Possibilità di operazione
Questo consulto riguarda mio padre, nato nel 1934, fumatore.
E' stato ricoverato presso il Forlanini a Roma nel reparto di pneumoncologia dove una tac eseguita prima e dopo l'infusione di mdc ha riscontrato un processo neoformato in sede ilare sinistra che provoca la completa ostruzione del lume del bronco lobare superiore con atelettasia completa del territorio lobare dipendente. Riduzione della normale densità del lobo inferiore da iperdistensione con aree di enfisema centrolobulare nel contesto.
Anche il polmone di destra presenta una condizione di enfisema centrolobulare diffuso.
Linfonodi centimetrici in 4L,7,5 subcentimetrici in 6.
Fegato normale per dimensioni e morfologia, esente da alterazioni diffuse o focali di tipo evolutivo.
Colecisti distesa. VB non dilatate.
Pancreas esente da alterazioni parenchimali. Wirsung non dilatato.
Milza nei limiti. Surreni nella norma.
Reni in sede, normali per dimensioni e morfologia, con piccoli cisti corticali.
Vie urinarie non dilatate.
Non linfoadenomegalie addominali di significato clinico.
Organi pelvici nella norma. Spazi adiposi periviscerali conservati. Non raccolte liquide libere
Piccola lesione ipodensa come per esiti ischemici in prossimità del corno anteriore del ventricolo sinistro.
Non lesioni secondarie.
A seguito di questa gli è stata fatta una fibrobroncoscopia:
Nulla a carico del laringe, corde vocali mobili. La trachea è in asse, rivestita da mucosa rosea e con anelli cartilaginei ben evidenti. Carena mediana, sottile, mobile con gli atti del respiro.
EMISISTEMA DESTRO: pervi tutti i rami bronchiali endoscopicamente esplorabili, con speroni sottili e mobili.
EMISISTEMA SINISTRO: l'estremo distale del bronco principale è occluso pressochè totalmente da tessuto neoformato, vegetante, facilmente sanguinante, che non consente l'esplorazione dei rami bronchiali distali.
PRELIEVI: si eseguono prese bioptiche nel bronco principale sinistro oltre a lavaggi bronchiali per citologia.
Dopo questa broncoscopia gli è stato fatto una disostruzione della via aerea principale sinistra mediante procedure di broncologia operativa (LASER)
L'esame della biopsia:
DESCRIZIONE MACROSCOPICA: Frammenti di tessuto del diametro massimo in aggregato di cm. 0,6
DIAGNOSI: Frammenti di carcinoma squamocellulare
Gli sono state fatte due RX torace:
Sfumata ipodiafania paramediastinica e perilare superiore a sn con segni di interessamento interstiziale che appare lievemente ridotto rispetto al controllo del 5.9.08. Slargamento del mediastino superiore a dx e ilo mediastinico a sn. Deviazione a sn della trachea che appare improntata e ridotta di calibro al III medio. Diametri cardiaci nei limiti della norma. Deformazione dell'arco posteriore della VII, VIII e IX costa dx come per esiti.
Su una lettera indirizzata all'oncologo c'è scritto:
affetto da neoplasia polmonare sx: carcinoma squamellare T4 N2 M0 con insufficenza respiratoria con lieve miglioramento dopo disostruzione bronchiale.
Si invia documentazione essenziale (quello che ho riportato sin'ora)
per una eventuale terapia antineoplastica (Quest'ultima parola non si capisce molto bene, non sò se ho scritto bene).
Tutto questo cosa significa?
Non c'è la possibilità di essere operato?
Perchè?
Perchè una "eventuale" terapia?
Significa che potrebbe anche non essere curato?
Dimenticavo che le uniche cure che gli sono state prescritte dopo la dimissione sono cure per tosse (AEREOSOL), cortisone in pasticche, sciroppo per la tosse, e bombola di ossigeno 2l al m per 24 ore al giono.
Vi ringrazio per una eventuale risposta.
E' stato ricoverato presso il Forlanini a Roma nel reparto di pneumoncologia dove una tac eseguita prima e dopo l'infusione di mdc ha riscontrato un processo neoformato in sede ilare sinistra che provoca la completa ostruzione del lume del bronco lobare superiore con atelettasia completa del territorio lobare dipendente. Riduzione della normale densità del lobo inferiore da iperdistensione con aree di enfisema centrolobulare nel contesto.
Anche il polmone di destra presenta una condizione di enfisema centrolobulare diffuso.
Linfonodi centimetrici in 4L,7,5 subcentimetrici in 6.
Fegato normale per dimensioni e morfologia, esente da alterazioni diffuse o focali di tipo evolutivo.
Colecisti distesa. VB non dilatate.
Pancreas esente da alterazioni parenchimali. Wirsung non dilatato.
Milza nei limiti. Surreni nella norma.
Reni in sede, normali per dimensioni e morfologia, con piccoli cisti corticali.
Vie urinarie non dilatate.
Non linfoadenomegalie addominali di significato clinico.
Organi pelvici nella norma. Spazi adiposi periviscerali conservati. Non raccolte liquide libere
Piccola lesione ipodensa come per esiti ischemici in prossimità del corno anteriore del ventricolo sinistro.
Non lesioni secondarie.
A seguito di questa gli è stata fatta una fibrobroncoscopia:
Nulla a carico del laringe, corde vocali mobili. La trachea è in asse, rivestita da mucosa rosea e con anelli cartilaginei ben evidenti. Carena mediana, sottile, mobile con gli atti del respiro.
EMISISTEMA DESTRO: pervi tutti i rami bronchiali endoscopicamente esplorabili, con speroni sottili e mobili.
EMISISTEMA SINISTRO: l'estremo distale del bronco principale è occluso pressochè totalmente da tessuto neoformato, vegetante, facilmente sanguinante, che non consente l'esplorazione dei rami bronchiali distali.
PRELIEVI: si eseguono prese bioptiche nel bronco principale sinistro oltre a lavaggi bronchiali per citologia.
Dopo questa broncoscopia gli è stato fatto una disostruzione della via aerea principale sinistra mediante procedure di broncologia operativa (LASER)
L'esame della biopsia:
DESCRIZIONE MACROSCOPICA: Frammenti di tessuto del diametro massimo in aggregato di cm. 0,6
DIAGNOSI: Frammenti di carcinoma squamocellulare
Gli sono state fatte due RX torace:
Sfumata ipodiafania paramediastinica e perilare superiore a sn con segni di interessamento interstiziale che appare lievemente ridotto rispetto al controllo del 5.9.08. Slargamento del mediastino superiore a dx e ilo mediastinico a sn. Deviazione a sn della trachea che appare improntata e ridotta di calibro al III medio. Diametri cardiaci nei limiti della norma. Deformazione dell'arco posteriore della VII, VIII e IX costa dx come per esiti.
Su una lettera indirizzata all'oncologo c'è scritto:
affetto da neoplasia polmonare sx: carcinoma squamellare T4 N2 M0 con insufficenza respiratoria con lieve miglioramento dopo disostruzione bronchiale.
Si invia documentazione essenziale (quello che ho riportato sin'ora)
per una eventuale terapia antineoplastica (Quest'ultima parola non si capisce molto bene, non sò se ho scritto bene).
Tutto questo cosa significa?
Non c'è la possibilità di essere operato?
Perchè?
Perchè una "eventuale" terapia?
Significa che potrebbe anche non essere curato?
Dimenticavo che le uniche cure che gli sono state prescritte dopo la dimissione sono cure per tosse (AEREOSOL), cortisone in pasticche, sciroppo per la tosse, e bombola di ossigeno 2l al m per 24 ore al giono.
Vi ringrazio per una eventuale risposta.
[#1]
Gentile Utente,
la neoplasia in oggetto si presenta come localmente avanzata. Per una stadiazione completa manca poi una scintigrafia ossea total body che verifichi che non vi sia malattia scheletrica. A mio avviso è indicata una chemioterapia sistemica. Tale terapia potrebbe avere il risultato di ridurre la massa ed in caso di risposta molto brillante portare ad una rivalutazione della situazione per un intervento. Certamente occorrerà valutare successivamente (se non è già stato fatto) le prove di funzionalità respiratoria ed ovviamente le condizioni generali. Un dosaggio della CgA plasmatica potrebbe evidenziare inoltre eventuale componente neuroendocrina della neoplasia e fornire l'opportunità di impiegare octreotide in aggiunta alla terapia antiblastica più idonea.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la neoplasia in oggetto si presenta come localmente avanzata. Per una stadiazione completa manca poi una scintigrafia ossea total body che verifichi che non vi sia malattia scheletrica. A mio avviso è indicata una chemioterapia sistemica. Tale terapia potrebbe avere il risultato di ridurre la massa ed in caso di risposta molto brillante portare ad una rivalutazione della situazione per un intervento. Certamente occorrerà valutare successivamente (se non è già stato fatto) le prove di funzionalità respiratoria ed ovviamente le condizioni generali. Un dosaggio della CgA plasmatica potrebbe evidenziare inoltre eventuale componente neuroendocrina della neoplasia e fornire l'opportunità di impiegare octreotide in aggiunta alla terapia antiblastica più idonea.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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