Metastasi cerebrali e radioterapia
Cari medici,
Vi espongo velocemente il mio caso aggiornandovi sugli ultimi risvolti. Ho 36 anni, ho subito una mastectomia radicale modificata con svuotamento ascellare a causa di un carcinoma mammario ed ho praticato contestualmente radiofrequenza al fegato per metastasi epatiche. Avevo da poco iniziato il ciclo di herceptin (che nel frattempo ho interrotto) quando, accusando forti disturbi alla testa associati a problemi visivi (credevo si trattasse della classica emicrania con aura di cui ho sempre sofferto) ho effettuato, su suggerimento di un neurologo, una risonanza magnetica. Questo è il bel referto che ne è risultato:
Esame RM CRANIO
SEGUENZE: FSE T1w, FLAIR e GE T2w sul piano assiale, FSE T2w sul piano coronale.
Referto: Visibilità di alcune nodulazioni ipointensa in T1w che incrementano in T2w a sede cortico-sottocorticolare così disposte: in regione polare occipitale posteriore destra, paritrigonale sinistra, temporale sinistra, frontale anteriore destra ed a livello del centro semiovale destro a livello della cella media del ventricolo laterale, tali nodulazioni presentano orletto periferico iperintenso nella sequenza FLAIR. Formazione ovalare disomogenea di circa 3 cm in regione temporale sinistra ipointensa in T1w che incrementa notevolmente in T2w con nodulazione analoga di circa 1 cm a sede fronto-parietale sinistra. Il referto RM è suggestivo di lesioni di natura secondaria cerebrale, utile integrazione in esame dopo iniezione ev. di Gd-DTPA. Ventricoli laterali in sede di normale volume e segnale. III e IV ventricolo sulla linea mediana. Regolari gli spazi subaranoidei della volta e della base.
ESAME: ANGIO RM VASI INTRACRANICI
SEQUENZE; 3D PCA con ricostruzione MIP
Referto: ipoplasia del tratto A1 di destra e delle comunicante posteriore omolaterale. Regolare calibro e decorso dei restanti vasi del circolo di Willis. Assenza di malformazioni vascolari e/o neovasi.
Alla luce di quanto su esposto, chiedo gentilmente che qualcuno mi dica chiaramente quanto possano essere considerate gravi le mie condizioni cliniche. Premetto che avverto forti dolori alla testa e presenti problemi visivi e che sono in attesa disperata di procedere con delle sedute di radioterapie i cui tempi purtroppo risultano lunghi. Mi chiedo se queste metastasi al cervello possono con della semplici radioterapie ridursi, sparire, che tipi di risultati si possono ottenere nel mio caso e se questa è l’unica alternativa da seguire. La radio inoltre che tipi di effetti collaterali porta, oltre alla possibilità addirittura di far cadere definitivamente i capelli? Mi è sembrato inoltre di capire che oltre alle metastasi sia presente anche una ciste liquida. Questa può essere risolta sempre con la radio? Le “bruciature” con la radio, inoltre, non vanno ad intaccare le funzioni vitale del cervello? Cosa mi devo aspettare insomma? Credo si sia capito che sono alquanto preoccupata ed agitata. Chi mi può tranquillizzare o comunque prepararmi al peggio?! Grazie infinite.
Vi espongo velocemente il mio caso aggiornandovi sugli ultimi risvolti. Ho 36 anni, ho subito una mastectomia radicale modificata con svuotamento ascellare a causa di un carcinoma mammario ed ho praticato contestualmente radiofrequenza al fegato per metastasi epatiche. Avevo da poco iniziato il ciclo di herceptin (che nel frattempo ho interrotto) quando, accusando forti disturbi alla testa associati a problemi visivi (credevo si trattasse della classica emicrania con aura di cui ho sempre sofferto) ho effettuato, su suggerimento di un neurologo, una risonanza magnetica. Questo è il bel referto che ne è risultato:
Esame RM CRANIO
SEGUENZE: FSE T1w, FLAIR e GE T2w sul piano assiale, FSE T2w sul piano coronale.
Referto: Visibilità di alcune nodulazioni ipointensa in T1w che incrementano in T2w a sede cortico-sottocorticolare così disposte: in regione polare occipitale posteriore destra, paritrigonale sinistra, temporale sinistra, frontale anteriore destra ed a livello del centro semiovale destro a livello della cella media del ventricolo laterale, tali nodulazioni presentano orletto periferico iperintenso nella sequenza FLAIR. Formazione ovalare disomogenea di circa 3 cm in regione temporale sinistra ipointensa in T1w che incrementa notevolmente in T2w con nodulazione analoga di circa 1 cm a sede fronto-parietale sinistra. Il referto RM è suggestivo di lesioni di natura secondaria cerebrale, utile integrazione in esame dopo iniezione ev. di Gd-DTPA. Ventricoli laterali in sede di normale volume e segnale. III e IV ventricolo sulla linea mediana. Regolari gli spazi subaranoidei della volta e della base.
ESAME: ANGIO RM VASI INTRACRANICI
SEQUENZE; 3D PCA con ricostruzione MIP
Referto: ipoplasia del tratto A1 di destra e delle comunicante posteriore omolaterale. Regolare calibro e decorso dei restanti vasi del circolo di Willis. Assenza di malformazioni vascolari e/o neovasi.
Alla luce di quanto su esposto, chiedo gentilmente che qualcuno mi dica chiaramente quanto possano essere considerate gravi le mie condizioni cliniche. Premetto che avverto forti dolori alla testa e presenti problemi visivi e che sono in attesa disperata di procedere con delle sedute di radioterapie i cui tempi purtroppo risultano lunghi. Mi chiedo se queste metastasi al cervello possono con della semplici radioterapie ridursi, sparire, che tipi di risultati si possono ottenere nel mio caso e se questa è l’unica alternativa da seguire. La radio inoltre che tipi di effetti collaterali porta, oltre alla possibilità addirittura di far cadere definitivamente i capelli? Mi è sembrato inoltre di capire che oltre alle metastasi sia presente anche una ciste liquida. Questa può essere risolta sempre con la radio? Le “bruciature” con la radio, inoltre, non vanno ad intaccare le funzioni vitale del cervello? Cosa mi devo aspettare insomma? Credo si sia capito che sono alquanto preoccupata ed agitata. Chi mi può tranquillizzare o comunque prepararmi al peggio?! Grazie infinite.
[#1]
Sicuramente la radioterapia è l'unica strada per un trattamento locoregionale a livello cerebrale, nelle prime fasi potrà avere un aumento lieve dei sintomi legato all'edema da raggi, ma col cortisone si tengono bene sotto controllo. Non si ponga altri pensieri in quanto se non fà il trattamento saranno le lesioni, lasciate a sè stesse, a dare dei danni molto più seri che non la radioterapia.
Personalmente dopo il trattamento (in genere 10 sedute), riprenderei il trattamento con il trastuzumab e la chemio; ho avuto casi in cui associando le due metodiche (chemio/terapia target + rt su encefalo) i risultati sono stati molto soddisfacenti.
Abbia sempre grinta e aggredisca l'aggressore!!!
Personalmente dopo il trattamento (in genere 10 sedute), riprenderei il trattamento con il trastuzumab e la chemio; ho avuto casi in cui associando le due metodiche (chemio/terapia target + rt su encefalo) i risultati sono stati molto soddisfacenti.
Abbia sempre grinta e aggredisca l'aggressore!!!
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Ex utente
Dr. D'Angelo,
la ringrazio per la risposta immediata. E' difficile non pensare a tutto ciò che potrebbe capitare dato che il cervello è un organo fondamentale. Credevo che la chemio non servisse al cranio. Le chiedo se l'eventuale ripresa con l'herceptin potrebbe essere utile? La ringrazio ancora e le porgo una buona giornata.
la ringrazio per la risposta immediata. E' difficile non pensare a tutto ciò che potrebbe capitare dato che il cervello è un organo fondamentale. Credevo che la chemio non servisse al cranio. Le chiedo se l'eventuale ripresa con l'herceptin potrebbe essere utile? La ringrazio ancora e le porgo una buona giornata.
[#3]
Carissima signora la radioterapia ha benefici e costi determinati dal trattamento stesso. Una RT panencefalica, come suppongo sia quella prescritta, comporta di solito:
-alopecia(non necessariamente definitiva, provoca infatti una atrofia del bulbo pilifero, ma quasi sempre transitoria)
-talora disepitelizzazioni cutanee dell'area trattata(spellature) e iperemia a stampo talora evolvente in eritema(rossore o prurito)
-rarissimamente nausea e vomito a getto, disturbi visivi(solo in caso di grave effetto compressivo delle lesioni o edema importante).
Oltre a questi effetti acuti, diversi studi avrebbero dimostrato, sopratutto nei lungo-sopravviventi, sopratutto anziani, un effetto tardivo talora rappresentato da una tendenza ad una sindrome di demenza senile anticipata.
Comunque la RT sull'encefalo, a queste dosi, è di solito un trattamento ben tollerato; in presenza di edema perilesionale spesso si associa desametasone(cortisone) che contribuisce a ridurne gli effetti edemigeni-infiammtori acuti sul tessuto cerebrale e quindi a effettuare normalmente il trattamento, quasi sempre in modo asintomatico.
In base alle dimensioni delle lesioni(max 3 cm) e al loro numero(max 2) non è da escludere un possibile ruolo della RT con un sovradosaggio focalizzato solo sulle sedi di malattia, con metodiche di alta precisione(stereotassi-gamm-knife).
-alopecia(non necessariamente definitiva, provoca infatti una atrofia del bulbo pilifero, ma quasi sempre transitoria)
-talora disepitelizzazioni cutanee dell'area trattata(spellature) e iperemia a stampo talora evolvente in eritema(rossore o prurito)
-rarissimamente nausea e vomito a getto, disturbi visivi(solo in caso di grave effetto compressivo delle lesioni o edema importante).
Oltre a questi effetti acuti, diversi studi avrebbero dimostrato, sopratutto nei lungo-sopravviventi, sopratutto anziani, un effetto tardivo talora rappresentato da una tendenza ad una sindrome di demenza senile anticipata.
Comunque la RT sull'encefalo, a queste dosi, è di solito un trattamento ben tollerato; in presenza di edema perilesionale spesso si associa desametasone(cortisone) che contribuisce a ridurne gli effetti edemigeni-infiammtori acuti sul tessuto cerebrale e quindi a effettuare normalmente il trattamento, quasi sempre in modo asintomatico.
In base alle dimensioni delle lesioni(max 3 cm) e al loro numero(max 2) non è da escludere un possibile ruolo della RT con un sovradosaggio focalizzato solo sulle sedi di malattia, con metodiche di alta precisione(stereotassi-gamm-knife).
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#4]
Ex utente
Dr. Alongi,
la ringrazio per la risposta. Volevo chiederle se dal dettaglio della risonanza magnetica si riesce a capire quante metastasi e di che dimensione stiamo parlando. Si tratta di un problema superabile oppure serio e disperato a suo avviso? Da quel poco che ho intuito sarò sottoposta a una radioterapia totale su tutto l'encefalo e non mirato su pochi punti. Infine, volevo chiederle se un'eventuale cisti liquida (come mi hanno accennato) può essere trattata sempre con radio o bisogna intervenire diversamente. Ringraziando anticipatamente per la disponibilità si porgono distinti saluti.
la ringrazio per la risposta. Volevo chiederle se dal dettaglio della risonanza magnetica si riesce a capire quante metastasi e di che dimensione stiamo parlando. Si tratta di un problema superabile oppure serio e disperato a suo avviso? Da quel poco che ho intuito sarò sottoposta a una radioterapia totale su tutto l'encefalo e non mirato su pochi punti. Infine, volevo chiederle se un'eventuale cisti liquida (come mi hanno accennato) può essere trattata sempre con radio o bisogna intervenire diversamente. Ringraziando anticipatamente per la disponibilità si porgono distinti saluti.
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Sulla natura della cisti non so chè dirle, non vedendo le immagini. Comunque se di natura benigna la radioterapia non ha nessun effetto.
Relativamente alla RMN dell'encefalo, nei limiti del potere di risoluzione della metodica è certo che è possible stabilire il numero e le dimensioni delle metastasi cerebrali. Sulla prognosi non è possibile sbilanciarsi via mail, sopratutto in base agli scarsi elementi che ci ha fornito sullo stato di malattia in altre sedi, sarebbe oltretutto scorretto e scientificamente poco etico. Psso dirle con certezza però, che sicuramente la radioterapia, sulle sedi di metastasi encefalica, le darà beneficio nel controllo locale di malattia.
Relativamente alla RMN dell'encefalo, nei limiti del potere di risoluzione della metodica è certo che è possible stabilire il numero e le dimensioni delle metastasi cerebrali. Sulla prognosi non è possibile sbilanciarsi via mail, sopratutto in base agli scarsi elementi che ci ha fornito sullo stato di malattia in altre sedi, sarebbe oltretutto scorretto e scientificamente poco etico. Psso dirle con certezza però, che sicuramente la radioterapia, sulle sedi di metastasi encefalica, le darà beneficio nel controllo locale di malattia.
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Provengo anche io dal sud, dove ho iniziato il mio percorso formativo anni fa. Quindi conosco bene i tempi delle liste di attesa della radioterapia: è un problema per il quale sono particolarmente sensibile. Qui nella zona di Milano, grazie alla disponibilità di più centri e più apparecchiature, i tempi sono abbastanza contenuti. In ogni caso il suo è un caso di trattamento che non è differibile oltre i 30 giorni. Quindi stia tranquilla che se le priorità vengono rispettate, verrà chiamata a breve per l'inizio.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 30.7k visite dal 30/06/2008.
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