Adenocarcinoma infiltrante

Buonasera,
Vorrei cortesemente chiedervi un parere sulla situazione di mia mamma (50 anni).

A maggio, dopo una gastroscopia, le viene scoperto un adenocarcinoma allo stomaco con cellule ad anello con castone. A Giugno viene quindi sottoposta ad una gastrectomia. Ad agosto ha cominciato il ciclo di chemioterapia adiuvante (ogni 2 settimane, 12 chemio) e a settembre verrà sottoposta a 25 radioterapie.



Questo è il risultato dell'istologico:
Adenocarcinoma infiltrante
sec. Lauren: diffuso
sec. WHO: carcinoma diffuso
Grado istologico: 4 - indifferenziato (ghiandole<5%)

Diametro tumorale maggiore: cm 3,5
Diametro aggiuntivo: cm 2

Estensione tumorale microscopica: infiltrazione del peritoneo viscerale

Margini chirurgici:
Prossimale: indenne da carcinoma infiltrante, carcinoma in situ e displasia ghiandolare di basso grado
Distale: indenne da carcinoma infiltrante, carcinoma in situ e displasia ghiandolare di basso grado

Embolizzazione neoplastica linfo - vascolare: presente
Infiltrazione neurale: presente
Omento: indenne
Stomaco non neoplastico: metaplasia intestinale. Displasia ghiandolare di alto grado.

Stadiazione:
Tumore primitivo (pT): pT4a - Infiltrazione della sierosa (peritoneo viscerale)
Linfonodi Regionali (pN): pN3a (n° linfonodi esaminati: 31; n° linfonodi metastatici: 7)
- linfonodi piccola curva 4/16
- linfonofi grande curva: 2/14
- linfonodi arteria splenica: 1/1




Ciò che mi interesserebbe capire se la situazione è superabile o purtroppo sia questione di pochi anni (3/4 come scritto in alcune pagine sul web).
Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia ed il servizio.
Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13
Gentile Signore, Sua madre ha una neoplasia che rientra tra i primi 10 cancri in cui la sopravvivenza è ridotta. Questo è il motivo per cui è stato pianificato un programma terapeutico intenso in cui chirurgia, chemioterapia e radioterapia sono combinate per cercare di fermare la malattia. Le terapie prescritte sono efficaci, ma contemplano anche un impegno psico fisico debilitante con effetti tossici a volte pesanti.
In questa situazione forse Lei sa che esistono metodi non convenzionali che possono esserle di aiuto non solo per ridurre i "disturbi" delle terapie, ma anche, in alcuni casi, per ottenere remissioni della malattia. Le consiglio di leggere in questo sito gli articoli pubblicati sul China Study e se vuole con queste informazioni si può iniziare a costruire un percorso parallelo a quello che sua madre ha iniziato. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Altri consulti in oncologia