Adenocarcinoma gastrico
Egregi Dottori;
Vi scrivo per ricevere un vostro parere sul caso clinico di mio padre(anni 59) al quale
è stato diagnosticato un
-adenocarcinoma gastrico di tipo diffuso ad anello con castone scarsamente differenziato.
L'unità operativa oncologica dalla quale è stato seguito ha dapprima consigliato una laparoscopia esplorativa per valutare eventuale fattibilità di intervento chirurgico(si sospettava la localizzazione peritoneale della malattia)
Successivamente alla laparoscopia( che ha evidenziato il non coinvolgimento della malattia nel peritoneo) l'equipe ha deciso di sottoporre mio padre ad una gastrectomia.
Tuttavia non è stata eseguita ne una resezione parziale ne una resezione totale dello stomaco in quanto durante l'intervento chirurgico è emerso la progressione ed infiltrazione della malattia nella zona retro-pancreatica e nel duodeno.
I medici hanno proposto come unica soluzione una chemioterapia palliativa in quanto sostengono che l'estensione del tumore preclude qualsiasi possibilità di guarigione.....
Comprendendo i limiti di un consulto a distanza spero di ricevere presto un vostro parere.....
Distinti saluti
Vi scrivo per ricevere un vostro parere sul caso clinico di mio padre(anni 59) al quale
è stato diagnosticato un
-adenocarcinoma gastrico di tipo diffuso ad anello con castone scarsamente differenziato.
L'unità operativa oncologica dalla quale è stato seguito ha dapprima consigliato una laparoscopia esplorativa per valutare eventuale fattibilità di intervento chirurgico(si sospettava la localizzazione peritoneale della malattia)
Successivamente alla laparoscopia( che ha evidenziato il non coinvolgimento della malattia nel peritoneo) l'equipe ha deciso di sottoporre mio padre ad una gastrectomia.
Tuttavia non è stata eseguita ne una resezione parziale ne una resezione totale dello stomaco in quanto durante l'intervento chirurgico è emerso la progressione ed infiltrazione della malattia nella zona retro-pancreatica e nel duodeno.
I medici hanno proposto come unica soluzione una chemioterapia palliativa in quanto sostengono che l'estensione del tumore preclude qualsiasi possibilità di guarigione.....
Comprendendo i limiti di un consulto a distanza spero di ricevere presto un vostro parere.....
Distinti saluti
[#1]
Gentile Signore
Il cancro allo stomaco in fase avanzata ed inoperabile ha una prognosi infausta. Questa valutazione emerge anche dal suggerimento alquanto blando di una chemioterapia palliativa che Le hanno proposto i medici.
Il cancro allo stomaco è responsabile del 10% delle morti causate da tumori maligni. Negli ultimi 30 anni, soprattutto nella popolazione americana, c'è stata una diminuzione della incidenza, che non è spiegata dalla medicina. Al contrario in Giappone il cancro allo stomaco presenta l'incidenza più elevata del mondo e non ha mostrato variazioni. Le fornisco questi dati in quanto negli ultimi 30 anni gli americani hanno lievemente modificato la loro alimentazione, mentre i giapponesi hanno abbandonato la loro dieta vegetale e pesce per adottare la dieta americana a prevalenza di proteine animali senza vegetali. Sempre in Giappone le possibilità di sopravvivenza (cioè guarigione) nel cancro dello stomaco è possibile solo nel "early gastric cancer" cioè forme iniziali senza infiltrazione dei tessuti sottostanti la mucosa. Le teorie moderne sul cancro indicano uno stretto rapporto con l'alimentazione a base di carne e latticini. L'aumento di queste forme tumorali è correlato a questa alimentazione e alla conseguente riduzione di cibi vegetali e integrali. Sempre in base a queste teorie ci sono testimonianze che l'assoluto cambio dietetico, eccetto i casi estremamente avanzati di malattia, è in grado non solo di fermare, ma di far regredire il cancro. Il concetto base è quello di intervenire con la dieta vegetale ed integrale sul metabolismo cellulare. Attualmente queste modalità non sono riconosciute dalla medicina ufficiale in quanto non esistono studi validati. Inoltre l'alimentazione tradizionale odierna con proteine animali e latte è così radicata che trova oppositori anche tra gli stessi ammalati. Affronti con i medici che lo stanno curando le prospettive di vita di Suo padre e cerchi testimonianze di casi analoghi sul web. Ne parli ampiamente con Suo padre segua le Sue indicazioni. cordiali saluti
Il cancro allo stomaco in fase avanzata ed inoperabile ha una prognosi infausta. Questa valutazione emerge anche dal suggerimento alquanto blando di una chemioterapia palliativa che Le hanno proposto i medici.
Il cancro allo stomaco è responsabile del 10% delle morti causate da tumori maligni. Negli ultimi 30 anni, soprattutto nella popolazione americana, c'è stata una diminuzione della incidenza, che non è spiegata dalla medicina. Al contrario in Giappone il cancro allo stomaco presenta l'incidenza più elevata del mondo e non ha mostrato variazioni. Le fornisco questi dati in quanto negli ultimi 30 anni gli americani hanno lievemente modificato la loro alimentazione, mentre i giapponesi hanno abbandonato la loro dieta vegetale e pesce per adottare la dieta americana a prevalenza di proteine animali senza vegetali. Sempre in Giappone le possibilità di sopravvivenza (cioè guarigione) nel cancro dello stomaco è possibile solo nel "early gastric cancer" cioè forme iniziali senza infiltrazione dei tessuti sottostanti la mucosa. Le teorie moderne sul cancro indicano uno stretto rapporto con l'alimentazione a base di carne e latticini. L'aumento di queste forme tumorali è correlato a questa alimentazione e alla conseguente riduzione di cibi vegetali e integrali. Sempre in base a queste teorie ci sono testimonianze che l'assoluto cambio dietetico, eccetto i casi estremamente avanzati di malattia, è in grado non solo di fermare, ma di far regredire il cancro. Il concetto base è quello di intervenire con la dieta vegetale ed integrale sul metabolismo cellulare. Attualmente queste modalità non sono riconosciute dalla medicina ufficiale in quanto non esistono studi validati. Inoltre l'alimentazione tradizionale odierna con proteine animali e latte è così radicata che trova oppositori anche tra gli stessi ammalati. Affronti con i medici che lo stanno curando le prospettive di vita di Suo padre e cerchi testimonianze di casi analoghi sul web. Ne parli ampiamente con Suo padre segua le Sue indicazioni. cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
[#2]
Utente
Gentile Prof.Mirco Bindi;
Grazie mille per l'attenzione....Avevo già cercato testimonianze di casi analoghi sul web...e capendo l'importanza di un regime alimentare basato su cibi vegetali e integrali abbiamo già consultato un nutrizionista che ha preparato una dieta priva di qualsiasi alimento a base di carne e latticini...inoltre lo stesso ha consigliato di bere 40 ml al giorno di aloe vera...Ovviamente a breve inizierà il primo ciclo di chemioterapia con la speranza che possa fermare per più tempo possibile il progredire della malattia.....
Non vorrei abusare della sua disponibilità però vorrei descriverle un disturbo che successivamente alla laparotomia mio padre si ritrova a dover gestire...
Da qualche giorno non riesce a controllare durante la giornata l'emissione di feci solide....e una mattina al suo risveglio si è reso conto che durante la notte aveva involontariamente subito perdita di urina...Abbiamo già contattato l'oncologo che sta seguendo mio padre e lui ha proposto di provare ad assumere delle compresse(debridat compresse)...
Secondo lei la malattia in pochissimi giorni potrebbe essere avanzata a livello del tratto colon-rettale? o siamo in presenza di una conseguenza momentanea causata dall'intervento subito?
Ringraziandola anticipatamente per l'attenzione le porgo distinti saluti
Grazie mille per l'attenzione....Avevo già cercato testimonianze di casi analoghi sul web...e capendo l'importanza di un regime alimentare basato su cibi vegetali e integrali abbiamo già consultato un nutrizionista che ha preparato una dieta priva di qualsiasi alimento a base di carne e latticini...inoltre lo stesso ha consigliato di bere 40 ml al giorno di aloe vera...Ovviamente a breve inizierà il primo ciclo di chemioterapia con la speranza che possa fermare per più tempo possibile il progredire della malattia.....
Non vorrei abusare della sua disponibilità però vorrei descriverle un disturbo che successivamente alla laparotomia mio padre si ritrova a dover gestire...
Da qualche giorno non riesce a controllare durante la giornata l'emissione di feci solide....e una mattina al suo risveglio si è reso conto che durante la notte aveva involontariamente subito perdita di urina...Abbiamo già contattato l'oncologo che sta seguendo mio padre e lui ha proposto di provare ad assumere delle compresse(debridat compresse)...
Secondo lei la malattia in pochissimi giorni potrebbe essere avanzata a livello del tratto colon-rettale? o siamo in presenza di una conseguenza momentanea causata dall'intervento subito?
Ringraziandola anticipatamente per l'attenzione le porgo distinti saluti
[#3]
Gentile signore, mi scusi per il ritardo, ma in certe situazioni il tempo agevola l'emersione della verità.
Il disturbo della incontinenza fecale dopo la laparotomia esplorativa con riscontro di diffusione addominale del carcinoma può avere varie cause; anche la perdita involontaria delle urine deve essere presa in considerazione. Non le posso formulare ipotesi, ma in malattie avanzate con equilibrio instabile ogni intervento chirurgico, radioterapico o antiblastico è in grado di determinare una caduta delle condizioni generali. Probabilmente suo padre ha fatto una TAC addome che potrebbe essere riguardata con un neurologo alla luce della sintomatologia che Lei riferisce, a meno che in questi giorni non sia regredita.
La dieta che il nutrizionista le ha prescritto, come pure l'Aloe vanno bene. Tenga presente che Suo padre deve seguire un regime dietetico tale da riuscire ad alcalinizzare il metabolismo delle cellule sane, non per perdere peso in eccesso. La alcalinizzazione si ottiene con un programma intensivo che, spero, di certo il nutrizionista le ha predisposto. Mi tenga informato sul regime alimentare e sulla chemioterapia che Suo padre inizierà. Cordiali saluti
Il disturbo della incontinenza fecale dopo la laparotomia esplorativa con riscontro di diffusione addominale del carcinoma può avere varie cause; anche la perdita involontaria delle urine deve essere presa in considerazione. Non le posso formulare ipotesi, ma in malattie avanzate con equilibrio instabile ogni intervento chirurgico, radioterapico o antiblastico è in grado di determinare una caduta delle condizioni generali. Probabilmente suo padre ha fatto una TAC addome che potrebbe essere riguardata con un neurologo alla luce della sintomatologia che Lei riferisce, a meno che in questi giorni non sia regredita.
La dieta che il nutrizionista le ha prescritto, come pure l'Aloe vanno bene. Tenga presente che Suo padre deve seguire un regime dietetico tale da riuscire ad alcalinizzare il metabolismo delle cellule sane, non per perdere peso in eccesso. La alcalinizzazione si ottiene con un programma intensivo che, spero, di certo il nutrizionista le ha predisposto. Mi tenga informato sul regime alimentare e sulla chemioterapia che Suo padre inizierà. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.8k visite dal 06/06/2015.
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