Tumore colon con metastasi fegato
Vi scrivo perché mio padre, classe 1936, nel gennaio 2013 e'ì stato sottoposto
ad un intervento al colon per un tumore
di 5 cm. Dopo l'intervento all'Ospedale di Cisanello a Pisa non gli hanno
prescritto nessun tipo di terapia coadiuvante,
in quanto non necessaria.
Dopo 11 mesi c'e' stata una recidiva al colon con 2 piccoli noduli al fegato.
E' stato nuovamente operato e questa volta gli hanno prescritto la terapia
Xeloda , 6 stastiglie da 500 al giorno.
In seguito ad un abbassamento di piastrine e conseguente perdita di sangue dal
naso gli hanno ridotto il dosaggio a
2 x 500 mg + 1 da 150 mg mattino e sera.
Due settimane fa e' stata riscontrata una sospetta formazione di tipo tumorale
al fegato da tenere sotto controllo ed
e' riapparso il sangue dal naso.
Secondo Voi la terapia che sta' seguendo mio padre e' congrua con la sua
malattia, e' possibile contrastare l'abbassa-
meto piastrinico senza diminuire i dosaggi del farmaco ?
Vi ringrazio anticipatamente, Antonio Modaro
ad un intervento al colon per un tumore
di 5 cm. Dopo l'intervento all'Ospedale di Cisanello a Pisa non gli hanno
prescritto nessun tipo di terapia coadiuvante,
in quanto non necessaria.
Dopo 11 mesi c'e' stata una recidiva al colon con 2 piccoli noduli al fegato.
E' stato nuovamente operato e questa volta gli hanno prescritto la terapia
Xeloda , 6 stastiglie da 500 al giorno.
In seguito ad un abbassamento di piastrine e conseguente perdita di sangue dal
naso gli hanno ridotto il dosaggio a
2 x 500 mg + 1 da 150 mg mattino e sera.
Due settimane fa e' stata riscontrata una sospetta formazione di tipo tumorale
al fegato da tenere sotto controllo ed
e' riapparso il sangue dal naso.
Secondo Voi la terapia che sta' seguendo mio padre e' congrua con la sua
malattia, e' possibile contrastare l'abbassa-
meto piastrinico senza diminuire i dosaggi del farmaco ?
Vi ringrazio anticipatamente, Antonio Modaro
[#1]
Oncologo
Caro Sig. Modaro, nella Sua domanda mancano alcuni dati per poter meglio comprendere lo stato clinico generale, ovvero se oltre alla piastrinopenia si evidenzia una tossicità midollare più generalizzata, legata a fenomeni di infiltrazione ad esempio, o se i parametri della coagulazione sono nella norma. Il dosaggio della Capecitabina che potrei definire metronomico, non può essere ulteriormente ridotto perché in pratica, l'efficacia sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Sarebbe utile anche una consulenza ORL per comprendere se ci sono cause locali responsabili dell'epistassi, nonché conoscere i valori della pressione arteriosa e se è in atto una terapia con anticoagulanti.
Rimane comunque la considerazione che trattamenti più aggressivi probabilmente produrrebbero una tossicità molto più dannosa rispetto ai possibili benefici in termini di risposta obiettiva.
Sarebbe utile anche una consulenza ORL per comprendere se ci sono cause locali responsabili dell'epistassi, nonché conoscere i valori della pressione arteriosa e se è in atto una terapia con anticoagulanti.
Rimane comunque la considerazione che trattamenti più aggressivi probabilmente produrrebbero una tossicità molto più dannosa rispetto ai possibili benefici in termini di risposta obiettiva.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 17/03/2014.
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