Carcinoma duttale infiltrante ed in situ

Salve! Ho 35 anni e lo scorso 29 gennaio ho effettuato un'ecografia mammaria che ha rilevato al QSE della mammella sx una formazione ipoecogena delle dimensioni di 8mm, con microcalcificazioni riferibile verosimilmente a neoformazioni. Si associa al cavo ascellare omolaterale la presenza di voluminosi linfonodi patologici che raggiungono dimensioni di 2,5cm. Mi viene fatta una mammografia d'urgenza che rileva la presenza di microcalcificazioni localizzate al QSE di sx.
Mi mandano subito dal medico chirurgo che mi prescrive un agoaspirato che mi viene fatto sia al nodulo che al linfonodo...ecco il risultato:
- quadro citologico di carcinoma (C5)
-quadro citologico compatibile con localizzazione linfonodale del carcinoma mammario (C5).
Ritorno dal chirurgo che a questo punto richiede un agobiopsia ecoguidata....ecco il risultato:
-carcinoma duttale infiltrante ed in situ (B5)
-il 90%della popolazione neoplastica è positivo con antisiero antirecettori estrogenici
-il 90% della popolazione neoplastica è positivo con antisiero antirecettori progestinici
-il 40% della popolazione neoplastica è positivo con antisiero anti-ki67
Nel frattempo ho fatto eco addome e scintigrafia ossea che sono risultati negativi. Aspetto di fare RM. Tengo a precisare che in famiglia non ci sono stati casi di tumore al seno, solo una zia paterna è morta 30 anni fa all'età di 38 anni di tumore all'utero/ovaie. Quindi è stata richiesta anche consulenza genetica (mi han detto che lo fanno anche perché sono giovane).
Ritorno nuovamente dal chirurgo che richiede consulenza oncologica per eventuale chemioterapia neo adiuvante (che farò domani).
Il chirurgo mi ha detto che è l'oncologa a decidere se fare prima la chemio o prima l'intervento.
Cosa devo aspettarmi? Quali risposte?

La ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Forse una idea più precisa ce la possiamo fare dopo l'esecuzione della Risonanza Magnetica , ma intanto la buona notizia si evince dalla positività recettoriale fattore predittivo di una minore aggressività della malattia.

Comprenderà bene che a distanza non sia possibile aggiungere ulteriori contributi alla sua comprensibile aspettativa.

In attesa delle terapie occupi il suo tempo sull'esempio di tante altre "ragazze" che con fattori prognostici "peggiori" hanno affrontato questa importante avventura della vita.

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Tanti saluti e auguri

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la solerte risposta!
La ringrazio per le rassicurazioni e il link!
Ho incontrato l'oncologo che, vista la presenza di metastasi linfonodali, ha ritenuto opportuno indicarmi un trattamento chemioterapico neoadiuvante secondo lo schema EC x 4 (cicli ogni 21 giorni) + Taxolo x 12 somministrazioni settimanali.
Seguirà poi intervento chirurgico, radioterapia e terapia ormonale.
Qual è il suo parare?
La ringrazio anticipatamente per la risposta e le auguro un buon lavoro.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Concordo
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Utente
Utente
Infinitamente grazie!
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