K mammario a 25 anni
Gent.mi medici,sono il fidanzato di una ragazza che nel 2000,all'età di 25 anni ha subito una quandrantectomia del seno sx nell'ospedale di Siena a causa di un carcinoma di 1,5cm risultato all'esame istologico di tipo "duttale infiltrante" G3 infiltrazione cancerigna di strutture vascolari intra e peritumorali ER:70%,PGR:80%,MIB1:40%,CERB 2:assenza di positività citoplasmatica p53:60% linfonodi asportati 17 tutti negativi per metastasi.Esegue quindi terapia adiuvante CMF +radioterapia senza terapia ormonale successiva,permane quindi il flusso mestruale.Il follow up risultava negativo per ripresa di malattia fino a marzo 2005 quando,in seguito a radiografia del torace,venivano riscontrate 3 piccole opacità polmonari in lobo superiore sx successivamente confermate dalla tac torace per secondarismi,la più grande era di 0,9mm.L'oncologo di allora ci suggeri'una terapia AC per 5 cicli,da li decidemmo di sentire un parere
altrove.L'oncologo dove tutt'ora è in cura ci consigliò,dopo aver nuovamente ripetuto l'herceptest sui vetrini risultato poi negativo,una terapia ormonale con LHRH+Tamoxifene,ottenendo dopo circa un anno di trattamento una discreta riduzione dei noduli che rimangono stazionari come numero e dimensione per altri successivi 5 mesi,da qui la decisione del nostro oncologo d'intraprendere una asportazione chirurgica delle lesioni e dopo aver effettuato in giugno una pet total body risultata negativa per altri secondarismi veniamo indirizzati presso la chirurgia toracica dell'INT.Durante l'intervento in toracotomia laterale effettuato in settembre 2006 oltre alle già note ripetizioni viene asportato un altro piccolo nodulo di 0,2 nel lobo inferiore invisibile alla tac + un'altra lesione alla pleura mediastina infiltrante il nervo frenico.L'esame istologico:carcinoma non a piccole cellule con evidenza di muco,localizzazioni multiple al polmone con infiltrazione del timo e presenza di plurimi emboli neoplastici,pericardio indenne.(ERICA:+debole e focale,PGRICA:+focale,Herceptest:1+neg e TTF1: -),prosegue quindi la medesima cura ormonale.Continua i controlli con tac torace ogni 3 mesi che risultano negativi da ripresa di malattia fino al marzo 2007 dove la tac risulta negativa sul polmone ma positiva per una estesa lesione litica a carico del soma D7,rialzo dei marcatori CA 15.3:53,2--CEA:8,Viene quindi sostituito il Tamoxifene con il Femara mantenendo sempre l'Enantone + radioterapia sulla D7,una successiva scintigrafia ossea effettuta a maggio,evidenzierà altre lesioni a carico del rachide dorsale,lombare,sacrale e sul femore sx.Dagli esami,tac dorsale e rx bacino-femori,risulteranno lesioni piccole di tipo misto ma estremamente dolorose in quanto risulta difficile la normale deambulazione,in più viene evidenziato il crollo della D7,da qui veniamo indirizzati alla neurochirurgia per un intervento di vertebroplastica eseguito il 1 giugno,marcatori CA 15.3:125+CEA 16,3 inizia terapia orale con bifosfonati (Ibandronato).A questo punto il nostro oncologo,visto gli scarsi risultati con il Femara,ci propone un cambio di rotta sulla terapia e ci propone Doxorubicina+Ciclofosfamide per almeno 5 cicli ma trovando un rifiuto da parte della mia ragazza per un trattamento alopecizzante e massacrante sotto il profilo psico-fisico opta per Capecitabina (3gr/die)+Vinorelbina(9 gr nei giorni 1-8) + LHRH ottenendo dopo 4 mesi un notevole beneficio tanto da sospendere gli antidolorifici e riprendere a camminare normalmente,CA15.3:55-CEA:8 chemioterapia terminata a novembre.A fine gennaio 2008 tornano lentamente i dolori con rialzo lento e progressivo dei marcatori,esegue radioterapia in una sola seduta a scopo antalgico sulla zona destra del bacino e la tac però non rileva novità rispetto alla precedente.Dato che i marcatori e il dolore osseo generale sono ancora in aumento viene ripetuta auna tac ad aprile che evidenzia due micronodularità polmonari nel lobo di sx con ispessimento pleurico associato a piccolo versamento,4 lesioni epatiche comprese tra
4 e 20mm,a livello osseo tutto invariato,inizia quindi terapia con il Caelyx 60mg ogni 4 settimane.Il dolore osseo si attenua già dopo la prima somministrazione,un controllo ecografico all'addome parla ancora di 4 lesioni comprese tra 4 e 20mm circa vie biliari non dilatate e assenza di liquido libero nell'addome,rx torace negativa,il marcatore CA15.3 che nel frattempo aveva raggiunto i 656 è sceso a 490 il CEA invece continua a salire lentamente,ora è a 126.Il problema adesso è l'emoglobina che da 2 mesi è in costante calo,a luglio ha iniziato l'EPO settimanale ma dopo 4 iniezioni la situazione non migliora visto che gli esami di ieri la danno a 7,9 con ematocrito a 24 le piastrine però sono ok,vi premetto che la mia ragazza ha di natura l'anemia mediterranea,esami prima di iniziare l'EPO:sideremia 139,reticolociti 31,ferritina 1019,transferrina 259.Mi scuso per la lunghezza ma credo che valesse la pena rasccontare per filo e per segno tutte le vicende che abbiamo vissuto in questi anni e vi chiedo un commento sulle metodiche utilizzate fino ad oggi,secondo voi una cura ormonale adiuvante dopo l'intervento al seno avrebbe ritardato il tutto oppure no?vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
altrove.L'oncologo dove tutt'ora è in cura ci consigliò,dopo aver nuovamente ripetuto l'herceptest sui vetrini risultato poi negativo,una terapia ormonale con LHRH+Tamoxifene,ottenendo dopo circa un anno di trattamento una discreta riduzione dei noduli che rimangono stazionari come numero e dimensione per altri successivi 5 mesi,da qui la decisione del nostro oncologo d'intraprendere una asportazione chirurgica delle lesioni e dopo aver effettuato in giugno una pet total body risultata negativa per altri secondarismi veniamo indirizzati presso la chirurgia toracica dell'INT.Durante l'intervento in toracotomia laterale effettuato in settembre 2006 oltre alle già note ripetizioni viene asportato un altro piccolo nodulo di 0,2 nel lobo inferiore invisibile alla tac + un'altra lesione alla pleura mediastina infiltrante il nervo frenico.L'esame istologico:carcinoma non a piccole cellule con evidenza di muco,localizzazioni multiple al polmone con infiltrazione del timo e presenza di plurimi emboli neoplastici,pericardio indenne.(ERICA:+debole e focale,PGRICA:+focale,Herceptest:1+neg e TTF1: -),prosegue quindi la medesima cura ormonale.Continua i controlli con tac torace ogni 3 mesi che risultano negativi da ripresa di malattia fino al marzo 2007 dove la tac risulta negativa sul polmone ma positiva per una estesa lesione litica a carico del soma D7,rialzo dei marcatori CA 15.3:53,2--CEA:8,Viene quindi sostituito il Tamoxifene con il Femara mantenendo sempre l'Enantone + radioterapia sulla D7,una successiva scintigrafia ossea effettuta a maggio,evidenzierà altre lesioni a carico del rachide dorsale,lombare,sacrale e sul femore sx.Dagli esami,tac dorsale e rx bacino-femori,risulteranno lesioni piccole di tipo misto ma estremamente dolorose in quanto risulta difficile la normale deambulazione,in più viene evidenziato il crollo della D7,da qui veniamo indirizzati alla neurochirurgia per un intervento di vertebroplastica eseguito il 1 giugno,marcatori CA 15.3:125+CEA 16,3 inizia terapia orale con bifosfonati (Ibandronato).A questo punto il nostro oncologo,visto gli scarsi risultati con il Femara,ci propone un cambio di rotta sulla terapia e ci propone Doxorubicina+Ciclofosfamide per almeno 5 cicli ma trovando un rifiuto da parte della mia ragazza per un trattamento alopecizzante e massacrante sotto il profilo psico-fisico opta per Capecitabina (3gr/die)+Vinorelbina(9 gr nei giorni 1-8) + LHRH ottenendo dopo 4 mesi un notevole beneficio tanto da sospendere gli antidolorifici e riprendere a camminare normalmente,CA15.3:55-CEA:8 chemioterapia terminata a novembre.A fine gennaio 2008 tornano lentamente i dolori con rialzo lento e progressivo dei marcatori,esegue radioterapia in una sola seduta a scopo antalgico sulla zona destra del bacino e la tac però non rileva novità rispetto alla precedente.Dato che i marcatori e il dolore osseo generale sono ancora in aumento viene ripetuta auna tac ad aprile che evidenzia due micronodularità polmonari nel lobo di sx con ispessimento pleurico associato a piccolo versamento,4 lesioni epatiche comprese tra
4 e 20mm,a livello osseo tutto invariato,inizia quindi terapia con il Caelyx 60mg ogni 4 settimane.Il dolore osseo si attenua già dopo la prima somministrazione,un controllo ecografico all'addome parla ancora di 4 lesioni comprese tra 4 e 20mm circa vie biliari non dilatate e assenza di liquido libero nell'addome,rx torace negativa,il marcatore CA15.3 che nel frattempo aveva raggiunto i 656 è sceso a 490 il CEA invece continua a salire lentamente,ora è a 126.Il problema adesso è l'emoglobina che da 2 mesi è in costante calo,a luglio ha iniziato l'EPO settimanale ma dopo 4 iniezioni la situazione non migliora visto che gli esami di ieri la danno a 7,9 con ematocrito a 24 le piastrine però sono ok,vi premetto che la mia ragazza ha di natura l'anemia mediterranea,esami prima di iniziare l'EPO:sideremia 139,reticolociti 31,ferritina 1019,transferrina 259.Mi scuso per la lunghezza ma credo che valesse la pena rasccontare per filo e per segno tutte le vicende che abbiamo vissuto in questi anni e vi chiedo un commento sulle metodiche utilizzate fino ad oggi,secondo voi una cura ormonale adiuvante dopo l'intervento al seno avrebbe ritardato il tutto oppure no?vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
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Caro Amico,
inizio dalla fine: una ormonoterapia andava eseguita già dall'inizio ed il CMF appare poco energico rispetto ad una cura a base di antracicline (doxorubicina od epirubicina). Attualmente io opterei per un trattamento a base di taxani (in particolare docetaxel) ed una ormonoterapia con fulvestrant. Accanto al docetaxel si potrebbe abbinare l'epirubicina. Per quanto riguarda le metastasi ossee si dovrebbe eseguire terapia con acido zoledronico (1 flebo ogni 28 gg).
Sempre a disposizione, un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
inizio dalla fine: una ormonoterapia andava eseguita già dall'inizio ed il CMF appare poco energico rispetto ad una cura a base di antracicline (doxorubicina od epirubicina). Attualmente io opterei per un trattamento a base di taxani (in particolare docetaxel) ed una ormonoterapia con fulvestrant. Accanto al docetaxel si potrebbe abbinare l'epirubicina. Per quanto riguarda le metastasi ossee si dovrebbe eseguire terapia con acido zoledronico (1 flebo ogni 28 gg).
Sempre a disposizione, un grande in bocca al lupo
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Ex utente
Ringrazio il Dr.Pastore per la sua gentile risposta,vista l'emoglobina a 7,9 oggi non è stato somministrato il Caelyx ma bensi'programmata una trasfusione per domani mattina.Venerdi prox effetuerà una tac x constatare l'effetto della chemioterapia.Per quanto riguarda le metastasi ossee ritiene che lo Zometa sia superiore al Bondronat come bifosfonato?
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.1k visite dal 05/08/2008.
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