Parere su terapia adiuvante
Desidererei avere un parere sulla terapia consigliatami, radioterapia 33 sedute + ormonoterapia. La mia storia clinica è la seguente:
3 luglio quadrantectomia + linfonodo sentinella
esame istologico
recettori estrogenici (clone SP1 Ventana) = 95%
recettori per il progesterone (clone 1E6 Ventana) = <1%
c-erb-B2 (clone 4D5 Ventana) = 1+*
*Colorazione debole ed incompleta nel 15% delle cellule neoplastiche
Ki67 (Dako) = 16%
Giudizio diagnostico
CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE CON ASPETTI SECRETORI. GRADO II SECONDO
ELSTON-ELLIS : score nuclei 2, score tubuli 3. Indice mitotico:14/10
HPF.
Estensione massima della neoplasia 22 mm.
Invasione vascolare morfologicamente presente (L1).
Nucleo fibroso centrale: presente pari al 65% del diametro.
Margini di resezione chirurgica indenni. Su ampliamento: adenosi sclerosante e fibrosi dello stroma interlobulare.
Linfonodo sentinella: 2 micrometastasi del diametro di 2 mm e 0,9, la prima con estensione pericapsulare.
Rischio di ulteriori linfonodi positivi sec. Nomogramma MSKCC: 18%
18 luglio intervento di dissezione ascellare dx per linfonodo sentinella micrometastatico.
Giudizio diagnostico:
ISTOCITOSI DEI SENI IN LINFONODI.
0/15
N conclusivo (incluso il linfonod sentinella): pN1mi
3 luglio quadrantectomia + linfonodo sentinella
esame istologico
recettori estrogenici (clone SP1 Ventana) = 95%
recettori per il progesterone (clone 1E6 Ventana) = <1%
c-erb-B2 (clone 4D5 Ventana) = 1+*
*Colorazione debole ed incompleta nel 15% delle cellule neoplastiche
Ki67 (Dako) = 16%
Giudizio diagnostico
CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE CON ASPETTI SECRETORI. GRADO II SECONDO
ELSTON-ELLIS : score nuclei 2, score tubuli 3. Indice mitotico:14/10
HPF.
Estensione massima della neoplasia 22 mm.
Invasione vascolare morfologicamente presente (L1).
Nucleo fibroso centrale: presente pari al 65% del diametro.
Margini di resezione chirurgica indenni. Su ampliamento: adenosi sclerosante e fibrosi dello stroma interlobulare.
Linfonodo sentinella: 2 micrometastasi del diametro di 2 mm e 0,9, la prima con estensione pericapsulare.
Rischio di ulteriori linfonodi positivi sec. Nomogramma MSKCC: 18%
18 luglio intervento di dissezione ascellare dx per linfonodo sentinella micrometastatico.
Giudizio diagnostico:
ISTOCITOSI DEI SENI IN LINFONODI.
0/15
N conclusivo (incluso il linfonod sentinella): pN1mi
[#1]
Gentile Utente,
manca il dato della sua età. Comunque una neoplasia di 2.2 cm con micrometastasi nel linfonodo sentinella meriterebbe, a mio avviso, oltre i presidi terapeutici elencati, una chemioterapia adiuvante.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
manca il dato della sua età. Comunque una neoplasia di 2.2 cm con micrometastasi nel linfonodo sentinella meriterebbe, a mio avviso, oltre i presidi terapeutici elencati, una chemioterapia adiuvante.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Ho 49 anni compiuti e sono regolarmente mestruata ma oltre alla terapia ormonale mi manderanno im menopausa farmocologica.
La ringrazio per la sua gentile e tempestiva risposta.
Avendo io anticipato ai medici che avrei voluto evitare la chemioterapia oggi ho il dubbio che abbiano voluto assecondarmi per quanto mi abbiano spiegato che la variante era solo di poco più del
1% ed il radioterapista non al corrente della mia richiesta ha confermato il parere del senologo che mi ha in cura.
La ringrazio per la sua gentile e tempestiva risposta.
Avendo io anticipato ai medici che avrei voluto evitare la chemioterapia oggi ho il dubbio che abbiano voluto assecondarmi per quanto mi abbiano spiegato che la variante era solo di poco più del
1% ed il radioterapista non al corrente della mia richiesta ha confermato il parere del senologo che mi ha in cura.
[#3]
Gentile utente,
a conferma di quanto esposto dal collega Pastore, anche io, vista la sua età e anche la presenza di invasione vascolare della neoplasia, mi schiererei a favore di un trattamento sistemico chemioterapico.
Credo che nella scelta terapeutica, la paziente debba essere informata dei pro e contro e il medico debba dare il suo giudizio/consiglio tenendo conto sì del volere della paziente, ma non andando molto oltre quelle che sono le linee guida, a meno di scelta consapevole ed informata (e sottoscritta) della paziente stessa.
a conferma di quanto esposto dal collega Pastore, anche io, vista la sua età e anche la presenza di invasione vascolare della neoplasia, mi schiererei a favore di un trattamento sistemico chemioterapico.
Credo che nella scelta terapeutica, la paziente debba essere informata dei pro e contro e il medico debba dare il suo giudizio/consiglio tenendo conto sì del volere della paziente, ma non andando molto oltre quelle che sono le linee guida, a meno di scelta consapevole ed informata (e sottoscritta) della paziente stessa.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#4]
Utente
Grazie anche a Lei Dr. D'Angelo.
Verificherò con il mio medico che non abbia stravolto le linee guida perchè influenzato dalla mia richiesta.
Mi permetto di rivolgerVi ancora una domanda: se la variante di prognosi è effettivamente solo dell'1%, merita davvero il disagio e la sofferenza di una terapia così dura? Mi risulta anche che alcuni
oncologi di fama siano oggi meno propensi alla chemioterapia. E' vero?
Verificherò con il mio medico che non abbia stravolto le linee guida perchè influenzato dalla mia richiesta.
Mi permetto di rivolgerVi ancora una domanda: se la variante di prognosi è effettivamente solo dell'1%, merita davvero il disagio e la sofferenza di una terapia così dura? Mi risulta anche che alcuni
oncologi di fama siano oggi meno propensi alla chemioterapia. E' vero?
[#5]
Cara Amica,
direi che non si tratta del solo 1% (che comunque in oncologia sarebbe ancora apprezzabile). La chemioterapia poi non è quel mostro che si dipinge avendo oggi a nostra disposizione dei mezzi per contenerne gli effetti collaterali molto validi. Difficilmente gli oncologi si schiererebbero contro la chemioterapia che spessissimo salva delle vite, semmai ci si schiera verso un uso corretto della stessa ed adeguato.
un salutone
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che non si tratta del solo 1% (che comunque in oncologia sarebbe ancora apprezzabile). La chemioterapia poi non è quel mostro che si dipinge avendo oggi a nostra disposizione dei mezzi per contenerne gli effetti collaterali molto validi. Difficilmente gli oncologi si schiererebbero contro la chemioterapia che spessissimo salva delle vite, semmai ci si schiera verso un uso corretto della stessa ed adeguato.
un salutone
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 21/08/2008.
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