Linfoadenopatia di ndd
salve,
da qualche mese mi è comparso un linfonodo sottomandibolare sx. Visita ematologica ed accertamenti (analisi del sangue ed ecografia). Valori nella norma e linfonodi reattivi all'ecografia. A detta dell'ematologo nulla di sistemico, ma una linfocitosi periferica fa sospettare un tipo di linfoma che a suo dire "mima" i sintomi dell'infezione. Quindi escissione chirurgica del linfonodo e conseguente biopsia. Ma il linfonodo, se reattivo, può presentare segni di malignità? In attesa dell'esito.
Grazie per l'eventuale risposta.
da qualche mese mi è comparso un linfonodo sottomandibolare sx. Visita ematologica ed accertamenti (analisi del sangue ed ecografia). Valori nella norma e linfonodi reattivi all'ecografia. A detta dell'ematologo nulla di sistemico, ma una linfocitosi periferica fa sospettare un tipo di linfoma che a suo dire "mima" i sintomi dell'infezione. Quindi escissione chirurgica del linfonodo e conseguente biopsia. Ma il linfonodo, se reattivo, può presentare segni di malignità? In attesa dell'esito.
Grazie per l'eventuale risposta.
[#1]
Gentilissima,
le adenomegalie (ingrossamento di uno o più linfonodi) sono frequenti e non sono per forza adenopatie (malattie dei linfonodi o espressione periferica di malattie del sistema linfatico). Il più delle volte i linfonodi si ingrossano per la normale o eccessiva risposta infiammatoria ad un insulto esterno (infezione o trauma) e in quel caso vengono definiti reattivi. Tipico ad esempio è l'ingrossamento dei linfonodi del collo (laterocervicali) in corso di infezioni dentarie, tonsillari o di otiti; altrettanto frequente l'ingrossamento dei linfonodi ascellari o inguinali dopo abrasioni o ferite superficiali degli arti.
In base alla recente storia clinica dell'interessato/a, alla sede, al numero, alle dimensioni ci si può orientare verso un atteggiamento osservazionale (valutazione clinica dell'evoluzione) o ad eventuali approfondimenti sierologici o radiologici. Tra questi ultimi l'ecografia può dare indizi molto importanti: linfonodi ingrossati ma con caratteristiche architetturali normali sono solitamente "benigni"; se colliquati, a pacchetti conglobati o destrutturati e in varie sedi possono essere l'espressione di qualcosa di più serio. In tal caso la biopsia e cioè l'asportazione di un frammento (agobiopsia) o del linfonodo in toto (biopsia escissionale chirurgica) può essere indicata. La biopsia serve per prelevare materiale per esami patologici al microscopio (citologia, istologia e immunoistochimica) in grado di dirimere sulla natura del processo patologico (reattivo, infettivo o neoplastico) a carico del linfonoto. Non sempre l'agobiopsia è sufficiente ad ottenere sufficiente materiale diagnostico e quindi spesso la biopsia escissionale chirurgica viene richiesta.
Cordialmente,
le adenomegalie (ingrossamento di uno o più linfonodi) sono frequenti e non sono per forza adenopatie (malattie dei linfonodi o espressione periferica di malattie del sistema linfatico). Il più delle volte i linfonodi si ingrossano per la normale o eccessiva risposta infiammatoria ad un insulto esterno (infezione o trauma) e in quel caso vengono definiti reattivi. Tipico ad esempio è l'ingrossamento dei linfonodi del collo (laterocervicali) in corso di infezioni dentarie, tonsillari o di otiti; altrettanto frequente l'ingrossamento dei linfonodi ascellari o inguinali dopo abrasioni o ferite superficiali degli arti.
In base alla recente storia clinica dell'interessato/a, alla sede, al numero, alle dimensioni ci si può orientare verso un atteggiamento osservazionale (valutazione clinica dell'evoluzione) o ad eventuali approfondimenti sierologici o radiologici. Tra questi ultimi l'ecografia può dare indizi molto importanti: linfonodi ingrossati ma con caratteristiche architetturali normali sono solitamente "benigni"; se colliquati, a pacchetti conglobati o destrutturati e in varie sedi possono essere l'espressione di qualcosa di più serio. In tal caso la biopsia e cioè l'asportazione di un frammento (agobiopsia) o del linfonodo in toto (biopsia escissionale chirurgica) può essere indicata. La biopsia serve per prelevare materiale per esami patologici al microscopio (citologia, istologia e immunoistochimica) in grado di dirimere sulla natura del processo patologico (reattivo, infettivo o neoplastico) a carico del linfonoto. Non sempre l'agobiopsia è sufficiente ad ottenere sufficiente materiale diagnostico e quindi spesso la biopsia escissionale chirurgica viene richiesta.
Cordialmente,
Dr. Davide Cavaliere
Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate - Ausl della Romagna - Presidio Ospedaliero di Forlì
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17.8k visite dal 12/06/2014.
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