Secondarismi da carcinoma mammario
Gnt.mi dottori,
a mia mamma, che ha 66 anni, è stata fatta la seguente DIAGNOSI: Secondarismi polmonari, epatici, linfonodali toracici e addominali da carcinoma mammario "triple negative" già sottoposto a QUART sinistra e chemio-radioterapia adiuvante. BPCO. Chemioterapia Antiplastica.
E' stata dimessa ieri dall'ospedale con la seguente RELAZIONE CLINICA:
20/08/2012 Mammoecografia bilaterale: riscontro al QSE di nodulo di diametro di 3 cm e linfoadenopatia ascellare omolaterale del diametro massimo di 3.5 cm.
18/10/2012: è sottoposta c/o Chirurgia Senologica ad intervento chirurgico di quadrantectomia mammaria sinistra, radicalizzazione e linfoadenectomia ascellare omolaterale. EI: Carcinoma duttale infiltrante G3 (diam 3,5 cm) con permeazione neoplastica endovasale R0, massiva metastasi in 16/20 linfonodi RE: neg. RPg: neg. cerbB2: neg. ki-67: 60% - pT2pN3aM0 (stadio IIIC).
Poi mia mamma è stata sottoposta a chemioterapia adiuvante secondo schema AC per 4 cicli e CMF classico 1-8 per 3 cicli. Successivamente la radioterapia complementare sulla mammella residua.
Il 19/05/2014 esegue una TC total body con mdc. Collo torace: linfonodo sovraclaveare a sx con aspetto colliquato di circa 1,60 cm. Patologico ispessimento dei tessuti molli sovraclaveari a sx. Linfonodo sottoclaveare a dx di 1,37 cm. Nel lobo superiore sx a sede paramediastinica si osserva tessuto patologico a struttura disomogenea parzialmente colliquato esteso fino alla regione ilare omolaterale. Ispessito l'interstizio perilesionale. Multiple altre lesioni nodulari con analogo aspetto si osservano a sede perilesionale e a dx a livello della loggia di Barety, peritracheale, sottocarenale ed ilare dx. Lesione nodulare secondaria di cm 1,80 nel segmento basale posteriore del LIS; altra lesion di cm 2,09 nel segmento anteriore del LSD. Modestissimo versamento pleurico basale a sx. Modesto versamento pericardico.Addome: linfonodo sottodiaframmatico sx di cm 0,81. Linfonodo patologico in sede epigastrica di cm1,56, micronodulo perisplenico. Lesione nodulare epatica di cm 1,2 a carattere secondario. Aumentati di dimensione i surreni prevalentemente a sx.
La scintigrafia ossea è in corso di refertazione. Ecocardiogramma: minimo versamento pericardico circonferenziale senza immagini di tamponamento; nella norma il resto; FE 55%.
Dovrebbe partecipare al protocollo di studio EFFECT. E' stata randomizzata: braccio assegnato A = Nab-Paclitaxel 100mg/mq gg 1,8,15 q 28. Ha già eseguito il I ciclo di trattamento: Abraxane (Nab-Paclitaxel) 100 mg/mq DT 100% 165 mg. Ben tollerato il trattamento in acuto.
Che ne pensate? A cosa può andare incontro mia mamma? Che aspettative di sopravvivenza può avere? C'è solo il trattamento chemioterapico da fare? Il tipo propostole è l'unico possibile? Perché nessun intervento? E la radio? Possibile che nessun oncologo ci dia indicazioni sull'alimentazione e sugli stili di vita?
a mia mamma, che ha 66 anni, è stata fatta la seguente DIAGNOSI: Secondarismi polmonari, epatici, linfonodali toracici e addominali da carcinoma mammario "triple negative" già sottoposto a QUART sinistra e chemio-radioterapia adiuvante. BPCO. Chemioterapia Antiplastica.
E' stata dimessa ieri dall'ospedale con la seguente RELAZIONE CLINICA:
20/08/2012 Mammoecografia bilaterale: riscontro al QSE di nodulo di diametro di 3 cm e linfoadenopatia ascellare omolaterale del diametro massimo di 3.5 cm.
18/10/2012: è sottoposta c/o Chirurgia Senologica ad intervento chirurgico di quadrantectomia mammaria sinistra, radicalizzazione e linfoadenectomia ascellare omolaterale. EI: Carcinoma duttale infiltrante G3 (diam 3,5 cm) con permeazione neoplastica endovasale R0, massiva metastasi in 16/20 linfonodi RE: neg. RPg: neg. cerbB2: neg. ki-67: 60% - pT2pN3aM0 (stadio IIIC).
Poi mia mamma è stata sottoposta a chemioterapia adiuvante secondo schema AC per 4 cicli e CMF classico 1-8 per 3 cicli. Successivamente la radioterapia complementare sulla mammella residua.
Il 19/05/2014 esegue una TC total body con mdc. Collo torace: linfonodo sovraclaveare a sx con aspetto colliquato di circa 1,60 cm. Patologico ispessimento dei tessuti molli sovraclaveari a sx. Linfonodo sottoclaveare a dx di 1,37 cm. Nel lobo superiore sx a sede paramediastinica si osserva tessuto patologico a struttura disomogenea parzialmente colliquato esteso fino alla regione ilare omolaterale. Ispessito l'interstizio perilesionale. Multiple altre lesioni nodulari con analogo aspetto si osservano a sede perilesionale e a dx a livello della loggia di Barety, peritracheale, sottocarenale ed ilare dx. Lesione nodulare secondaria di cm 1,80 nel segmento basale posteriore del LIS; altra lesion di cm 2,09 nel segmento anteriore del LSD. Modestissimo versamento pleurico basale a sx. Modesto versamento pericardico.Addome: linfonodo sottodiaframmatico sx di cm 0,81. Linfonodo patologico in sede epigastrica di cm1,56, micronodulo perisplenico. Lesione nodulare epatica di cm 1,2 a carattere secondario. Aumentati di dimensione i surreni prevalentemente a sx.
La scintigrafia ossea è in corso di refertazione. Ecocardiogramma: minimo versamento pericardico circonferenziale senza immagini di tamponamento; nella norma il resto; FE 55%.
Dovrebbe partecipare al protocollo di studio EFFECT. E' stata randomizzata: braccio assegnato A = Nab-Paclitaxel 100mg/mq gg 1,8,15 q 28. Ha già eseguito il I ciclo di trattamento: Abraxane (Nab-Paclitaxel) 100 mg/mq DT 100% 165 mg. Ben tollerato il trattamento in acuto.
Che ne pensate? A cosa può andare incontro mia mamma? Che aspettative di sopravvivenza può avere? C'è solo il trattamento chemioterapico da fare? Il tipo propostole è l'unico possibile? Perché nessun intervento? E la radio? Possibile che nessun oncologo ci dia indicazioni sull'alimentazione e sugli stili di vita?
[#1]
la paziente avendo i recettori negativi non può giovarsi dei trattamenti ormonali e pertanto vista la ripresa di malattia, merita trattamenti medici.
Farmaci ve ne sono molti di più rispetto ad anni fà e pertanto la strada verso la cronicizzazione della malattia è più agevole.
Per gli stili di vita può fare tutto compatibilemente con le sue condizioni generali di salute. Stesso dicasi per il cibo, fatto salvo suoi gusti e utilizzo di moderazione.
Poi se ci vogliamo agganciare a certe filosofie alimentari... il discorso sarebbe lungo e non fattibile qui.
Farmaci ve ne sono molti di più rispetto ad anni fà e pertanto la strada verso la cronicizzazione della malattia è più agevole.
Per gli stili di vita può fare tutto compatibilemente con le sue condizioni generali di salute. Stesso dicasi per il cibo, fatto salvo suoi gusti e utilizzo di moderazione.
Poi se ci vogliamo agganciare a certe filosofie alimentari... il discorso sarebbe lungo e non fattibile qui.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. D'Angelo,
grazie per l'attenzione e la sua puntuale ed esaustiva riposta.
Quando dice che la strada verso la cronicizzazione è più agevole cosa vuol dire? Perché a me inizialmente è stata riferita per quanto riguarda il tipo di tumore di mia mamma allo stadio in cui è una mediana di due anni. Possiamo invece attenderci una convivenza con il cancro più lunga?
A quali filosofie alimentari faceva riferimento? Per il momento, in attesa di parlare con il nutriozionista, ci stiamo attenendo molto alle indicazioni che Umberto Veronesi ha fornito in un suo libro.
grazie per l'attenzione e la sua puntuale ed esaustiva riposta.
Quando dice che la strada verso la cronicizzazione è più agevole cosa vuol dire? Perché a me inizialmente è stata riferita per quanto riguarda il tipo di tumore di mia mamma allo stadio in cui è una mediana di due anni. Possiamo invece attenderci una convivenza con il cancro più lunga?
A quali filosofie alimentari faceva riferimento? Per il momento, in attesa di parlare con il nutriozionista, ci stiamo attenendo molto alle indicazioni che Umberto Veronesi ha fornito in un suo libro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 25/05/2014.
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