Tumore al polmone
Salve , il 7 gennaio mio padre si è ricoverato per un controllo di routine essendo malato da tempo di cardiopatia ischemica e diabete mellito di tipo 2 . Facendo un torace di controllo gli riscontrano un'opacità a destra e consigliano di fare una tac . Dopo un paio di giorni esegue una tac e scopre che è un tumore di 3,8 cm. Gli fanno anche una tac cerebrale perchè mio padre accusava solo un semplice formicolio da un mese e nient'altro. Dopo tutte queste indagini : tac con contrasto cerebrale e toracica decidono di fargli una broncoscopia . Il tumore si trova in un posto un pò delicato al polmone destro vicinissimo alla vena cava polmonare e quindi hanno dovuto sudare per prelevare dei pezzetti per fare una biopsia . Adesso io ho un problema innanzitutto forse la biopsia è negativa ma a questo punto non so cosa fare . Da premettere che lui ha 63 anni e fumatore . La stranezza è che lui non ha affanno , ne sangue per la bocca , ne tosse ma ha solo come delle piccole epilessie e perde l'equilibrio . I medici l'hanno associato alla metastasi in testa , dove in tutto ciò gli ha provocato un edema cerebrale . Adesso noi stiamo in attesa della biopsia che sicuramente sarà negativa e forse ne dobbiamo fare un altra sennò il nostro oncologo non può indicarci nessuna strada da intraprendere . Grazie e scusatemi per la lunghezza . Cordiali saluti .
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Gentile Utente,
In oncologia e soprattutto nei tumori polmonari è fondamentale acquisire un prelievo adeguato non solo per confermare la natura della malattia ma anche per fare una diagnosi più dettagliata possibile al fine di ottenere gli indirizzi terapeutici migliori.
Spero che questo prelievo possa permettere tutto questo. Diversamente bisognerà valutare bene le immagini radiologiche per decidere un altro tipo di biopsia.
Intanto però la presenza di sintomi cerebrali potrebbe portare ad iniziare col trattamento radioterapico sulla metastasi encefalica.
Cordiali Saluti
In oncologia e soprattutto nei tumori polmonari è fondamentale acquisire un prelievo adeguato non solo per confermare la natura della malattia ma anche per fare una diagnosi più dettagliata possibile al fine di ottenere gli indirizzi terapeutici migliori.
Spero che questo prelievo possa permettere tutto questo. Diversamente bisognerà valutare bene le immagini radiologiche per decidere un altro tipo di biopsia.
Intanto però la presenza di sintomi cerebrali potrebbe portare ad iniziare col trattamento radioterapico sulla metastasi encefalica.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#3]
Utente
Salve, alla fine la broncoscopia non è stata attendibile ma abbiamo continuato con la chemio e a distanza di 3 mesi il tumore al polmone da 3,8 cm è passato a 2,5 cm mentre la metastasi cerebrale si è ridotta anch'essa . Il dottore adesso vuole iniziare la radioterapia per la metastasi cerebrale . Mio padre però è molto debole ha i globuli rossi a 2.930.000 e l'emoglobina bassa , poi non so il perchè ma le feci sono scurissime , paragonabili al carbone . Lui è diabetico ma in questo periodo è ben tenuto sotto controllo . Mio padre è anche cardiopatico ma anche il cuore per adesso è sotto controllo anche se nel 2007 , 2008 e nel 2009 si è sottoposto a 3 angioplastica . Il diabete è trattato con ipogliceminizzanti orali . Per il cuore è in cura con vari medicinali come anti-aggreganti , beta-bloccanti e pillola della pressione . Usa anche un cerotto analgesico per il dolore dove si cambia ogni 3 giorni . Vorrei sapere solo un parere vostro . Grazie
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Ovviamente davanti ad una situazione clinica così articolata gli unici pareri attendibili sono quelli che vengono fuori da una visita fatta di persona.
Posso notare che opportunamente si è pensato alla radioterapia per trattare la metastasi cerebrale.
Direi che andrebbe riferito al medico di riferimento il problema delle feci scure. Con l'emoglobina bassa è il caso di indagare quanto ciò dipenda dalla chemioterapia fatta o anche da una eventuale perdita ematica intestinale (anche considerata la necessità di assumere la terapia antiaggregante).
Riferisca presto tutto al suo medico di riferimento.
Posso notare che opportunamente si è pensato alla radioterapia per trattare la metastasi cerebrale.
Direi che andrebbe riferito al medico di riferimento il problema delle feci scure. Con l'emoglobina bassa è il caso di indagare quanto ciò dipenda dalla chemioterapia fatta o anche da una eventuale perdita ematica intestinale (anche considerata la necessità di assumere la terapia antiaggregante).
Riferisca presto tutto al suo medico di riferimento.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.1k visite dal 05/02/2014.
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