Metastasi ossee al bacino
Gentile Dottore, non so se per rispondermi ci voglia più scienza o più cuore, vorrei solamente capire, quello che per me è difficile comprendere. La ringrazio anticipatamente.
Mia sorella, 48 anni, nel 2012 ha avuto: chemioterapia neoadiuvante (per ridurre un tumore di 4 cm) seguito da mastectomia sx e svuotamento cavo ascellare (interessamento del linfonodo sentinella) per carcinoma duttale infiltrante estrogeno dipendente. Successivamente, ha effettuato radioterapia ed è in cura con gli inibitori dell'aromatasi. Mia sorella ha anche la rettocolite ulcerosa e dei noduli benigni alla tiroide (da malattia autoimmune). La TAC TOTAL BODY è risultata negativa, mentre la PET riferisce:
Lo studio PET è stato eseguito in associazione a PC spirale multistrato eseguita a scopo di correzione per l’attenuazione e la radiolocalizzazione, con rilevazione globale corporea (dalla base cranica alle pelvi a 60 min dopo somministrazione ev di 18F- FDG). La glicemia era 113 mmg/dl
Donna 48 anni peso 50 kg altezza 172
Si osserva:
1. iperfissazione patologica a carattere focale a livello della branca ileo-pubica dx ( suv max =12,1) in corrispondenza di grossolana alterazione osseo strutturale di tipo litico
2. tenue iperfissazione a carattere diffuso a livello del lobo destro della tiroide
3. modesto incremento di fissazione a livello addominale a carattere plurisegmentario di verosimile pertinenza intestinale
4. non ulteriori immagini di iperfissazione patologica a carattere focale a livello dei restanti segmenti corporei esaminati ed in particolare a livello polmonare.
Conclusioni
Lo studio PET depone per:
1. Secondarietà ossea ad elevato ipermetabolismo glicolitico a livello della branca ileo pubica destra
2. Reperto tiroideo compatibile con la patologia nodulare anamnesticamente riferita
3. Ipermetabolismo intestinale in prima ipotesi aspecifico.
Vorrei capire:
1) si tratta dell'esame PET o è la PET+TAC?
2) si tratta sicuramente di una metastasi ossea, o potrebbe essere un'artrosi, o una malattia di PAGET(visto che lei soffre di patologie autoimmuni)?
3) Non ha dolore, quali sono i passi da fare per confermare la diagnosi?
4) Ho letto delle persone che convivono per anni (1/2 5 o 10) a seconda della fortuna, ma in letteratura medica esistono pazienti guariti da metastasi ossee?
5) Ci sono terapie nuove su cui sperare?
Grazie di cuore per le vostre risposte.
Mia sorella, 48 anni, nel 2012 ha avuto: chemioterapia neoadiuvante (per ridurre un tumore di 4 cm) seguito da mastectomia sx e svuotamento cavo ascellare (interessamento del linfonodo sentinella) per carcinoma duttale infiltrante estrogeno dipendente. Successivamente, ha effettuato radioterapia ed è in cura con gli inibitori dell'aromatasi. Mia sorella ha anche la rettocolite ulcerosa e dei noduli benigni alla tiroide (da malattia autoimmune). La TAC TOTAL BODY è risultata negativa, mentre la PET riferisce:
Lo studio PET è stato eseguito in associazione a PC spirale multistrato eseguita a scopo di correzione per l’attenuazione e la radiolocalizzazione, con rilevazione globale corporea (dalla base cranica alle pelvi a 60 min dopo somministrazione ev di 18F- FDG). La glicemia era 113 mmg/dl
Donna 48 anni peso 50 kg altezza 172
Si osserva:
1. iperfissazione patologica a carattere focale a livello della branca ileo-pubica dx ( suv max =12,1) in corrispondenza di grossolana alterazione osseo strutturale di tipo litico
2. tenue iperfissazione a carattere diffuso a livello del lobo destro della tiroide
3. modesto incremento di fissazione a livello addominale a carattere plurisegmentario di verosimile pertinenza intestinale
4. non ulteriori immagini di iperfissazione patologica a carattere focale a livello dei restanti segmenti corporei esaminati ed in particolare a livello polmonare.
Conclusioni
Lo studio PET depone per:
1. Secondarietà ossea ad elevato ipermetabolismo glicolitico a livello della branca ileo pubica destra
2. Reperto tiroideo compatibile con la patologia nodulare anamnesticamente riferita
3. Ipermetabolismo intestinale in prima ipotesi aspecifico.
Vorrei capire:
1) si tratta dell'esame PET o è la PET+TAC?
2) si tratta sicuramente di una metastasi ossea, o potrebbe essere un'artrosi, o una malattia di PAGET(visto che lei soffre di patologie autoimmuni)?
3) Non ha dolore, quali sono i passi da fare per confermare la diagnosi?
4) Ho letto delle persone che convivono per anni (1/2 5 o 10) a seconda della fortuna, ma in letteratura medica esistono pazienti guariti da metastasi ossee?
5) Ci sono terapie nuove su cui sperare?
Grazie di cuore per le vostre risposte.
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Gentile Signora, nelle sue domande ci sono due parole fondamentali. cuore e fortuna. Le notizie tecniche Lei le conosce dai dati forniti dai medici che curano Sua sorella. Io cercherò di esporle quello che aleggia intorno al cancro. Accorgersi improvvisamente di avere un cancro in età giovanile cambia radicalmente la vita. Tra tante persone proprio Io! Che cosa ho fatto? cosa posso fare? Su queste frasi ci sono studi enormi che riguardano la psicologia, ma alla fine sono ininfluenti sulla sofferenza di una persona che improvvisamente deve convivere con il cancro e sapere di aver perso la propria libertà di scelta. Giocoforza la vita è decisa dalla malattia e dalle cure necessarie. Per esempio ora la lesione litica del bacino dovrà essere verificata con una radiografia e, se il referto è confermato, trattata con la radioterapia. Sono procedure semplici e ben sopportabili con ottimi risultati, ma rimane il problema di fondo. Perché? La domanda sarà già stata posta ai medici curanti e la risposta sarà stata vaga. Oggi si sa che è la fortuna a scegliere il destino di avere o non avere un cancro. Nel numero 2 di gennaio 2015 Scienze, "The bad Luck" colpisce il 65% delle persone affette da cancro. L'argomento ha avviato una discussione accesa tra i ricercatori, ma permette di affrontare alla radice la malattia. La teoria del"China Study" entra in questo dibattito sul perché del cancro. Se fosse vera si potrebbero avere sviluppi eclatanti.
Quello che nel caso di Sua sorella mi preoccupa di più è la retto-colite ulcerosa: è in fase attiva o latente? da quanto tempo ne soffre? quali sono i metodi che sta utilizzando per il controllo dei sintomi? è preesistente o successiva al cancro? Mi tenga informato. Cordiali saluti
Quello che nel caso di Sua sorella mi preoccupa di più è la retto-colite ulcerosa: è in fase attiva o latente? da quanto tempo ne soffre? quali sono i metodi che sta utilizzando per il controllo dei sintomi? è preesistente o successiva al cancro? Mi tenga informato. Cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
la ringrazio per l'attenzione. Le scrivo solo adesso perché eravamo in attesa del referto della TAC al bacino. Per quanto riguarda la rettocolite ulcerosa, che nel caso specifico interessa l'ultima parte dell'intestino, mia sorella ne soffre da circa 14 anni. La rettocolite non ha permesso di fare gli ultimi due trattamenti di chemio terapia neoadiuvante (che tuttavia aveva avuto un buon effetto riducente sui circa 4 cm di tumore presente nel seno sx), prima della mastectomia del 2012 di cui le ho parlato nel post precedente. In questo periodo, la rettocolite sembrerebbe in fase remissiva. Le medicine che prende ogni giorno sono: ASACOL, CLIPPER, IMODIUM (all'abbisogna), poi prende il TRIATEC per la pressione (molto poco 5mg), e il PRISMA , in quanto con le analisi del sangue fatte quattro anni fa per il tumore, le diagnosticarono la presenza di un gene modificato nel sangue che la esponeva ad un rischio di trombosi venosa.
Il referto della TAC riporta:
ESAME ESEGUITO PRIMA E DOPO SOMMINISTRAZIONE E.V. DI M.D.C.
SI PRENDE VISIONE DEL RECENTE ESAME SCINTIGRAFICO.
IN CORRISPONDENZA DELLA BRANCA ILEO-PUBICA DI DESTRA E' PRESENTE UNA GROSSOLANA ALTERAZIONE FOCALE DELLA DENSITA' OSSEA DI TIPO OSTEOLITICO DELLE DIMENSIONI MASSIME ATTUALI DI CIRCA 5X3, 5CM CON INTERRUZIONE DELLA CORTICALE SIA SUL VERSANTE ACETABOLARE CHE SUL VERSANTE MEDIALE CON TESSUTO NEOFORMATO CHE PRESENTA MODESTO POTENZIAMENTO POST-CONTRASTOGRAFICO.
LA LESIONE E' DA RIFERIRE A LOCALIZZAZIONE SECONDARIA DI MALATTIA.
COME REPERTO COLLATERALE SI SEGNALA A LIVELLO DELLO SPAZIO RETTO-VESCICOLARE LA PRESENZA DI TESSUTO SOLIDO DISOMOGENEO DA VALUTARE IN AMBIENTE SPECIALISTICO.
SI ASSOCIA SOTTILE FALDA FLUIDA NEL DOUGLAS.
Cosa ne pensa? Mia sorella al momento non ha dolori, ma quello che spaventa maggiormente sono : la dimensione della lesione; la descrizione della lesione e la sua posizione; il reperto collaterale segnalato che non comprendiamo.
La saluto con affetto e stima per i chiarimenti che vorrà darmi.
la ringrazio per l'attenzione. Le scrivo solo adesso perché eravamo in attesa del referto della TAC al bacino. Per quanto riguarda la rettocolite ulcerosa, che nel caso specifico interessa l'ultima parte dell'intestino, mia sorella ne soffre da circa 14 anni. La rettocolite non ha permesso di fare gli ultimi due trattamenti di chemio terapia neoadiuvante (che tuttavia aveva avuto un buon effetto riducente sui circa 4 cm di tumore presente nel seno sx), prima della mastectomia del 2012 di cui le ho parlato nel post precedente. In questo periodo, la rettocolite sembrerebbe in fase remissiva. Le medicine che prende ogni giorno sono: ASACOL, CLIPPER, IMODIUM (all'abbisogna), poi prende il TRIATEC per la pressione (molto poco 5mg), e il PRISMA , in quanto con le analisi del sangue fatte quattro anni fa per il tumore, le diagnosticarono la presenza di un gene modificato nel sangue che la esponeva ad un rischio di trombosi venosa.
Il referto della TAC riporta:
ESAME ESEGUITO PRIMA E DOPO SOMMINISTRAZIONE E.V. DI M.D.C.
SI PRENDE VISIONE DEL RECENTE ESAME SCINTIGRAFICO.
IN CORRISPONDENZA DELLA BRANCA ILEO-PUBICA DI DESTRA E' PRESENTE UNA GROSSOLANA ALTERAZIONE FOCALE DELLA DENSITA' OSSEA DI TIPO OSTEOLITICO DELLE DIMENSIONI MASSIME ATTUALI DI CIRCA 5X3, 5CM CON INTERRUZIONE DELLA CORTICALE SIA SUL VERSANTE ACETABOLARE CHE SUL VERSANTE MEDIALE CON TESSUTO NEOFORMATO CHE PRESENTA MODESTO POTENZIAMENTO POST-CONTRASTOGRAFICO.
LA LESIONE E' DA RIFERIRE A LOCALIZZAZIONE SECONDARIA DI MALATTIA.
COME REPERTO COLLATERALE SI SEGNALA A LIVELLO DELLO SPAZIO RETTO-VESCICOLARE LA PRESENZA DI TESSUTO SOLIDO DISOMOGENEO DA VALUTARE IN AMBIENTE SPECIALISTICO.
SI ASSOCIA SOTTILE FALDA FLUIDA NEL DOUGLAS.
Cosa ne pensa? Mia sorella al momento non ha dolori, ma quello che spaventa maggiormente sono : la dimensione della lesione; la descrizione della lesione e la sua posizione; il reperto collaterale segnalato che non comprendiamo.
La saluto con affetto e stima per i chiarimenti che vorrà darmi.
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Gentile Signora
Il caso di Sua sorella è abbastanza comune. Le metastasi ossee a distanza di alcuni anni dall'intervento chirurgico associato a chemioterapia confermano il fatto che il tumore era già metastatico al suo esordio e che la chemioterapia da distrutto gran parte ma non tutto il tessuto tumorale. Le metastasi silenti necessitano tempo per crescere e nel caso di Sua sorella la metastasi al bacino ha impiegato, se non sbaglio, quattro anni.
Tutte le cure in Oncologia non sono risolutive, le guarigioni avvengono per una risposta delle cellule sane ed un sopravvento su quelle cancerose. Nel caso di Sua sorella la radioterapia è assolutamente indicata in quanto è una cura in grado di distruggere localmente le cellule tumorali e permettere alle cellule sane di ricostruire l'osso danneggiato. Consideri che sono necessari dai 3 ai 6 mesi di tempo. Per una valutazione a lungo termine, cioè per una risposta alle Sue paure, le devo dire che la sconfitta del cancro è possibile solo se le cellule che compongono il corpo di Sua sorella avranno il sopravvento sulle cellule cancerose ormai metastatiche. Questo è possibile, ma bisogna crederci. Le ho segnalato il libro "The China Study" e Le ho chiesto lo stato della retto colite in quanto la cura delle cellule sane si attua solo con la dieta "vegetale ed integrale". Sembrano storie da Ciarlatani e a volte posso concordare con queste affermazioni, ma quando la medicina ufficiale è fallace nelle previsioni, il consiglio di guardarsi intorno non è tanto peregrino.
Cordiali saluti
Il caso di Sua sorella è abbastanza comune. Le metastasi ossee a distanza di alcuni anni dall'intervento chirurgico associato a chemioterapia confermano il fatto che il tumore era già metastatico al suo esordio e che la chemioterapia da distrutto gran parte ma non tutto il tessuto tumorale. Le metastasi silenti necessitano tempo per crescere e nel caso di Sua sorella la metastasi al bacino ha impiegato, se non sbaglio, quattro anni.
Tutte le cure in Oncologia non sono risolutive, le guarigioni avvengono per una risposta delle cellule sane ed un sopravvento su quelle cancerose. Nel caso di Sua sorella la radioterapia è assolutamente indicata in quanto è una cura in grado di distruggere localmente le cellule tumorali e permettere alle cellule sane di ricostruire l'osso danneggiato. Consideri che sono necessari dai 3 ai 6 mesi di tempo. Per una valutazione a lungo termine, cioè per una risposta alle Sue paure, le devo dire che la sconfitta del cancro è possibile solo se le cellule che compongono il corpo di Sua sorella avranno il sopravvento sulle cellule cancerose ormai metastatiche. Questo è possibile, ma bisogna crederci. Le ho segnalato il libro "The China Study" e Le ho chiesto lo stato della retto colite in quanto la cura delle cellule sane si attua solo con la dieta "vegetale ed integrale". Sembrano storie da Ciarlatani e a volte posso concordare con queste affermazioni, ma quando la medicina ufficiale è fallace nelle previsioni, il consiglio di guardarsi intorno non è tanto peregrino.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Egregio Dottore,
la ringrazio ancora una volta della preziosa attenzione. Ho letto qualcosa sul china study, ovviamente non con gli occhi di un "addetto ai lavori", ma con l'entusiasmo di una persona che cerca di capire il mondo che gli sta intorno. Mi è parso di capire che lo studio in questione sia stato ampiamente superato dagli studi scientifici successivi. Mi pare che le conclusioni generalmente accettate oggi, siano che un eccessivo consumo di carne, di latte e suoi derivati possa predisporre a certi mali o favorirli come purtroppo quello di mia sorella. tuttavia sembra altrettanto provato che un apporto equilibrato di quel tipo di alimenti sia protettivo sia per vari tipi di tumori che per il resto della fisiologia umana e delle altre malattie che colpiscono l'uomo in genere. Inoltre, la critica più grande che mi pare venga mossa al china study è il fatto che sia uno studio fatto negli anni '70 nella Cina rurale che per situazione economica e sociale, per quantità di cibo e vita media della popolazione era assimilabile alle campagne italiane degli anni '50. Oggi, con una vita media di 85 anni, e con tanti altre variabili della vita contemporanea che bisogna considerare, quei dati difficilmente possono essere considerati attendibili, Questo è quello che ho letto per la parte scientifica. Poi ci sono anche considerazioni più da gossip se vogliamo, che tendono a screditare il medico fautore del china study che pare avesse voluto incontrare i favori delle nuove tendenze vegane dell'america di qualche anno fa.
Lei crede invece che un alimentazione vegana inibisca alcune malattie?
E se uno ha vissuto fino a 40 anni da onnivoro e poi inizia ad essere vegano, vale anche per lui la speranza di non incorrere in talune malattie o è lecito immaginare che la sua fisiologia sia ormai consolidata in un certo modo al punto che il normale rinnovamento cellulare che avviene ogni giorno in tutti noi, non sia sufficiente a garantirgli una sorta di immunità?
Mi piacerebbe tuttavia conoscere la possibilità di una alimentazione sana per mia sorella, anche vegana, ma per lei sopportabile.
Comunque, lei non mi ha risposto direttamente ma mi pare di capire che non esistono casi di guarigione dalle metastasi? Magari, chi è più fortunato può sperare di cronicizzare la malattia e camparci 5/10 o 20 anni ? Oppure ho capito male?
la ringrazio ancora una volta della preziosa attenzione. Ho letto qualcosa sul china study, ovviamente non con gli occhi di un "addetto ai lavori", ma con l'entusiasmo di una persona che cerca di capire il mondo che gli sta intorno. Mi è parso di capire che lo studio in questione sia stato ampiamente superato dagli studi scientifici successivi. Mi pare che le conclusioni generalmente accettate oggi, siano che un eccessivo consumo di carne, di latte e suoi derivati possa predisporre a certi mali o favorirli come purtroppo quello di mia sorella. tuttavia sembra altrettanto provato che un apporto equilibrato di quel tipo di alimenti sia protettivo sia per vari tipi di tumori che per il resto della fisiologia umana e delle altre malattie che colpiscono l'uomo in genere. Inoltre, la critica più grande che mi pare venga mossa al china study è il fatto che sia uno studio fatto negli anni '70 nella Cina rurale che per situazione economica e sociale, per quantità di cibo e vita media della popolazione era assimilabile alle campagne italiane degli anni '50. Oggi, con una vita media di 85 anni, e con tanti altre variabili della vita contemporanea che bisogna considerare, quei dati difficilmente possono essere considerati attendibili, Questo è quello che ho letto per la parte scientifica. Poi ci sono anche considerazioni più da gossip se vogliamo, che tendono a screditare il medico fautore del china study che pare avesse voluto incontrare i favori delle nuove tendenze vegane dell'america di qualche anno fa.
Lei crede invece che un alimentazione vegana inibisca alcune malattie?
E se uno ha vissuto fino a 40 anni da onnivoro e poi inizia ad essere vegano, vale anche per lui la speranza di non incorrere in talune malattie o è lecito immaginare che la sua fisiologia sia ormai consolidata in un certo modo al punto che il normale rinnovamento cellulare che avviene ogni giorno in tutti noi, non sia sufficiente a garantirgli una sorta di immunità?
Mi piacerebbe tuttavia conoscere la possibilità di una alimentazione sana per mia sorella, anche vegana, ma per lei sopportabile.
Comunque, lei non mi ha risposto direttamente ma mi pare di capire che non esistono casi di guarigione dalle metastasi? Magari, chi è più fortunato può sperare di cronicizzare la malattia e camparci 5/10 o 20 anni ? Oppure ho capito male?
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Gentile Signora
Lei ha perfettamente ragione. Gli studi dell'Autore che Le ho indicato sono stati smantellati uno ad uno dalla critica successiva. Siamo nel campo delle idee.
Sulla prognosi di Sua sorella a 5, 10, 20 anni posso dirle che non ho la risposta certa. I casi che conosco sono testimonianze e non dati epidemiologici recensiti. Mi dispiace di non esserle di aiuto.
Lei ha perfettamente ragione. Gli studi dell'Autore che Le ho indicato sono stati smantellati uno ad uno dalla critica successiva. Siamo nel campo delle idee.
Sulla prognosi di Sua sorella a 5, 10, 20 anni posso dirle che non ho la risposta certa. I casi che conosco sono testimonianze e non dati epidemiologici recensiti. Mi dispiace di non esserle di aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 41k visite dal 17/06/2015.
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