Carcinoma di tipo mammario metastatico a n

Gentili dottori, mia madre, dopo 8 cicli di chemioterapia neoadiuvante, è stata sottoposta a quadrantectomia della mammella dx con asportazione di carcinoma mammario localmente avanzato (T4 N1) e dissezione ascellare. L’esame istologico è il seguente:

Descrizione macroscopica: quadrante mammario di cm.9x7x4 rivestito da losanga di cute ci cm.8x3,5 – in continuità tessuto adiposo ascellare di cm.10x8x2 dal quale si isolano linfonodi (tm, fav, fe). Al taglio del parenchima mammario – in sede centrale – area biancastra a margini mal definiti, di consistenza aumentata, di cm.2,5 di asse maggiore. (tm, fav, fe).
Descrizione microscopica: Indagini immunocitochimiche eseguite e loro esito (nei prelievi da 1 a 5) – citocheratina pan: positivo (coerente con la diagnosi morfologica).

Diagnosi: 1) carcinoma di tipo mammario: micro focolai residui – come singole cellule lassamente aggregate – presenti nell’area biancastra campionata in toto e nel derma cutaneo. Margini di escissione chirurgica indenni. Linfonodi isolati in laboratorio: carcinoma di tipo mammario metastatico a n.16 linfonodi/ n.23 linofonodi esaminati.
2) Fattori prognostico – predittivi immunoistochimici (indagine eseguita sul linfonodo metastatico): RE positivo, debole (circa 50% di cellule neoplastiche)
RPG positivo (circa 20% di cellule neoplastiche)
MIB 1 molto basso (circa 5%)
Hercep test: negativo.

Volevo sapere il significato di questa diagnosi ed eventuali terapie da fare.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
E' vietatissimo a distanza esprimere pareri sul tipo di terapia per ragioni comprensibili.

Da quanto allega si evince che ci sia una buonissima risposta alla terapia neoadiuvante. Il fattore prognostico più sfavorevole ovviamente è quel
>>metastatico a n.16 linfonodi/ n.23 linofonodi esaminati. >>

Su questo dato è probabile che venga prescritta una terapia adiuvante oltre alla radioterapia.

In altre parole occorrerà rimboccarsi ancora le maniche , ma la buona risposta alla neoadiuvante suggerisce un cauto ottimismo.

Le consiglio di raccontare (ci sono diverse figlie di pazienti ) la storia di sua madre presentandosi con un nome (anche non vero) in questa discussione

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Le assicuro che riceverà da altre pazienti o figlie di pazienti molte risposte alle sue tante domande e come figlia anche consigli pratici sulla prevenzione.
Ma soprattutto per gestire meglio LA PAURA DELLA PAURA.

E' lunga ma vedrà che ne valeva la pena (legga a poco a poco)

Tanti saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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