Neoplasia lobo polmonare superiore con metastasi ossee
Buongiorno a tutti e grazie per l’attenzione che presterete alle mie parole.
Sono una ragazza di 27 anni, da poco tempo a mio papà (68 anni) è stata diagnosticata una neoplasia del lobo polmonare superiore destro con metastasi ossee. Il problema è sorto nel Dicembre 07 quando sono comparsi dolori al rachide che sono andati via via peggiorando. Dopo una serie di esami che non hanno dato nessun riscontro (se non problematiche “normali” per un uomo di 68 anni che ha sempre lavorato in piedi) a metà maggio ha eseguito una RMN i cui esiti sono riportati qui di seguito nella lettera di dimissioni dell’ospedale:
“In data 21.05.08 per il continuo peggioramento del dolore al rachide con difficoltà alla deambulazione ha eseguito RMN della colonna dorso-lombare con riscontro di localizzazioni secondarie multiple che interessano i corpi vertebrali e gli archi posteriori, con iniziale compressione midollare a livello di T11 e deformazione a cuneo di T8.
Il 25.05.08 giunge in PS per intenso dolore al rachide e comparsa di stipsi ostinata. Il consulente NCH non ha posto indicazioni a intervento d’urgenza di decompressione midollare. La Radiografia del torace non ha evidenziato lesioni parenchimali di significato patologico. Scarsa visualizzazione delle regioni apicali per sovrapposizione di strutture ossee.
Ricoverato nel Reparto di Oncologia il 29.05.08, è stato sottoposto a Tac toraco-addominale con riscontro di lesione produttiva a carico del lobo polmonare superiore destro, in regione paramediastinica, con secondarismi millimetrici parenchimali bilaterali. L’ECG mostra ritmo sinusale con bigeminismo extra-sistolico sopraventricolare.
La Broncoscopia non ha mostrato significative alterazioni del sistema bronchiale. Il Brushing ha dato esito a CTM, non a piccole cellule con aspetti ghiandolari ed epidermoidi.
La Scintigrafia ossea ha documentato plurimi accumuli patologici a carico del rachide, del bacino e dello scheletro costale a destra. L’Ecografia addome superiore è negativa per localizzazioni secondarie.
La Tac encefalo è risultata negativa.
In data 14.06.08 ha iniziato il 1° ciclo di CT palliativa con Carboplatino + Gemeitabina, concluso il 21.06 senza complicanze.
Il 04.06 somministrata terapia ricalcificante con Zometa.
Il paziente è stato trasferito il 22.06.08 presso il Reparto di Radioterapia dove è stato sottoposto a RT antalgica sul rachide dorso lombare conclusa il 4.07 per una dose totale di 25 Gy.
Rientrato nel ns Reparto il 05.07 ha iniziato il 2° ciclo di CT. In data 07.07 somministrato Zometa.
Dimettiamo il paziente in data odierna 08.07 con appuntamento in D.H. il 14.07 per il richiamo alla CT. Il giorno 11.07 dovrà eseguire controllo dell’emocromo.
A domicilio si consiglia:
Pantore 40 1cp die, stomaco vuoto
Oxycontin 30 mg ore 8, 20 mg ore 15, 30 mg ore 23
Neurontin 300 1cp x 3 die
Toradol 1 fl im al bisogno
Pursennid 2 cp in caso di stipsi.”
Purtroppo per valori dell’emocromo troppo bassi il 14.07 non ha potuto effettuare il richiamo di CT, gli è stato invece somministrato l’Aranesp. L’appuntamento per la CT è stato spostato al 28.07, mentre il 04.08 gli verrà somministrato lo Cometa.
Dal punto di vista dei dolori il polmone non da alcun sintomo diretto (niente tosse, niente fatica a respirare…niente), ma la schiena e l’inguine non vanno molto bene, tanto che in occasione della visita del 14.07 gli hanno aumentato l’Oxycontin (40 mg, 30, 40). Adesso mio papà è casa, cammina con il girello e con un busto, ma non riesce a stare per tanto tempo in piedi o seduto. Gli hanno detto che non dovrà fare altra Radioterapia perchè il ciclo di 10 sedute (“a scopo antalgico”) che ha fatto per il suo caso sono abbastanza, mentre, sia per quanto riguarda polmone che schiena, dicono che vista la situazione non è operabile.
Secondo voi le cure e le terapie che sta eseguendo sono il massimo che si possa fare?
Io ho sentito parlare anche di un macchianario per la Tomoterapia…ma non so bene di cosa si tratta…
Scusate per la “pappardella” che vi ho scritto e grazie per le risposte che mi darete, con tutto il cuore.
Sono una ragazza di 27 anni, da poco tempo a mio papà (68 anni) è stata diagnosticata una neoplasia del lobo polmonare superiore destro con metastasi ossee. Il problema è sorto nel Dicembre 07 quando sono comparsi dolori al rachide che sono andati via via peggiorando. Dopo una serie di esami che non hanno dato nessun riscontro (se non problematiche “normali” per un uomo di 68 anni che ha sempre lavorato in piedi) a metà maggio ha eseguito una RMN i cui esiti sono riportati qui di seguito nella lettera di dimissioni dell’ospedale:
“In data 21.05.08 per il continuo peggioramento del dolore al rachide con difficoltà alla deambulazione ha eseguito RMN della colonna dorso-lombare con riscontro di localizzazioni secondarie multiple che interessano i corpi vertebrali e gli archi posteriori, con iniziale compressione midollare a livello di T11 e deformazione a cuneo di T8.
Il 25.05.08 giunge in PS per intenso dolore al rachide e comparsa di stipsi ostinata. Il consulente NCH non ha posto indicazioni a intervento d’urgenza di decompressione midollare. La Radiografia del torace non ha evidenziato lesioni parenchimali di significato patologico. Scarsa visualizzazione delle regioni apicali per sovrapposizione di strutture ossee.
Ricoverato nel Reparto di Oncologia il 29.05.08, è stato sottoposto a Tac toraco-addominale con riscontro di lesione produttiva a carico del lobo polmonare superiore destro, in regione paramediastinica, con secondarismi millimetrici parenchimali bilaterali. L’ECG mostra ritmo sinusale con bigeminismo extra-sistolico sopraventricolare.
La Broncoscopia non ha mostrato significative alterazioni del sistema bronchiale. Il Brushing ha dato esito a CTM, non a piccole cellule con aspetti ghiandolari ed epidermoidi.
La Scintigrafia ossea ha documentato plurimi accumuli patologici a carico del rachide, del bacino e dello scheletro costale a destra. L’Ecografia addome superiore è negativa per localizzazioni secondarie.
La Tac encefalo è risultata negativa.
In data 14.06.08 ha iniziato il 1° ciclo di CT palliativa con Carboplatino + Gemeitabina, concluso il 21.06 senza complicanze.
Il 04.06 somministrata terapia ricalcificante con Zometa.
Il paziente è stato trasferito il 22.06.08 presso il Reparto di Radioterapia dove è stato sottoposto a RT antalgica sul rachide dorso lombare conclusa il 4.07 per una dose totale di 25 Gy.
Rientrato nel ns Reparto il 05.07 ha iniziato il 2° ciclo di CT. In data 07.07 somministrato Zometa.
Dimettiamo il paziente in data odierna 08.07 con appuntamento in D.H. il 14.07 per il richiamo alla CT. Il giorno 11.07 dovrà eseguire controllo dell’emocromo.
A domicilio si consiglia:
Pantore 40 1cp die, stomaco vuoto
Oxycontin 30 mg ore 8, 20 mg ore 15, 30 mg ore 23
Neurontin 300 1cp x 3 die
Toradol 1 fl im al bisogno
Pursennid 2 cp in caso di stipsi.”
Purtroppo per valori dell’emocromo troppo bassi il 14.07 non ha potuto effettuare il richiamo di CT, gli è stato invece somministrato l’Aranesp. L’appuntamento per la CT è stato spostato al 28.07, mentre il 04.08 gli verrà somministrato lo Cometa.
Dal punto di vista dei dolori il polmone non da alcun sintomo diretto (niente tosse, niente fatica a respirare…niente), ma la schiena e l’inguine non vanno molto bene, tanto che in occasione della visita del 14.07 gli hanno aumentato l’Oxycontin (40 mg, 30, 40). Adesso mio papà è casa, cammina con il girello e con un busto, ma non riesce a stare per tanto tempo in piedi o seduto. Gli hanno detto che non dovrà fare altra Radioterapia perchè il ciclo di 10 sedute (“a scopo antalgico”) che ha fatto per il suo caso sono abbastanza, mentre, sia per quanto riguarda polmone che schiena, dicono che vista la situazione non è operabile.
Secondo voi le cure e le terapie che sta eseguendo sono il massimo che si possa fare?
Io ho sentito parlare anche di un macchianario per la Tomoterapia…ma non so bene di cosa si tratta…
Scusate per la “pappardella” che vi ho scritto e grazie per le risposte che mi darete, con tutto il cuore.
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Cara Amica,
direi che le cure sono adeguate. Io rivaluterei la situazione globale dopo 3 cicli completi di chemioterapia ed in caso di progressione modificherei il trattamento in cisplatino + docetaxel. Per quanto riguarda i dolori direi che la cosa più opportuna da fare è modulare e rafforzare la terapia antalgica.
sempre a disposizione, un saluto
Carlo Pastore
direi che le cure sono adeguate. Io rivaluterei la situazione globale dopo 3 cicli completi di chemioterapia ed in caso di progressione modificherei il trattamento in cisplatino + docetaxel. Per quanto riguarda i dolori direi che la cosa più opportuna da fare è modulare e rafforzare la terapia antalgica.
sempre a disposizione, un saluto
Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 24/07/2008.
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