Chemioterapia biologica

Buonasera,
Due mesi fa è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare al IV stadio, con interessamento a fegato, e zona lombo-sacrale. Dopo i primi due cicli di chemioterapia ci è arrivato il responso dell'analisi istologica che ha individuato una mutazione genetica e quindi la possibilità di poter usufruire degli ultimi farmaci di nuova generazione. Successivamente è stata ricoverata per un versamento pleurico al polmone, e qui avviene la cosa "interessante": due giorni fa una dottoressa le arriva in stanza per spiegarle come avverrà il trattamento con questi farmaci che consisterà nell'assunzione di alcune pasticche; il giorno successivo un medico è passato per dirle che la compatibilità con questa chemioterapia "è più no che si" e che serviranno nuove analisi; oggi la dottoressa è passata e le ha detto che non è più compatibile con questo tipo di chemioterapia a causa di una sopravvenuta mutazione genetica.
Ora io mi chiedo: è possibile tutto ciò? Come hanno potuto constatare che sia avvenuta una nuova mutazione genetica senza aver fatto altri esami? (visto che per l'esame istologico ci sono voluti tanti giorni) Sarebbe possibile quindi, nel caso, poter evincere queste mutazioni da semplici analisi del sangue?
Vi chiedo tutto ciò perché la forte paura che pervade me e i miei familiari è che forse all'ospedale stiano "razionando" i medicinali, con il rischio che a mia madre non venga garantito il miglior trattamento possibile.
Grazie e buona serata.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Utente,
l'analisi mutazionale per il gene EGFR viene eseguita (non sul sangue) sul pezzo di tumore asportato (biopsia) e richiede del tempo. Quando l'analisi è conclusa può rivelare mutazioni di attiività o anche di resistenza per la terapia biologica con gefitinib o con erlotinib (terapie orali). Probabilmente all'inizio le hanno comunicato la speranza di trovare la mutazione attivante che indicava la possibilità di questo trattamento orale.
Se vuole può ricopiare quì il testo del referto dell'analisi mutazionale appena lo avrà in mano.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro