Microcitoma polmonare
Buongiorno Dottore,
a seguito di un malessere generale, stanchezza, forte inappetenza (con un relativo calo di peso di parecchi chili) e un dolore persistente alla spalla che durava da circa un mese, mia madre (72 anni) ha effettuato una Tac al torace e le è stato diagnosticato un tumore al polmone.
Ha subito effettuato altri esami ed un ricovero ospedaliero con un 1° ciclo di chemioterapia.
Le scrivo di seguito l'anamnesi risultante dalla lettera di dimissione:
Diagnosi: Microcitoma polmonare
Paziente affetto da: Ripetizioni da SCLC in chemioterapia
Anamnesi remota: Sindrome ansiogena
Anamnesi oncologica:
02.2015 Per comparsa di dolore persistente al cingolo scapolare sin. ed iporessia, il paziente avvia accertamenti.
09.03.2015
Eco addome: negativa
TC torace: voluminoso processo espansivo (8 cm) che interessa il segmento ventrale del LSS con stenosi del bronco segmentario tributario e segni di infiltrazione del tronco comune e dell'a. polmonare sn. Si associano area di atelettasia del segmento apicale e grossolane adenopatie della finestra aorto-polmonare che della loggia di Barety.
12.03.2015
FBS: frammenti di mucosa bronchiale diffusamente infiltrata da neoplasia scarsamente differenziata a piccole cellule (Ki 67 maggiore del 70%)
18.03.2015
CT/PET:
iperfissazione del radiofarmaco a livello della nota ampia lesione polmonare sn (SUVmax 9), fino a livello delle strutture ilo-mediastiniche, con alcune delle quali pare in stretta contiguità (linfonodi 11L e 4L), e a livello di adenopatie nei livelli 7, 4R (SUVmax 7.1), 2R, mediastinica anteriore sn, sovraclaveare sn (SUVmax 5.8).
Aree di iperfissazione ossee in corrispondenza di D4, D5, D9 (SUVmax 8.1), D10, ala iliaca sn in almeno tre sedi di cui la più estesa in prossimità della sincondrosi (SUVmax 6.2), ala iliaca dx, tuberosità ischiatica sn (SUVmax 4.4).
20.03.2015
Ecg: nella norma
Motivo del ricovero:
21.03.15 - 23.03.2015 1° ciclo di chemioterapia con Carboplatino/VP-16
22.03.15 Somministrazione di Zometa
La paziente dovrà eseguire emocromo con formula di controllo tra 7 giorni
La paziente è attesa in Oncologia degenza il 13.04.15
Le hanno inoltre prescritto dei cerotti di Fenastil (1 cerotto ogni 3 giorni) e all'occorrenza un'iniezione di morfina (non ricordo il dosaggio).
Purtroppo dal suo rientro dall'ospedale, a causa della fortissima nausea che non passa neanche con i farmaci prescritti, non riesce a mangiare e quasi neanche a bere, in più non si alza praticamente più da letto e il medico oggi ha deciso di ricoverarla.
Se potesse darmi qualche delucidazione, non capisco la gravità della situazione, non è neanche specificato lo stadio della malattia e se anche la situazione fosse molto brutta vorrei sapere quali sono le aspettative di vita (temo che di guarigione sia difficile parlare, anche se spero tanto di sbagliarmi), ho davvero bisogno di un po' di chiarezza per poter affrontare la situazione.
La ringrazio molto e un cordiale saluto
a seguito di un malessere generale, stanchezza, forte inappetenza (con un relativo calo di peso di parecchi chili) e un dolore persistente alla spalla che durava da circa un mese, mia madre (72 anni) ha effettuato una Tac al torace e le è stato diagnosticato un tumore al polmone.
Ha subito effettuato altri esami ed un ricovero ospedaliero con un 1° ciclo di chemioterapia.
Le scrivo di seguito l'anamnesi risultante dalla lettera di dimissione:
Diagnosi: Microcitoma polmonare
Paziente affetto da: Ripetizioni da SCLC in chemioterapia
Anamnesi remota: Sindrome ansiogena
Anamnesi oncologica:
02.2015 Per comparsa di dolore persistente al cingolo scapolare sin. ed iporessia, il paziente avvia accertamenti.
09.03.2015
Eco addome: negativa
TC torace: voluminoso processo espansivo (8 cm) che interessa il segmento ventrale del LSS con stenosi del bronco segmentario tributario e segni di infiltrazione del tronco comune e dell'a. polmonare sn. Si associano area di atelettasia del segmento apicale e grossolane adenopatie della finestra aorto-polmonare che della loggia di Barety.
12.03.2015
FBS: frammenti di mucosa bronchiale diffusamente infiltrata da neoplasia scarsamente differenziata a piccole cellule (Ki 67 maggiore del 70%)
18.03.2015
CT/PET:
iperfissazione del radiofarmaco a livello della nota ampia lesione polmonare sn (SUVmax 9), fino a livello delle strutture ilo-mediastiniche, con alcune delle quali pare in stretta contiguità (linfonodi 11L e 4L), e a livello di adenopatie nei livelli 7, 4R (SUVmax 7.1), 2R, mediastinica anteriore sn, sovraclaveare sn (SUVmax 5.8).
Aree di iperfissazione ossee in corrispondenza di D4, D5, D9 (SUVmax 8.1), D10, ala iliaca sn in almeno tre sedi di cui la più estesa in prossimità della sincondrosi (SUVmax 6.2), ala iliaca dx, tuberosità ischiatica sn (SUVmax 4.4).
20.03.2015
Ecg: nella norma
Motivo del ricovero:
21.03.15 - 23.03.2015 1° ciclo di chemioterapia con Carboplatino/VP-16
22.03.15 Somministrazione di Zometa
La paziente dovrà eseguire emocromo con formula di controllo tra 7 giorni
La paziente è attesa in Oncologia degenza il 13.04.15
Le hanno inoltre prescritto dei cerotti di Fenastil (1 cerotto ogni 3 giorni) e all'occorrenza un'iniezione di morfina (non ricordo il dosaggio).
Purtroppo dal suo rientro dall'ospedale, a causa della fortissima nausea che non passa neanche con i farmaci prescritti, non riesce a mangiare e quasi neanche a bere, in più non si alza praticamente più da letto e il medico oggi ha deciso di ricoverarla.
Se potesse darmi qualche delucidazione, non capisco la gravità della situazione, non è neanche specificato lo stadio della malattia e se anche la situazione fosse molto brutta vorrei sapere quali sono le aspettative di vita (temo che di guarigione sia difficile parlare, anche se spero tanto di sbagliarmi), ho davvero bisogno di un po' di chiarezza per poter affrontare la situazione.
La ringrazio molto e un cordiale saluto
[#1]
Gentile Utente,
le condizioni di sua madre, soprattutto relative allo stato fisico attuale possono essere valutate solo da vicino come può fare solo l'oncologo che ce l'ha in cura ed ora anche in regime di ricovero. Ogni aggravamento delle condizioni o complicanza sono sempre pericolose.
Riguardo al tipo istologico ed allo stadio della malattia (la PET documenta numerose metastasi ossee) purtroppo lo stadio è quello più avanzato (stadio IV).
Questa malattia, se la paziente è in condizioni di ricevere il numero necessario di cicli di chemioterapia, risulta in genere sensibile al trattamento e rispondente ad esso, anche se solo temporaneamente. Infatti dopo qualche tempo dal termine del trattamento e, talora durante il trattamento stesso, diventa resistente o refrattaria ai farmaci e sfugge a qualsiasi controllo.
Mi spiace per il tipo di informazioni che sono costretto a trasmetterle
Cordiali saluti
le condizioni di sua madre, soprattutto relative allo stato fisico attuale possono essere valutate solo da vicino come può fare solo l'oncologo che ce l'ha in cura ed ora anche in regime di ricovero. Ogni aggravamento delle condizioni o complicanza sono sempre pericolose.
Riguardo al tipo istologico ed allo stadio della malattia (la PET documenta numerose metastasi ossee) purtroppo lo stadio è quello più avanzato (stadio IV).
Questa malattia, se la paziente è in condizioni di ricevere il numero necessario di cicli di chemioterapia, risulta in genere sensibile al trattamento e rispondente ad esso, anche se solo temporaneamente. Infatti dopo qualche tempo dal termine del trattamento e, talora durante il trattamento stesso, diventa resistente o refrattaria ai farmaci e sfugge a qualsiasi controllo.
Mi spiace per il tipo di informazioni che sono costretto a trasmetterle
Cordiali saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 27/03/2015.
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