Tumore al polmone con metastasi ossee operazione?

Salve a tutti,
scrivo in questo forum mentre una sensazione di rabbia e dolore purtroppo mi fa compagnia. La mia questione è la seguente: mio padre ha un tumore al polmone destro di tipo adenocarcinoma di circa 6mm di dimensione nel lobo inferiore dx. Ha anche alcune metastasi ossee, in particolare C3 e L2. Siamo in cura da un oncologo che ci sta guidando nelle chemio/radio.
Ho letto in molti siti internet e anche l'oncologo ce lo ha detto che in questo caso (il paziente per il resto sta in buona salute e non ha particolari patologie), vista la presenza di metastasi ossee, il tumore non è operabile. Quello che mi chiedo io e che chiedo a voi è:
1) Perchè in caso di metastasi ossee e con un tumore al polmone localizzato non è possibile operare è asportare il primario? Non darebbe garanzia di evitare altre metastasi in organi importanti e poi lavorare sulle ossa con la radio?
2) Le metastasi ossee, se fosse eliminato il primario, potrebbero dare altre metastasi, per esempio al fegato?

In sintesi il mio dubbio è questo: radio e chemio aiutano e portano verso la morte un pò più lentamente e cercando di migliorare la qualità della vita, mentre eliminare chirurgicamente il tumore mi sembra che cerchi di far guarire il paziente. Nel mio caso non sarebbe meglio operare?

Grazie infinite per l'attenzione e per il consulto e buon Ferragosto.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
1) Perchè in caso di metastasi ossee e con un tumore al polmone localizzato non è possibile operare è asportare il primario? Non darebbe garanzia di evitare altre metastasi in organi importanti e poi lavorare sulle ossa con la radio?

2) Le metastasi ossee, se fosse eliminato il primario, potrebbero dare altre metastasi, per esempio al fegato?

Una risposta per entrambe le domande: in caso di presenza di metastasi (qualunque sia la sede) le cellule dal tumore primitivo sono in circolo; pertanto lei vede quelle alle ossa, ma nulla vieta che possano spuntare altre sedi.
L'approccio più corretto è quindi quello di utilizzare dei farmaci che somministrati per via endovenosa possano inseguire le cellule neoplastiche e ucciderle.
Ad oggi dati di aumento della sopravvivenza dopo resezione delle metastasi (fegato, polmone), si ha solo nel colon e solo con determinate caratteristiche ed associando sempre la chemioterapia.
Nel caso del tumore del polmone sono ancora da dimostrare gli eventuali vantaggi.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)