Adenocarcinoma prostata
Buona sera.
Egregio Dr. cortesemente vorrei avere delle indicazioni, su questo tipo di tumore. Le scrivo per riportarle qui di seguito l'esito della biopsia che mio zio ha ritirato in questi giorni. Purtroppo si è evidenziato un quadro clinico abbastanza diverso dal risultato del ecografia prostatica transrettale. Non capisco dottore, quello che doveva essere un adenoma, così specificato nell'ecografia, dove non doveva destare grandi preoccupazioni, con la biopsia si è rivelato un adenocarcinoma.
Il referto istologico riferisce:Diagnosi 1-4-8-9-10. 2.Iperplasia adenomatosa ghiandolare della prostata. Coesistono focolai di neoplasia prostt
atica intraepiteliale (PIN) di basso grado. 3. Tessuto prostatico con aree di atrofia ghiandolare, prostatite cronica e iperplasia ghiandolare adenomatosa; 5-6-7. Tessuto prostatico con aree di atrofia ghiandolare e iperplasia ghiandolare adenomatosa;
11. Tessuto prostatico comprendente due focolai di adenocarcinoma acinare (somma sec. Gleasson 2+2=4, i focolai interessano circa il 20% della lunghezza del frustolo); 12. Tessuto prostatico comprendente focolaio di adenocarcinoma acinare (somma sec. Gleasson 2+2=4, il focolaio interessa circa il 10% della lunghezza del frustolo)
PSAi 5,57; prostata di 52x32x44mm.
Conclusione diagnostiche: Neoplasia prostata.
Questo è tutto dottore. Come le dicevo tutto questo ci ha talmente angosciato, che siamo andati nello sconforto totale. Dopo la tranquillità dell'ecografia, le risposte positive del nostro urolo, che rispecchiavano ad un tumore benigno, invece siamo rimasti con un nodo alla gola. Adesso dott.mi dica lei, come si dimostra questa diagnosi? siamo sconcertati, cosa andiamo incontro? Che prospettive ci sono con questo carcinoma? Quale sono le terapie da intraprendere?
In attesa di una sua risposta, le porgo i miei cordiali saluti.
Egregio Dr. cortesemente vorrei avere delle indicazioni, su questo tipo di tumore. Le scrivo per riportarle qui di seguito l'esito della biopsia che mio zio ha ritirato in questi giorni. Purtroppo si è evidenziato un quadro clinico abbastanza diverso dal risultato del ecografia prostatica transrettale. Non capisco dottore, quello che doveva essere un adenoma, così specificato nell'ecografia, dove non doveva destare grandi preoccupazioni, con la biopsia si è rivelato un adenocarcinoma.
Il referto istologico riferisce:Diagnosi 1-4-8-9-10. 2.Iperplasia adenomatosa ghiandolare della prostata. Coesistono focolai di neoplasia prostt
atica intraepiteliale (PIN) di basso grado. 3. Tessuto prostatico con aree di atrofia ghiandolare, prostatite cronica e iperplasia ghiandolare adenomatosa; 5-6-7. Tessuto prostatico con aree di atrofia ghiandolare e iperplasia ghiandolare adenomatosa;
11. Tessuto prostatico comprendente due focolai di adenocarcinoma acinare (somma sec. Gleasson 2+2=4, i focolai interessano circa il 20% della lunghezza del frustolo); 12. Tessuto prostatico comprendente focolaio di adenocarcinoma acinare (somma sec. Gleasson 2+2=4, il focolaio interessa circa il 10% della lunghezza del frustolo)
PSAi 5,57; prostata di 52x32x44mm.
Conclusione diagnostiche: Neoplasia prostata.
Questo è tutto dottore. Come le dicevo tutto questo ci ha talmente angosciato, che siamo andati nello sconforto totale. Dopo la tranquillità dell'ecografia, le risposte positive del nostro urolo, che rispecchiavano ad un tumore benigno, invece siamo rimasti con un nodo alla gola. Adesso dott.mi dica lei, come si dimostra questa diagnosi? siamo sconcertati, cosa andiamo incontro? Che prospettive ci sono con questo carcinoma? Quale sono le terapie da intraprendere?
In attesa di una sua risposta, le porgo i miei cordiali saluti.
[#1]
Carissimo,
Un PSA inferiore a 10, un Gleason score così basso(4!), sembrerebbero indicare un tumore in stadio di rischio molto basso, tanto che , in molti di questi casi,
si potrebbe decidere di non fare alcun tipo di trattamento se non una sorveglianza attiva(cioè controlli periodici del PSA e re-biopsie periodiche). Radioterapia o intervento chirurgico sarebbero consigliate solo in caso di reale progressione della malattia che spesso può rimanere indolente a lungo , senza impattare sulla sopravvivenza, soprattutto dopo gli 80 anni.
Parli con chi la segue. In ogni caso gli elementi che descrive sul caso non sembrerebbero essere ad oggi catastrofici. Cari saluti
Un PSA inferiore a 10, un Gleason score così basso(4!), sembrerebbero indicare un tumore in stadio di rischio molto basso, tanto che , in molti di questi casi,
si potrebbe decidere di non fare alcun tipo di trattamento se non una sorveglianza attiva(cioè controlli periodici del PSA e re-biopsie periodiche). Radioterapia o intervento chirurgico sarebbero consigliate solo in caso di reale progressione della malattia che spesso può rimanere indolente a lungo , senza impattare sulla sopravvivenza, soprattutto dopo gli 80 anni.
Parli con chi la segue. In ogni caso gli elementi che descrive sul caso non sembrerebbero essere ad oggi catastrofici. Cari saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Utente
Buona sera.
Egregio Dr. Alongi, la ringrazio vivamente della sua professionale, e rassicurante risposta.
Sa quando si sente parlare di queste malattie, ci si aspetta sempre il peggio delle cose, anche perché con quello che si sente e si legge, specialmente sulla mortalità di questo brutto male. Comunque Dr. secondo una sua delucidazione della malattia, non sarebbe ad uno stadio così alto, e si potrebbe optare per una sorveglianza attiva, anziché dell'intervento chirurgico. Mio zio ha un età di 67 anni, una persona super attiva, con l'avvenuta scoperta di questa malattia dopo la biopsia, si è un pò demoralizzato, visto che in primo luogo l'ecografia a suo tempo aveva evidenziato un tumore benigno. Comunque siamo fiduciosi, delle aspettative positive di questa malattia, visto che no è ad uno stadio di rischio alto. Però la mia domanda Dr. che le faccio, con il tempo questo tumore può peggiorare, o rimane circonciso com'è adesso senza progredire? L'urolo che ha visitato mio zio, si è espresso quasi come lei sulla diagnosi, però senza accennarci la 4 opzione da intraprendere, e cioè la vigilanza attiva. Ci ha spiegato le varie opzioni teraupetiche da fare: (Terapia chirurgica, radiante, ormono terapia) dandoci del tempo da pensare fino al 04/06/14 con l'ulteriore visita, per decidere quale delle tre terapie vogliamo intraprendere. A questo punto ci manteniamo come terapia sulla vigilanza attiva, e cercheremo il consulto di altro specialista per ulteriori riscontri sul caso. Dr. le premetto come le dicevo che la paura c'è, però siamo fiduciosi, e andiamo avanti.
In attesa di una sua risposta le porgo i miei cordiali saluti
Le scrivo da Trento.
Egregio Dr. Alongi, la ringrazio vivamente della sua professionale, e rassicurante risposta.
Sa quando si sente parlare di queste malattie, ci si aspetta sempre il peggio delle cose, anche perché con quello che si sente e si legge, specialmente sulla mortalità di questo brutto male. Comunque Dr. secondo una sua delucidazione della malattia, non sarebbe ad uno stadio così alto, e si potrebbe optare per una sorveglianza attiva, anziché dell'intervento chirurgico. Mio zio ha un età di 67 anni, una persona super attiva, con l'avvenuta scoperta di questa malattia dopo la biopsia, si è un pò demoralizzato, visto che in primo luogo l'ecografia a suo tempo aveva evidenziato un tumore benigno. Comunque siamo fiduciosi, delle aspettative positive di questa malattia, visto che no è ad uno stadio di rischio alto. Però la mia domanda Dr. che le faccio, con il tempo questo tumore può peggiorare, o rimane circonciso com'è adesso senza progredire? L'urolo che ha visitato mio zio, si è espresso quasi come lei sulla diagnosi, però senza accennarci la 4 opzione da intraprendere, e cioè la vigilanza attiva. Ci ha spiegato le varie opzioni teraupetiche da fare: (Terapia chirurgica, radiante, ormono terapia) dandoci del tempo da pensare fino al 04/06/14 con l'ulteriore visita, per decidere quale delle tre terapie vogliamo intraprendere. A questo punto ci manteniamo come terapia sulla vigilanza attiva, e cercheremo il consulto di altro specialista per ulteriori riscontri sul caso. Dr. le premetto come le dicevo che la paura c'è, però siamo fiduciosi, e andiamo avanti.
In attesa di una sua risposta le porgo i miei cordiali saluti
Le scrivo da Trento.
[#3]
La scelta e' sua ma deve maturare dopo una valutazione multidisciplinare. Potrebbe,
oltre alla campana chirurgica, sentire anche quella dello specialista in radioterapia oncologica. Sebbene lo stadio sembrerebbe assolutamente iniziale (rischio basso), vanno considerate per ogni scelta terapeutica i rischi e i benefici sentendoli dallo specialista che conosce i dettagli della propria opzione. La scelta di non effettuare l'intervento o la radioterapia prevede,per una età relativamente giovane per la patologia come in questo caso, una serie di cose, non la sola osservazione. In realtà infatti si parla di Sorveglianza attiva. Cioè non solo misurazione cadenzata del PSA , ma anche biopsie ripetute. Questo e' in parte quello che dico ai miei pazienti oltre a valutazioni che ovviamente vanno approfondite di presenza in funzione del paziente e di altri aspetti(comorbidità, era biologica non solo anagrafica, etc)
Per questo valuti tutto bene e sentendo diversi pareri, analizzando ogni opzione nel dettaglio. Poi, ovviamente,faccia la sua scelta, ponderata.
Rimango disponibile.
oltre alla campana chirurgica, sentire anche quella dello specialista in radioterapia oncologica. Sebbene lo stadio sembrerebbe assolutamente iniziale (rischio basso), vanno considerate per ogni scelta terapeutica i rischi e i benefici sentendoli dallo specialista che conosce i dettagli della propria opzione. La scelta di non effettuare l'intervento o la radioterapia prevede,per una età relativamente giovane per la patologia come in questo caso, una serie di cose, non la sola osservazione. In realtà infatti si parla di Sorveglianza attiva. Cioè non solo misurazione cadenzata del PSA , ma anche biopsie ripetute. Questo e' in parte quello che dico ai miei pazienti oltre a valutazioni che ovviamente vanno approfondite di presenza in funzione del paziente e di altri aspetti(comorbidità, era biologica non solo anagrafica, etc)
Per questo valuti tutto bene e sentendo diversi pareri, analizzando ogni opzione nel dettaglio. Poi, ovviamente,faccia la sua scelta, ponderata.
Rimango disponibile.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 10/05/2014.
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