Urgente!! metastasi osse da ca mammario
Gent.mi dottori mia mamma nel 2002 è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di quadrantectomia sx + biopsia del LNF sentinella con esame istologico: carcinoma duttale infilatrante di diamentro 1x2,5cm.ER:90%,PGR:in meno di un terzo della cellularità, KI67:30%c-erb-B2:negativo, 2 LNF senza metastasi. pT2N0Mx. Ha eseguito cicli di trattamento chemioterapico secondo lo schema CMF e trattamento radioterapico 50GY+boost 60Gy.
Al termine della RT ha eseguito terapia ormonale con femara fino a maggio 2008. Dalla scintigrafia del 2/07/08 emergre accumulo a livello di II e III vertebra lombare e del tratto prossimale del femore sx, inferiormente alla linea pertrocanterica. Il referto scintigrafico depone per localizzazioni di tipo secondario. Dalla TC si conferma la presenza di lesione osteolitica del femore sx, caudalmente al troncatere, che determina interruzione della corticale sul versante posteriore, dei somi vertebrali L2 e L3, non crolli vertebrali. Dall'RX femore sinistro emergono alterazioni osteostrutturali di tipo litico in prossimità del piccolo troncantere, delle dimensioni massime di 3,5 cm. Il programma terapeutico consiste nel trattamento con bisosfonati e della terapia ormonale.
Dopo aver illustrato la situazione clinica, volevo porle alcune domande. Per evitare fratture al femore è meglio intervenire chirurgicamente prima di effettuare la radioterapia o fare l'intervento a seguito della terapia radioterapica?
La radioterapia proposta consiste in un unico trattamento che interessa la parte che va dalle vertebre a tutto il femore. A suo parere è una terapia adeguata, non rischia di danneggiare altri tessuti sani? E' questa una terapia palliativa o mira anche a bloccare l'avanzamento della metastasi?
Ci sono terapie più aggressive e drastiche che evitano l'avanzamento delle metastasi? Siamo disposti a fare di TUTTO.
Quali sono le aspettative di vita? Attendiamo con ansia una sua risposta, siamo disperati.
Al termine della RT ha eseguito terapia ormonale con femara fino a maggio 2008. Dalla scintigrafia del 2/07/08 emergre accumulo a livello di II e III vertebra lombare e del tratto prossimale del femore sx, inferiormente alla linea pertrocanterica. Il referto scintigrafico depone per localizzazioni di tipo secondario. Dalla TC si conferma la presenza di lesione osteolitica del femore sx, caudalmente al troncatere, che determina interruzione della corticale sul versante posteriore, dei somi vertebrali L2 e L3, non crolli vertebrali. Dall'RX femore sinistro emergono alterazioni osteostrutturali di tipo litico in prossimità del piccolo troncantere, delle dimensioni massime di 3,5 cm. Il programma terapeutico consiste nel trattamento con bisosfonati e della terapia ormonale.
Dopo aver illustrato la situazione clinica, volevo porle alcune domande. Per evitare fratture al femore è meglio intervenire chirurgicamente prima di effettuare la radioterapia o fare l'intervento a seguito della terapia radioterapica?
La radioterapia proposta consiste in un unico trattamento che interessa la parte che va dalle vertebre a tutto il femore. A suo parere è una terapia adeguata, non rischia di danneggiare altri tessuti sani? E' questa una terapia palliativa o mira anche a bloccare l'avanzamento della metastasi?
Ci sono terapie più aggressive e drastiche che evitano l'avanzamento delle metastasi? Siamo disposti a fare di TUTTO.
Quali sono le aspettative di vita? Attendiamo con ansia una sua risposta, siamo disperati.
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Gentile Utente,
io direi che alla terapia con bifosfonati ed ormonoterapia potrebbe essere opportuno aggiungere un trattamento chemioterapico (compatibilmente con l'età e le condizioni generali della paziente). La radioterapia va benissimo per questo tipo di lesioni ma ha lo scopo di consolidamento dell'osso ed antalgico. Non è possibile altresì fare previsioni circa la durata di malattia anche perchè con delle cure adeguate di possono ottenere lunghe stabilizzazioni.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
io direi che alla terapia con bifosfonati ed ormonoterapia potrebbe essere opportuno aggiungere un trattamento chemioterapico (compatibilmente con l'età e le condizioni generali della paziente). La radioterapia va benissimo per questo tipo di lesioni ma ha lo scopo di consolidamento dell'osso ed antalgico. Non è possibile altresì fare previsioni circa la durata di malattia anche perchè con delle cure adeguate di possono ottenere lunghe stabilizzazioni.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 11/08/2008.
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