The china study
Gentili Dottori,
Sicuramente avrete sentito parlare del famoso testo "The China Study". Ne parlavano proprio stasera in tv. Una dottoressa specialista in nutrizione oncologica, tale Michela De Petris, ribadiva la stretta correlazione fra alimentazione e svariate malattie (tra cui cancro, diabete, infiammazioni croniche, malattie dermatologiche ecc).
Il corretto approccio all'alimentazione umana, secondo queste tesi, sarebbe quello di eliminare tutti i cibi di origine animale e i cibi raffinati: praticamente un'alimentazione vegana, affermando che dai vegetali l'essere umano ricava tutto ciò di cui ha bisogno.
Posso capire che il fabbisogno di zuccheri, vitamine e fibra possa essere così soddisfatto ma... le proteine? Un uomo della mia stazza, da dove li cava 90g/die di proteine? Dalle centrifugate di sedano e carota..??
Sicuramente avrete sentito parlare del famoso testo "The China Study". Ne parlavano proprio stasera in tv. Una dottoressa specialista in nutrizione oncologica, tale Michela De Petris, ribadiva la stretta correlazione fra alimentazione e svariate malattie (tra cui cancro, diabete, infiammazioni croniche, malattie dermatologiche ecc).
Il corretto approccio all'alimentazione umana, secondo queste tesi, sarebbe quello di eliminare tutti i cibi di origine animale e i cibi raffinati: praticamente un'alimentazione vegana, affermando che dai vegetali l'essere umano ricava tutto ciò di cui ha bisogno.
Posso capire che il fabbisogno di zuccheri, vitamine e fibra possa essere così soddisfatto ma... le proteine? Un uomo della mia stazza, da dove li cava 90g/die di proteine? Dalle centrifugate di sedano e carota..??
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Gentile Utente,
si è risposto da solo.
La Dott.ssa da lei citata ha parlato di questa dieta anche in merito al caso di un paziente già trattato con radioterapia per metastasi encefaliche, all'interno di un servizio del programma "Le Iene". Il paziente ha perso anche 12 kilogrammi di peso, utile ad un soggetto obeso, non so quanto utile ad un paziente oncologico abitualmente fragile ed emaciato.
Sono necessari molti più dati scientificamente solidi per considerare questa dieta per una così vasta scala di impieghi clinici.
Cordiali Saluti
si è risposto da solo.
La Dott.ssa da lei citata ha parlato di questa dieta anche in merito al caso di un paziente già trattato con radioterapia per metastasi encefaliche, all'interno di un servizio del programma "Le Iene". Il paziente ha perso anche 12 kilogrammi di peso, utile ad un soggetto obeso, non so quanto utile ad un paziente oncologico abitualmente fragile ed emaciato.
Sono necessari molti più dati scientificamente solidi per considerare questa dieta per una così vasta scala di impieghi clinici.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 06/03/2014.
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