Cefalopancreascoledocoduodenoectomia

salve mio padre il 03/09/2014 è stato ricoverato a seguito di un blocco alle vie biliari,fatti tutti gli accertamenti del caso abbiamo scoperto che alcuni valori erano alterati e i Marker tumorali CEA 2.1 e CA 19.9 a 143, il 16/09/2014 ha subito un intervento di cefalopancreascoledocoduodenoectomia, l'intervento è riuscito perfettamente, nonostante tutte le complicanza post-intervento. Il chirurgo ci ha rassicurati dicendo che la massa era stata completamente asportata è che non c'erano metastasi, successivamente abbiamo ricevuto l'esito dell 'esame istologico che diceva che la massa era benigna ma che stava iniziando a trasformarsi (SCUSI L'IGNORANZA). Per prevenzione ci è stato consigliato di fare la chemio-terapia leggera. oggi 03/03/2015 ultima seduta di sei cicli abbiamo avuto l'esito dei Marker tumorali, il CEA era normale e il CA 19.9 era 92 il valore di riferimento è di 37.Adesso dobbiamo fare la TAC. E' normale che questo valore CA 19.9 a fine trattamento chemio sia quasi triplicato? Ringrazio anticipatamente e spero mi rispondiate il prima possibile.
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Dr. Aldo Manca Gastroenterologo, Oncologo, Colonproctologo, Specialista in malattie del fegato e del ricambio 14 1
Buongiorno,

consideri innanzitutto che un intervento come quello di Suo padre, comunemente definito di duodenocefalopancreasectomia, costituisce sicuramente uno dei più complessi interventi di chirurgia addominale, ad alto rischio di complicanze, e poterlo considerare riuscito è un'ottima premessa.

Certamente l'accertamento TAC sarà di grande importanza nella valutazione del quadro post-intervento al termine della chemioterapia adiuvante.
Una volta effettuato l'esame ed ottenuti i risultati sarà possibile sbilanciarsi maggiormente e definire un più chiaro percorso futuro di sorveglianza o di cura.

I marker di per sé non hanno valore diagnostico e nel caso di Suo padre ciò che andrà tenuto in considerazione sarà principalmente il loro andamento nel tempo (rispettivamente in discesa, stabili o in salita).
Al momento, l'avvenuta caduta del valore di circa un terzo rispetto a quello rilevato al momento della diagnosi è verosimilmente segno del fatto che l'intervento è stato appropriato ed efficace.
I marker sono in ogni caso suscettibili a molte variabili e le ragioni per una loro permanenza al di sopra del limite fissato come soglia può verificarsi anche per ragioni diverse dalla permanenza di malattia neoplastica (motivo per il quale di per sé non sono appunto diagnostici).
Non bisogna infine dimenticarsi che i marcatori sono molecole con un tempo di vita in circolo ben definito e non scompaiono automaticamente all'istante non appena le cellule che li producevano smettono essere presenti.

Non si soffermi dunque troppo al momento sul valore del CA 19.9, in quanto preso come dato a sé stante è di per sé ben poco indicativo dello stato delle cose. E non si dimentichi che sicuramente i Professionisti che si sono occupati e si occupano di Suo padre sapranno assisterLo e consigliarVi nel migliore dei modi anche in futuro.

Cordialmente,
AM

Dr. Aldo Manca
Direttore S.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
ASO S. Croce e Carle - Cuneo

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Utente
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Salve la ringrazio della sua risposta, è stato molto utile nel tranquillizzarci, adesso aspettiamo gli esiti della tac con più serenità.