Carcinoma mammario duttale e lobulare
Buongiorno,
ho 36 anni, portatrice di Morbo di Gilbert e affetta da gozzo nodulare in cura con Eutirox. Lo scorso settembre sono stata sottoposta a mastectomia radicale e linfodenectomia con esito: carcinoma duttale e lobulare pT3pN3apMx - ER51% PGR59% K-67 30 p-53-neg G3.
Di 12 linfonodi del I e II livello, 2 presentavano ripetizione metastatica. Di 11 linfonodi del III livello, uno presentava un focolaio di linfangite neoplastica in un linfatico afferente che in una sezione esitava in una micrometastasi.
A seguire ho sostenuto un trattamento chemioterapico di 8 sedute di cui 4 con Epirubucina e Ciclofosfamide e 4 con Taxotere. Quindi 25 sedute di radioterapia.
Ho effettuato ecografia epatica, Tac con e senza contrasto, Ecocardiogramma e Scintigrafia ossea.
Tutti gli esami hanno dato esito negativo.
Sono in attesa di intraprendere la terapia ormonale.
Vorrei sapere se è opportuno effettuare anche una Pet - esame che non mi è stato proposto fino a questo momento - ed eventualmente dove, a che tipo di terapia ormonale potrei essere sottoposta - non mi è stata data ancora alcuna informazione a riguardo -, che tipo di conseguenze porta la terapia ormonale ed eventualmente come contrastare le controindicazioni, e d infine - ovviamente - un parere sui miei fattori prognostici.
Vi ringrazio.
ho 36 anni, portatrice di Morbo di Gilbert e affetta da gozzo nodulare in cura con Eutirox. Lo scorso settembre sono stata sottoposta a mastectomia radicale e linfodenectomia con esito: carcinoma duttale e lobulare pT3pN3apMx - ER51% PGR59% K-67 30 p-53-neg G3.
Di 12 linfonodi del I e II livello, 2 presentavano ripetizione metastatica. Di 11 linfonodi del III livello, uno presentava un focolaio di linfangite neoplastica in un linfatico afferente che in una sezione esitava in una micrometastasi.
A seguire ho sostenuto un trattamento chemioterapico di 8 sedute di cui 4 con Epirubucina e Ciclofosfamide e 4 con Taxotere. Quindi 25 sedute di radioterapia.
Ho effettuato ecografia epatica, Tac con e senza contrasto, Ecocardiogramma e Scintigrafia ossea.
Tutti gli esami hanno dato esito negativo.
Sono in attesa di intraprendere la terapia ormonale.
Vorrei sapere se è opportuno effettuare anche una Pet - esame che non mi è stato proposto fino a questo momento - ed eventualmente dove, a che tipo di terapia ormonale potrei essere sottoposta - non mi è stata data ancora alcuna informazione a riguardo -, che tipo di conseguenze porta la terapia ormonale ed eventualmente come contrastare le controindicazioni, e d infine - ovviamente - un parere sui miei fattori prognostici.
Vi ringrazio.
[#1]
1) la pet non è indicata a meno di sospetti particolari da approfondire
2) data la sua età andrei al BET (blocco estrogenico totale) con tamoxifene e LHRH
3) la terapia ormonale le porterà i sintomi della menopausa (già dovrebbe essere in amenorrea a caua della chemio), quindi vampate di calore, osteoporosi precoce, eventuali problematiche circolatorie e l'eventuale ispessiemnto della rima endometriale dell'utero (classici del tamoxifene, ma non sempre presenti)
4) manca tra i vari dati, che l'hanno collocata tra le pazienti candidabili ad una terapia importante di tipo profilattico, il dato sull'HER2, molto importante sia ai fini prognostici che terapeutici (possibilità di utilizare herceptin in adiuvante)
2) data la sua età andrei al BET (blocco estrogenico totale) con tamoxifene e LHRH
3) la terapia ormonale le porterà i sintomi della menopausa (già dovrebbe essere in amenorrea a caua della chemio), quindi vampate di calore, osteoporosi precoce, eventuali problematiche circolatorie e l'eventuale ispessiemnto della rima endometriale dell'utero (classici del tamoxifene, ma non sempre presenti)
4) manca tra i vari dati, che l'hanno collocata tra le pazienti candidabili ad una terapia importante di tipo profilattico, il dato sull'HER2, molto importante sia ai fini prognostici che terapeutici (possibilità di utilizare herceptin in adiuvante)
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Ex utente
Gentile D. D'angelo,
la ringrazio e mi scuso, avevo infatti dimenticato di segnalare che dal referto istologico l'HER2 risulta non amplificato.
Approfitto ancora di lei e le chiedo: è possibile durante la terapia ormonale contrastare l'osteoporosi e l'ispessimento dell'endometrio?
Grazie ancora e cari saluti
la ringrazio e mi scuso, avevo infatti dimenticato di segnalare che dal referto istologico l'HER2 risulta non amplificato.
Approfitto ancora di lei e le chiedo: è possibile durante la terapia ormonale contrastare l'osteoporosi e l'ispessimento dell'endometrio?
Grazie ancora e cari saluti
[#3]
Solitamente in alcuni casi (Li è roppo giovane), faccio eseguire una moc prima del trattamento ormonale.
Lei dovrà eseguire prima della terapia un'ecografia transvaginale con misurazione della rima endometriale; essa verrà controllata ed in caso d'ispessimento (non è la regola che esso si verifichi) potrà sostituire il tamoxifee con un'inibitore dell'aromatasi.
Lei dovrà eseguire prima della terapia un'ecografia transvaginale con misurazione della rima endometriale; essa verrà controllata ed in caso d'ispessimento (non è la regola che esso si verifichi) potrà sostituire il tamoxifee con un'inibitore dell'aromatasi.
[#4]
Stia tranquilla perchè gli effetti collaterai della terapia ormonale non necessariamente devono essere visti come catastrofici.
Ad esempio per il classico tamoxifene è stato dimostrato che in corso di trattamento il livello del colesterolo diminuisce, ed è noto che un alto tasso di colesterolo contribuisce ai problemi cardiovascolari. Si ritiene inoltre che possa prevenire la perdita ossea, riducendo il rischio di osteoporosi (assottigliamento del tessuto osseo) in alcune pazienti.
Cordiali saluti
Ad esempio per il classico tamoxifene è stato dimostrato che in corso di trattamento il livello del colesterolo diminuisce, ed è noto che un alto tasso di colesterolo contribuisce ai problemi cardiovascolari. Si ritiene inoltre che possa prevenire la perdita ossea, riducendo il rischio di osteoporosi (assottigliamento del tessuto osseo) in alcune pazienti.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 16/07/2008.
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