La chemioterapia
Salve.
Mio padre ha 66 anni, fuma da circa 50anni,quindi i polmoni..............Ha cirrosi, HCV, diabete (non molto grave), ipertensione.
Tutto cominciò circa 5 anni fa quando ebbe il primo, vero malore. Cominciò a respirare a fatica.Mio padre non volle ricoverarsi in ospedale e il medico di famiglia (che veniva a visitarlo tutti i giorni ed è l'unico in cui mio padre ha fiducia) gli mise l'ossigeno per diversi giorni. Facemmo tutti gli accertamenti e cominciarono a risultare: diabete, ipertensione... Lo pneumologo rilevò i danni dei suoi 50 anni di sigarette e gli disse che non avrebbe più dovuto fumare se avesse voluto ancora vivere (ma dopo un anno da quel primo malore riprese a fumare ugualmente). Il cardiologo rivelò uno scompenso (ma da allora non ha avuto più problemi almeno al cuore).
Un paio di anni fa gli è stato praticato il salasso per tre volte a distanza di 15-20 giorni circa l'uno dall'altro.
Da circa 3-4 anni hanno iniziato a praticargli l'alcolizzazione, e lo scorso 8 luglio ha subito un trattamento di chemioembolizzazione per HCC da cui si deve ancora riprendere. I noduli al fegato sono sia a destra che a sinistra.
Le mie domande sono:
1) da quanto ho esposto, sebbene io sappia che le nformazioni che le sto fornendo siano troppo approssimmative, mi saprebbe dire se "esiste" un trattamento, un intervento chirurgico (che non sia il trapianto, sia perchè mio padre non si sottoporrebbe al trapianto, sia per l'età...) che possa eradicargli il tumore in modo definitivo?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio in anticipo.
Distinti saluti
Mio padre ha 66 anni, fuma da circa 50anni,quindi i polmoni..............Ha cirrosi, HCV, diabete (non molto grave), ipertensione.
Tutto cominciò circa 5 anni fa quando ebbe il primo, vero malore. Cominciò a respirare a fatica.Mio padre non volle ricoverarsi in ospedale e il medico di famiglia (che veniva a visitarlo tutti i giorni ed è l'unico in cui mio padre ha fiducia) gli mise l'ossigeno per diversi giorni. Facemmo tutti gli accertamenti e cominciarono a risultare: diabete, ipertensione... Lo pneumologo rilevò i danni dei suoi 50 anni di sigarette e gli disse che non avrebbe più dovuto fumare se avesse voluto ancora vivere (ma dopo un anno da quel primo malore riprese a fumare ugualmente). Il cardiologo rivelò uno scompenso (ma da allora non ha avuto più problemi almeno al cuore).
Un paio di anni fa gli è stato praticato il salasso per tre volte a distanza di 15-20 giorni circa l'uno dall'altro.
Da circa 3-4 anni hanno iniziato a praticargli l'alcolizzazione, e lo scorso 8 luglio ha subito un trattamento di chemioembolizzazione per HCC da cui si deve ancora riprendere. I noduli al fegato sono sia a destra che a sinistra.
Le mie domande sono:
1) da quanto ho esposto, sebbene io sappia che le nformazioni che le sto fornendo siano troppo approssimmative, mi saprebbe dire se "esiste" un trattamento, un intervento chirurgico (che non sia il trapianto, sia perchè mio padre non si sottoporrebbe al trapianto, sia per l'età...) che possa eradicargli il tumore in modo definitivo?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio in anticipo.
Distinti saluti
[#1]
Gentile Utente,
il quadro clinico generale è piuttosto articolato. In quella condizione di malattia un intervento chirurgico non è indicato e non è attuabile. Direi che la strada maestra può essere la somministrazione di un nuovo farmaco a bersaglio molecolare (Nexavar) per uso orale. Ha ottenuto recentemente l'approvazione per gli epatocarcinomi ed ha una attività egregia. A tale trattamento di potrebbe aggiungere un potenziamento locale con delle applicazioni di ipertermia capacitiva.
Sempre a disposizione, Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
il quadro clinico generale è piuttosto articolato. In quella condizione di malattia un intervento chirurgico non è indicato e non è attuabile. Direi che la strada maestra può essere la somministrazione di un nuovo farmaco a bersaglio molecolare (Nexavar) per uso orale. Ha ottenuto recentemente l'approvazione per gli epatocarcinomi ed ha una attività egregia. A tale trattamento di potrebbe aggiungere un potenziamento locale con delle applicazioni di ipertermia capacitiva.
Sempre a disposizione, Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
In realtà mi avevano accennato dell'esistenza di qualche intervento chirurgico risolutivo per l'hcc, ma senza aggiungere altro e io credevo si riferissero ad un'asportazione...il fegato si rigenera e quindi avevo collegato in questo modo. Non è possibile l'asportazione dei noduli?Sarebbe risolutiva oppore i noduli continuerebbero a formarsi?
Quanto alla mia seconda domanda?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio sentitamente
Quanto alla mia seconda domanda?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio sentitamente
[#3]
Utente
In realtà mi avevano accennato dell'esistenza di qualche intervento chirurgico risolutivo per l'hcc, ma senza aggiungere altro e io credevo si riferissero ad un'asportazione...il fegato si rigenera e quindi avevo collegato in questo modo. Non è possibile l'asportazione dei noduli?Sarebbe risolutiva oppore i noduli continuerebbero a formarsi?
Quanto alla mia seconda domanda?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio sentitamente
Quanto alla mia seconda domanda?
2)La mia seconda domanda non è cosa è la chemioterapia. Mi sono informata e so anche quali sono le conseguanze.Vorrei sapere se è "normale" che i dolori all'addome e la mancanza di appetito siano durati più di un mese dopo la chemioembolizzazione per hcc effettuata l'8luglio scorso...
La ringrazio sentitamente
[#4]
Gentile Utente per l'HCC la chemioterapia sistemica non serve praticamente a niente e la chirurgia classica è fallimentare nella maggioranza dei casi!! riguardo alla somministrazione del Nexavar per uso orale bisogna assicurasi che vi sia in esere un piano terapeutico perchè è un farmaco (molto efficace) di fascia C (ma dovrebbe essere gratuito se somministrato in ospedale).
Poi esistno una serie di terapie alternative con particolare riguardo alle cosiddette terapie ablative (RF LASER MICROONDE CRIO ecc) e ogni operatore ha una specifica esperienza in ognuna di esse.In mani esperte portano risultati significativi.
Io tratto da più di dieci anni l'HCC con la chemioembolizzazione a cui io ho applicato alcune piccole ma efficaci varianti (precision TACE con microparticelle a rialascio prolungato di doxorubicina).
Il nostro centro di riferimento ASL per la diagnosi e cura dell'HCC è situato presso il reparto di malattie infettive dell'H SC NOvella di Galatina
A disposizione
Poi esistno una serie di terapie alternative con particolare riguardo alle cosiddette terapie ablative (RF LASER MICROONDE CRIO ecc) e ogni operatore ha una specifica esperienza in ognuna di esse.In mani esperte portano risultati significativi.
Io tratto da più di dieci anni l'HCC con la chemioembolizzazione a cui io ho applicato alcune piccole ma efficaci varianti (precision TACE con microparticelle a rialascio prolungato di doxorubicina).
Il nostro centro di riferimento ASL per la diagnosi e cura dell'HCC è situato presso il reparto di malattie infettive dell'H SC NOvella di Galatina
A disposizione
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 30/08/2008.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.