Terapia dopo mastectomia al seno
Egregi Dottori vorrei sottoporre la situazione di mia madre a Voi, stimati professionisti.
Mia mamma ha 60 anni, in menopausa, e gli è stato diagnosticato un carcinoma lobulare infiltrante alla mammella sinistra.
A fine giugno ha subito l’operazione di Mastectomia radicale più dissezione ascellare sx. Riporto testualmente dall’esame istologico ritirato:
DIAGNOSI
carcinoma lobulare infiltrante, con circostanti aree di carcinoma lobulare in situ.
Reazione stromale peri ed intratumorale moderata, reazione infiammatora lieve.
Ectasia dei dotti galattofori con piccolo papilloma intraduttale in sede retroareolare.
Il restante parenchima è sede di malattia fibrocistica, a carattere proliferativo, con focolai di neoplasia lobulare in situ.
Capezzolo e linfonodi liberi da localizzazioni secondarie.
Stadio patologico:pT1c pN0 pMx(sec.AJCC).
Aspetto recettoriale e frazione proliferante:
La determinazione immunoistochimica dei recettori per estrogeni è risultata positiva (75% delle cellule neoplastiche) e dei recettori per progesterone positiva (75% delle cellule neoplastiche) con controlli interni positivi.
Debole e discontinua immunoreatività di membrana per c-erb-2 (assimilabile allo score 1+) (anti - Her- 2/neu, clone 4B5 Pathway Ventana)
La frazione proliferante (Ki-67) è pari al 10% delle cellule neoplastiche.
Inoltre ha effettuto scintigrafia ossea,ecografia addome e moc i cui risultati sono buoni nel senso che non vi sono metastasi diffuse.
Siamo molto molto preoccupati e gradirei sapere che terapia è necessario affrontare.
Ringrazio anticipatamente quanti con le loro risposte mi dedicheranno del tempo.
Andrea
Mia mamma ha 60 anni, in menopausa, e gli è stato diagnosticato un carcinoma lobulare infiltrante alla mammella sinistra.
A fine giugno ha subito l’operazione di Mastectomia radicale più dissezione ascellare sx. Riporto testualmente dall’esame istologico ritirato:
DIAGNOSI
carcinoma lobulare infiltrante, con circostanti aree di carcinoma lobulare in situ.
Reazione stromale peri ed intratumorale moderata, reazione infiammatora lieve.
Ectasia dei dotti galattofori con piccolo papilloma intraduttale in sede retroareolare.
Il restante parenchima è sede di malattia fibrocistica, a carattere proliferativo, con focolai di neoplasia lobulare in situ.
Capezzolo e linfonodi liberi da localizzazioni secondarie.
Stadio patologico:pT1c pN0 pMx(sec.AJCC).
Aspetto recettoriale e frazione proliferante:
La determinazione immunoistochimica dei recettori per estrogeni è risultata positiva (75% delle cellule neoplastiche) e dei recettori per progesterone positiva (75% delle cellule neoplastiche) con controlli interni positivi.
Debole e discontinua immunoreatività di membrana per c-erb-2 (assimilabile allo score 1+) (anti - Her- 2/neu, clone 4B5 Pathway Ventana)
La frazione proliferante (Ki-67) è pari al 10% delle cellule neoplastiche.
Inoltre ha effettuto scintigrafia ossea,ecografia addome e moc i cui risultati sono buoni nel senso che non vi sono metastasi diffuse.
Siamo molto molto preoccupati e gradirei sapere che terapia è necessario affrontare.
Ringrazio anticipatamente quanti con le loro risposte mi dedicheranno del tempo.
Andrea
[#1]
Gentile utente,
i dati che ci trascrive , con numerosi fattori prognostici favorevoli (dimensione del tumore, negatività dei linfonodi ascellari,positività recettoriale, Ki 67 basso) non solo suggeriscono un cauto OTTIMISMO , ma fanno pensare ad un eccessivo sovratrattamento chirurgico (mastectomia perchè ? probabilmente per l'estensione del carcinoma in situ? - svuotamento ascellare perchè ?-e non semplice linfonodo sentinella ?)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Probabilmente il suo oncologo richiederà un ulteriore approfondimento
c-erb-2. Affidatevi a lui con fiducia e tranquillità !
Cordiali saluti
i dati che ci trascrive , con numerosi fattori prognostici favorevoli (dimensione del tumore, negatività dei linfonodi ascellari,positività recettoriale, Ki 67 basso) non solo suggeriscono un cauto OTTIMISMO , ma fanno pensare ad un eccessivo sovratrattamento chirurgico (mastectomia perchè ? probabilmente per l'estensione del carcinoma in situ? - svuotamento ascellare perchè ?-e non semplice linfonodo sentinella ?)
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Probabilmente il suo oncologo richiederà un ulteriore approfondimento
c-erb-2. Affidatevi a lui con fiducia e tranquillità !
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Ex utente
Egregio Dott.Salvo Catania,
La ringrazio per la tempestiva risposta fornita e della tranquillità che ci ha dato.
Volevo dirLe che il chirurgo ha deciso di effettuare la mastectomia radicale per via del fatto che la massa "cattiva" era dietro l'area del capezzolo tra i due quadranti superiori.
Dovendo togliere i due quadranti in alto ha preferito non lasciare solo una parte del seno esteticamente non bella a vedersi optando per la asportazione totale.
L'oncologo ha indicato come terapia solo la pilola arimidex una volta al giorno (ansatrozolo) per 5 anni senza dover effettuare la chemio.
Volevo chiedere se Lei è daccordo con questa cura.
La ringrazio in attesa di una sua risposta e Le porgo distinti saluti.
Andrea
La ringrazio per la tempestiva risposta fornita e della tranquillità che ci ha dato.
Volevo dirLe che il chirurgo ha deciso di effettuare la mastectomia radicale per via del fatto che la massa "cattiva" era dietro l'area del capezzolo tra i due quadranti superiori.
Dovendo togliere i due quadranti in alto ha preferito non lasciare solo una parte del seno esteticamente non bella a vedersi optando per la asportazione totale.
L'oncologo ha indicato come terapia solo la pilola arimidex una volta al giorno (ansatrozolo) per 5 anni senza dover effettuare la chemio.
Volevo chiedere se Lei è daccordo con questa cura.
La ringrazio in attesa di una sua risposta e Le porgo distinti saluti.
Andrea
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 26/08/2008.
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