Terapia per carcinoma lobulare infiltrante
Buongiorno Dottore, le scrivo per chiederle un consiglio sulla terapia da adottare per mia madre, colpita a 65 anni da carcinoma lobulare infiltrante G3 pT2 N0 linfonodo sentinella indenne di poco superiore a 3 cm. Con associati multipli focolai di neoplasia lobulare in situ, c-erbB2 negativo, Ki-67 positivo 35%, estrogeni positivi 95%. Le premetto che il tumore non era stato individuato ne' da mammografia né da ecografia ma asportato a seguito di intervento chirurgico avviato per altro nodulo nella stessa mammella di circa 1 cm rivelatosi carcinoma lobulare in situ. I margini di resezione dell'operazione di quadrantectomia presentavano focolai e il chirurgo ha proceduto ad ampliamento della sezione asportata per ottenere margini indenni. Adesso bisogna decidere la terapia successiva e purtroppo gli specialisti contattati hanno pareri discordanti. Chi consiglia terapia ormonale e ciclo di 25 sedute di radioterapia e chi invece, stante anche infarto miocardio con applicazione di stent subito 3 anni fa da mia madre, opta per eseguire un secondo intervento di mastectomia e terapia ormonale, il tutto per evitare la radioterapia e abbassare il rischio di recidiva. Siamo molto confusi e soprattutto lo è mia madre a cui viene dato l'onere di decidere. Le chiedo cortesemente un suo consiglio in base anche all'esperienza di casi analoghi. Le chiedo inoltre cortesemente quali sono statisticamente le probabilità di recidiva nel carcinoma lobulare con quadrantectomia+radio oppure con mastectomia. Le sarei grato se potesse darci un consiglio perché è tanta la paura di una recidiva tenuto conto che dalle normali indagini diagnostiche (mammografia ed ecografia) nulla era emerso e che in famiglia c'è stato un caso di tumore al seno a mia zia a 75 anni e purtroppo deceduta. La ringrazio anticipatamente per la cortesia e disponibilità che vorrà dedicare ai nostri quesiti.
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Gentile Signore
Il caso di Sua madre non è preoccupante. L'età, lo stadio e la positività recettoriale lo indicano come un tumore responsivo agli ormoni. La radioterapia sulla mammella operata è indicata e non comporta effetti tossici particolari eccetto il disagio logistico di doversi recare nel centro di radioterapia. Quello che preoccupa è il sovrappeso e il pregresso infarto cardiaco. Tale situazione può rendere gravoso per il cuore il trattamento radiante e limitare l'uso dei farmaci ormonali. Prima di sottoporre sua madre ad un intervento chirurgico con una seconda anestesia e la obbligatoria prescrizione di ormoni, credo che sarebbe opportuno per sua madre passare ad una dieta vegetale ed integrale. In questo modo Lei potrebbe ottenere benefici risultati sia sulla cardiopatia che sul tumore. Conosce la dieta Ornich per le malattie cardiache? i benefici sono consistenti. Lei ha tempo dai 2 ai 3 mesi dopo la chirurgia per decidere.
Cordiali saluti
Il caso di Sua madre non è preoccupante. L'età, lo stadio e la positività recettoriale lo indicano come un tumore responsivo agli ormoni. La radioterapia sulla mammella operata è indicata e non comporta effetti tossici particolari eccetto il disagio logistico di doversi recare nel centro di radioterapia. Quello che preoccupa è il sovrappeso e il pregresso infarto cardiaco. Tale situazione può rendere gravoso per il cuore il trattamento radiante e limitare l'uso dei farmaci ormonali. Prima di sottoporre sua madre ad un intervento chirurgico con una seconda anestesia e la obbligatoria prescrizione di ormoni, credo che sarebbe opportuno per sua madre passare ad una dieta vegetale ed integrale. In questo modo Lei potrebbe ottenere benefici risultati sia sulla cardiopatia che sul tumore. Conosce la dieta Ornich per le malattie cardiache? i benefici sono consistenti. Lei ha tempo dai 2 ai 3 mesi dopo la chirurgia per decidere.
Cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 05/06/2015.
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