Il giorno 2/09 si sottopone a Laparoscopia esplorativa e successiva laparotomia (in quanto credevano si trattasse di un MUCOCELE e quindi resecabile al 100%). In seguito all'intervento, i chirurghi, però, ci hanno comunicato che, avendo visto la presenza di un Adenocarcinoma nel cieco, e non potendo escludere a priori una infiltrazione vescicale e/o uretrale (in quanto operavano in sede solo addominale), e temendo la presenza della neoplasia al Retroperitoneo, non hanno asportato il tumore, invitando il paziente a un consulto oncologico per una terapia farmacologica neoadiuvante.
Mio padre viene, dunque, dimesso il giorno 6/09 con carte di dimissione ma SENZA ISTOLOGICO DEFINITIVO.
L'istologico definitivo che abbiamo avuto solo 1 settimana fa sotto richiesta dell'oncologa recita così:
1.Linfonodo dell'arteria iliaca dx: Negativo per Neoplasia
2.Tessuto Retroperitoneale: Frammento di tessuto connettivo con marcata fibrosi e flogosi cronica riacutizzata e ascessualizzata. Reperto negativo per
neoplasia. (cosa che nella diagnosi estemporanea non era stato evidenziato).
3.4.Biopsia di Neoformaz.colica e Biopsia di Neoformaz. del cieco:Frammenti fibromuscolari sede di infiltrazione di Adenocarcinoma mucinoso.
Vi Chiedo: I "frammenti fibromuscolari" sono indice della presenza del tumore all'interno della Muscolare Propria?
Inoltre, l'oncologa ha richiesto anche la CARATTERIZZAZIONE RAS, dei Geni K ed N-ras perché insieme alla chemioterapia vorrebbe associare un anticorpo monoclonale, ma io me ne chiedo il motivo visto che il paziente non ha segni di metastasi a distanza, (dalle TAC non risultano metastasi), forse perché crede ci possano essere metastasi sincrone, tipo alla vescica e uretere?
Grazie, spero mi darete delle risposte
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Da come lei che scrive il tumore non è localizzato solo al colon ma anche nel retroperitoneo, o comunque nell'addome. Ad ogni modo un tumore non resecabile seppure localizzato viene trattato con una chemioterapia di prima linea in associazione ad un anticorpo in base allo stato di Ras, e quindi alla stessa maniera di una malattia metastatica.
Ovviamente per dirimere il dubbio servirebbe il referto della TAC di Stadiazione.
Comunque a mio avviso il percorso diagnostico impostato e' ineccepibile.
Saluti.
Ovviamente per dirimere il dubbio servirebbe il referto della TAC di Stadiazione.
Comunque a mio avviso il percorso diagnostico impostato e' ineccepibile.
Saluti.
Dr. Pasquale Buonandi
Medico Chirurgo specialista in Oncologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 25/09/2015.
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