Biopsia linfonodo ascellare nessuna diagnosi
Gentilissimi Dottori,
Voglio prima di tutto ringraziarVi per tutto quello che fate per noi pazienti, avere dei professionisti a disposizione pronti a dare un consiglio o un parere non è una cosa da poco.
Vi contatto perché ho bisogno del Vs aiuto per quanto segue.
Mia madre donna di 59 anni nel 2010 scoprì di essere affetta da un carcinoma al rinofaringe curato con radioterapia e chemio con ottime risposte alle terapie tant'è che è guarita. Negli ultimi sue esami si controllo, che mia madre nonostante già siano passati 5 anni ha comunque eseguito ogni 6 mesi, dalla pet è emersa la presenza di due linfonodi reattivi ascellari poco più grandi di un cm. Alla prima pet ai pensava potessero essere gonfi per stato infiammatorio alla seconda dato che erano mutati in grandezza seppur di poco vennero predisposti una serie di esami. Mia madre per tanto si è sottoposta a visita senologica, ecografia mammaria, ecografia dei linfonodi, e se non mi sbaglio o RM al torace o rx. Dagli esami fin qui svolti nulla di patologico, il medico senologo predispone comunque una biopsia di questi due linfonodi, rassicurando mia madre che non si tratta di nulla. Quindi passano i giorni aspetto l'esito della bioposia e recandosi in ospedale per il controllo della ferita, le comunicano che dalla biopsia non è emersa nessuna diagnosi e che per eccesso di zelo hanno inviato il referto ad un ematologo esperto di Bologna, giusto per far fuori ogni dubbio.
Cari Dottori sono molto preoccupata perché, seppur da un lato mi conforta sapere che dalla pet si evidenziano sono due linfonodi che potrebbero davvero essere frutto di un'infiammazione diventata cronica e soprattutto che se ci fossero stati dei tumori in giro con la pet total body si sarebbe sicuramente visto qualcosa, non riesco però a capire cosa si intende per nessuna diagnosi da un esame come la biopsia che al 100% esclude la presenza di cellule cancerogene e non capisco da cosa nasce l'esigenza del parere dell'ematologo.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Voglio prima di tutto ringraziarVi per tutto quello che fate per noi pazienti, avere dei professionisti a disposizione pronti a dare un consiglio o un parere non è una cosa da poco.
Vi contatto perché ho bisogno del Vs aiuto per quanto segue.
Mia madre donna di 59 anni nel 2010 scoprì di essere affetta da un carcinoma al rinofaringe curato con radioterapia e chemio con ottime risposte alle terapie tant'è che è guarita. Negli ultimi sue esami si controllo, che mia madre nonostante già siano passati 5 anni ha comunque eseguito ogni 6 mesi, dalla pet è emersa la presenza di due linfonodi reattivi ascellari poco più grandi di un cm. Alla prima pet ai pensava potessero essere gonfi per stato infiammatorio alla seconda dato che erano mutati in grandezza seppur di poco vennero predisposti una serie di esami. Mia madre per tanto si è sottoposta a visita senologica, ecografia mammaria, ecografia dei linfonodi, e se non mi sbaglio o RM al torace o rx. Dagli esami fin qui svolti nulla di patologico, il medico senologo predispone comunque una biopsia di questi due linfonodi, rassicurando mia madre che non si tratta di nulla. Quindi passano i giorni aspetto l'esito della bioposia e recandosi in ospedale per il controllo della ferita, le comunicano che dalla biopsia non è emersa nessuna diagnosi e che per eccesso di zelo hanno inviato il referto ad un ematologo esperto di Bologna, giusto per far fuori ogni dubbio.
Cari Dottori sono molto preoccupata perché, seppur da un lato mi conforta sapere che dalla pet si evidenziano sono due linfonodi che potrebbero davvero essere frutto di un'infiammazione diventata cronica e soprattutto che se ci fossero stati dei tumori in giro con la pet total body si sarebbe sicuramente visto qualcosa, non riesco però a capire cosa si intende per nessuna diagnosi da un esame come la biopsia che al 100% esclude la presenza di cellule cancerogene e non capisco da cosa nasce l'esigenza del parere dell'ematologo.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
[#1]
In che senso non c'è alcuna diagnosi ?
C'è una Pet che dà una diagnosi di linfonodi reattivi e vedrà che l'istologico darà una diagnosi di linfonodi reattivi che non hanno alcun significato patologico.
Tanti saluti
C'è una Pet che dà una diagnosi di linfonodi reattivi e vedrà che l'istologico darà una diagnosi di linfonodi reattivi che non hanno alcun significato patologico.
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore Catania,
la ringrazio per la Sua risposta tempestiva.
Sono ancora in attesa di conoscere il parere dell'ematologo di Bologna riguardo l' istologico dei linfonodi di mia madre. Per il laboratorio che ha svolto l'esame non risulta nulla di patologico, ovvero non vi sono presenti nel linfonodo cellule cancerogene, cosí dissero a mia madre, il referto dell'istologico è stato inviato a Bologna, per maggiore sicurezza, probabilmente perché non si spiegano come mai alla pet risultano reattivi. Onestamente mi sfugge qualcosa, anch'io che non sono medico, so che i linfonodi possono aumentare di volume per svariati motivi e che uno stato infiammatorio è rilevato dalla pet. Comunque appena mi sarà dato sapere qualcosa Le trasmetterò la risposta.
Cordiali saluti.
la ringrazio per la Sua risposta tempestiva.
Sono ancora in attesa di conoscere il parere dell'ematologo di Bologna riguardo l' istologico dei linfonodi di mia madre. Per il laboratorio che ha svolto l'esame non risulta nulla di patologico, ovvero non vi sono presenti nel linfonodo cellule cancerogene, cosí dissero a mia madre, il referto dell'istologico è stato inviato a Bologna, per maggiore sicurezza, probabilmente perché non si spiegano come mai alla pet risultano reattivi. Onestamente mi sfugge qualcosa, anch'io che non sono medico, so che i linfonodi possono aumentare di volume per svariati motivi e che uno stato infiammatorio è rilevato dalla pet. Comunque appena mi sarà dato sapere qualcosa Le trasmetterò la risposta.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Egr. Dott. Catania,
Finalmente riesco a riportare la descrizione microscopica effettuata sul linfonodo di mia madre presso l'IEO di milano, chiedendo un Suo parere.
DESCRIZIONE MICROSCOPICA: Linfonodo ad architettura conservata, caratterizzato da aree corticali costituite da ampi follicoli di forma e dimensioni variabili, tra loro distanziati e con centri germinativi talora involuti e lieve espansione della zona marginale; le aree interfollicolari sono costituite da aggregati di elementi B-monocitoidi perisinusali, numerosi istiociti talora contenente pigmento melanico e sparsi elementi grandi con aspetto attivato. Presente istiocitosi dei seni con plasmocitosi reattiva.
La caratterizzazione immunoistochimica, allestita in questa sede a partire dall'incluso in paraffina, documenta la regolare distribuzione delle immunoreattività per CD3 e CD20 (rispettivamente positive nella paracorticale e nella zona corticale), con frazione di crescita KI67 elevato nei centri germinativi; gli aggregati di elementi B-monocitoidi sono evidenziati dalla reazione per IRTA1; la componente plasmacellulare mostra un regolare rapporto Kappa\Lambda. Concomitano abbondanti cellule reattivi CD30+ in sede intra ed interfollicolari.
Legenda: +=>75% cellule positive; +/-:50-75%(+); -/+:25-50%(+); RARE: 10-25%(+); ECCEZIONALI: <10%(+); -: nessuna cellula(+)
Diagnosi: I REPERTI DEPONGONO PER IPERPLASIA LINFOGHIANDILARE CON ASPETTI DERMATOPATICI. NON EVIDENZIA DI AFFEZIONE SOSTITUTIVA NELLE SEZIONU ESAMINATE.
T-C4710 G-A497
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Finalmente riesco a riportare la descrizione microscopica effettuata sul linfonodo di mia madre presso l'IEO di milano, chiedendo un Suo parere.
DESCRIZIONE MICROSCOPICA: Linfonodo ad architettura conservata, caratterizzato da aree corticali costituite da ampi follicoli di forma e dimensioni variabili, tra loro distanziati e con centri germinativi talora involuti e lieve espansione della zona marginale; le aree interfollicolari sono costituite da aggregati di elementi B-monocitoidi perisinusali, numerosi istiociti talora contenente pigmento melanico e sparsi elementi grandi con aspetto attivato. Presente istiocitosi dei seni con plasmocitosi reattiva.
La caratterizzazione immunoistochimica, allestita in questa sede a partire dall'incluso in paraffina, documenta la regolare distribuzione delle immunoreattività per CD3 e CD20 (rispettivamente positive nella paracorticale e nella zona corticale), con frazione di crescita KI67 elevato nei centri germinativi; gli aggregati di elementi B-monocitoidi sono evidenziati dalla reazione per IRTA1; la componente plasmacellulare mostra un regolare rapporto Kappa\Lambda. Concomitano abbondanti cellule reattivi CD30+ in sede intra ed interfollicolari.
Legenda: +=>75% cellule positive; +/-:50-75%(+); -/+:25-50%(+); RARE: 10-25%(+); ECCEZIONALI: <10%(+); -: nessuna cellula(+)
Diagnosi: I REPERTI DEPONGONO PER IPERPLASIA LINFOGHIANDILARE CON ASPETTI DERMATOPATICI. NON EVIDENZIA DI AFFEZIONE SOSTITUTIVA NELLE SEZIONU ESAMINATE.
T-C4710 G-A497
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.7k visite dal 28/07/2015.
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