Melanoma in situ ed infiltrante 0,35mm

Buongiorno,

Alla mia compagna il 10-04 2015 hanno diagnosticato, dopo la escissione di un nevo sospetto, alla spalla sinistra, un melanoma con i seguenti dati di biopsia:

Losanga cutanea di cm 1,7 x 0,7 con lesione diacronica piana e rilevata,di circa 0,6cm di diametro maggiore.

Diagnosi istologica: melanoma in situ ed infiltrante
Spessore (Breslow): 0,35mm
Regressione: presente, parziale
Ulcerazione: assente
Microsatellitosi: assente
Margini di escissione laterale e profondo indenni ( la distanza dal margine chirurgico laterale più vicino è di mm 4)
Mitosi: assenti
Invasione vascolare: assente
Infiltrazione perineurale: assente
Tipo cellulare: epitelioide
Nevo melanocitario associato: presente, displastico
Infiltrato linfocitario tumorale (Til): moderato l'intenso
Pigmentazione: moderata l'intensa
Stadio neoplasia: pt1a

Su consiglio di dermatologo di fiducia e visita oncologica è stato deciso di optare per un allargamento e ci hanno detto che in questi casi il prelievo del linfonodo sentinella era del tutto opzionale (vista la giovane età della paziente, 23 anni, altrimento non richiesto dai protocolli).
È stata comunque eseguita l'individuazione del linfonodo sentinella che non è stato poi rimosso per evitare tutti i fastidi conseguenti e dato che 2 specialisti dermatologi ci avevano detto che non era necessario.
Per evitare tempi di attesa lunghi l'intervento di allargamento è stato svolto nel vicino ospedale non specializzato in tali settori e il secondo referto è in divenire.

La procedura è stata corretta o serviva un analisi del linfonodo per escludere con maggior precisione il rischio metastasi? Sarebbe inutile ripetere la biopsia in un centro specializzato o si può stare sicuri?grazie

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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo, Chirurgo d'urgenza 359 6
Gentile utente,
-considerato che il Melanoma cutaneo asportato, si trova in stadio in situ 0 e/o al più IA , stadio veramente iniziale e prognosticamente favorevole ,
- considerato inoltre che un’indicazione generale che emerge dalla letteratura scientifica in merito è quella di modulare gli esami in rapporto al rischio e/o alla presenza di metastasi,
- le Linee Guida del National Comprehensive Cancer Network (NCCN) e del National Institute of Health (NIH) ) raccomandano che
" Nessun esame di stadiazione dovrebbe essere eseguito nei pazienti con melanoma in situ" compresa la valutazione patologica del linfonodo sentinella.
Viene considerata sufficiente solo un’accurata visita dermatologica ai fini di escludere ulteriori lesioni concomitanti .
Quindi può stare tranquilla, perchè la procedura eseguita finora dai colleghi è stata appropriata e rispondente alle sopracitate Linee Guida .
Sempre disponibile si inviano cordiali saluti.


Dr. Michele Malerba

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottor Malerba,

In questi casi, complice lo spavento iniziale, si ha sempre paura sul da farsi. Il chirurgo era propenso ad asportare il linfonodo sentinella vista la giovane età per essere ancora più sicuri ma su suggerimento di vari specialisti di fiducia abbiamo deciso di seguire le linee guida e procedere al solo abbondante allargamento per non appesantire l'intervento e le sue conseguenze. Mi fa piacere che anche lei condivida la strada intrapresa.

La ringrazio di cuore per l'interesse
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