Adenocarcinoma intestinale del colon destro e trasverso
salve,
mio padre ha subito un edp stenosante colon trasverso per quanto indicato in oggetto.
il referto istologico recita:
"adenocarcinoma intestinale scarsamente differenziato infiltrante la sottosierosa e diffuso a 5 linfonodi pericolici. presenza di emboli neoplastici negli spazi linfovascolari peritumorali. nessuna documentabile proliferazione neoplastica nei margini di exeresi."
preciso che la tac precedentemente fatta non aveva rilevato metastasi in altri organi e che dal tessuto adiposo pericolico erano stati isolati 16 linfonodi.
a mio padre è stato consigliato di eseguire 8 cicli di chemioterapie consistenti ciascuno in una flebo seguita da due settimane di compresse ed una settimana di "scarico".
purtroppo non ho con me il nome esatto del medicinale adoperato per la chemioterapia.
mio padre ha 71 anni, è diabetico (comunque contenuto dalle compresse che assume) e soffre di colesterolo alto.
gradirei sapere se il protocollo seguito risulta corretto, quale risultato storicamente ha la chemioterapia, che possibilità di recidive si possono avere e quale è l'aspettativa di vita.
ringrazio immensamente per l'attenzione rivoltami e saluto in attesa di un cenno di riscontro.
mio padre ha subito un edp stenosante colon trasverso per quanto indicato in oggetto.
il referto istologico recita:
"adenocarcinoma intestinale scarsamente differenziato infiltrante la sottosierosa e diffuso a 5 linfonodi pericolici. presenza di emboli neoplastici negli spazi linfovascolari peritumorali. nessuna documentabile proliferazione neoplastica nei margini di exeresi."
preciso che la tac precedentemente fatta non aveva rilevato metastasi in altri organi e che dal tessuto adiposo pericolico erano stati isolati 16 linfonodi.
a mio padre è stato consigliato di eseguire 8 cicli di chemioterapie consistenti ciascuno in una flebo seguita da due settimane di compresse ed una settimana di "scarico".
purtroppo non ho con me il nome esatto del medicinale adoperato per la chemioterapia.
mio padre ha 71 anni, è diabetico (comunque contenuto dalle compresse che assume) e soffre di colesterolo alto.
gradirei sapere se il protocollo seguito risulta corretto, quale risultato storicamente ha la chemioterapia, che possibilità di recidive si possono avere e quale è l'aspettativa di vita.
ringrazio immensamente per l'attenzione rivoltami e saluto in attesa di un cenno di riscontro.
[#1]
Gentile utente,i protocolli terapeutici esistono e vengono eseguiti da oncologi in maniera certamente corretta sulla base delle informazioni che riguardano la tipologia della neoplasia(sede,estensione,grado,stadio ed interessamento linfonodale).
Purtroppo non è dato sapere se sarà efficace o meno è gli effetti sulla qualità di vita.
Saluti
Purtroppo non è dato sapere se sarà efficace o meno è gli effetti sulla qualità di vita.
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#2]
Utente
Salve Dottore,
ringrazio per la celere risposta.
Forse però non mi sono spiegato nella maniera corretta: non era mia intenzione chiedere se il protocollo in questione dasse garanzie di buona riuscita o meno, ho la massima fiducia nei dottori che seguono mio padre, volevo però sapere se, in base ai risultati dell'esame istologico vi fossero statistiche attendibili sulle recidive e sulle speranze di vita (es. Dukess e Bussei).
Ringrazio, resto in attesa e saluto.
ringrazio per la celere risposta.
Forse però non mi sono spiegato nella maniera corretta: non era mia intenzione chiedere se il protocollo in questione dasse garanzie di buona riuscita o meno, ho la massima fiducia nei dottori che seguono mio padre, volevo però sapere se, in base ai risultati dell'esame istologico vi fossero statistiche attendibili sulle recidive e sulle speranze di vita (es. Dukess e Bussei).
Ringrazio, resto in attesa e saluto.
[#3]
La risposta del paziente a qualunque tipo i terapia e'soggettiva e pertanto le statistiche possono essere confermate o smentite.
I protocolli vanno rispettati nella speranza che i pazienti reagiscano nel modo migliore nel senso di qualità di vita e controllo della progressione della patologia neoplastica.
Saluti
I protocolli vanno rispettati nella speranza che i pazienti reagiscano nel modo migliore nel senso di qualità di vita e controllo della progressione della patologia neoplastica.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 16/04/2015.
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