Prognosi dopo lobectomia

La mia mamma che ha 59 anni è da almeno 4 anni che lamenta dolori alla spalla e braccia e raffreddori invernali persistenti alle normali terapie che hanno sempre necessitato per la guarigione di Antibiotici. Dopo anni di inutili esami alla spalla e ai tendini che hanno solo evidenziato sindrome del tunnel carpale, in febbraio di quest’anno, il medico di base le ha prescritto una rx al torace, in quanto la mamma non si riprendeva e si sentiva spossata dopo l’ennesima bronchite da lui diagnosticata (con poca tosse) e curata con antibiotici.
La Rx torace evidenzia una eteroplasia di circa 28 mm, e consiglia indagine con Tac con mdc.
Poco tempo dopo mia mamma fa la Tac ma risulta intollerante al liquido di contrasto che viene subito sospeso. I disturbi per intossicazione al liquido di contrasto continuano per diversi giorni,
il medico di base con i risultati alla mano non si è mai allarmato per gli esami mentre per quanto riguarda i disturbi creati dal liquido iniettato ci rimanda al pronto soccorso.
Dopo una giornata di pronto soccorso, esami del sangue, pressione e visita neurologica e psichiatrica ci rimandano a casa dicendo che erano disturbi psicosomatici.
In poche parole mia mamma si inventa TUTTO.
Visto che la Tac non sembra dare ulteriori informazioni (data la sospensione del mdc) decidiamo io e mia sorella di prenotarle una visita da un pneumologo che almeno ci possa indicare la via giusta da seguire visto il disinteresse del medico di base (erano ormai passati 2 mesi dal Rx toracico).
Il 24 Aprile u.s. accompagnamo la mamma dal pneumologo, e il mondo si ferma per qualche istante… ci dice chiaramente che bisogna proseguire con le indagini perché sembra essere qualcosa di brutto ma se preso in tempo salviamo la vita alla mamma.
Da quel giorno questo medico, penso mandato dal cielo (e spero ce ne siano tanti così) ci ha preso per mano e accompagnato per questo difficile sentiero.
Proseguono gli esami e le visite ……..e….:

La mamma viene ricoverata il giorno 08/06/2008 per neoplasia polmonare del lobo seriore dx, riscontrata in corso di accertamenti per S. similinfluenzale, PET positiva e diagnosticata con FNA (Adenocarcinoma di circa 3 cm).
La stadiazione e lo studio funzionale cardio respiratorio sono stati completati in regime di D.S., senza che siano emerse controindicazioni al previsto intervento exeretico.
In data 09/06 è stata effettuata lobectomia superiore dx con linfadenoctomia sistemica.
Il decorso è stato caratterizzato da persistenza di perdita sierosa dal drenaggio posteriore, rimosso in sesta giornata, e da secrezioni bronchiali con ABG positivo per stafilococco aureo e pseudomonas aeruginosa sull’escreato.
L’rx alla dimissione è in limiti di norma per l’intervento effettuato.
L’istologico definitivo è di adenoca variante mista (90% acinare e 10% BAC), ben differenziato, diametro 2,2 cm., senza secondarietà in linfonodi. pTNM: T1 N0 M0
Viene dimessa il 17/06/2008
E’ prevista visita di controllo il giorno 25/06 con Rx del Torace in due Proiezioni e rimozione punti.
La Terapia alla dimissione è la seguente:
- Ciproxin
- Ventolin puffs
- Tachidol
- Lixidol al bisogno
- Seleparina 1 fl la sera per ulteriori 20 gg
Oltre le medicine che già prendeva prima dell’intervento e cioè: Sinvacor 20 mg ½ co per colesterolo e Depakin 800mg + 500 mg per sindrome bipolare.


Adesso è a casa molto debole e si affatica facilmente ma visto l’intervento subito sembra tutto nella norma.

I dubbi che mi attanagliano ora sono:

* siamo sicuri che il pericolo sia scongiurato???
* quali sono le previsioni sulla qualità di vita e prognosi della malattia, di mia mamma che ha soli 59 anni??
* non essendoci metastasi in linfonodi non dovrà fare la chemioterapia??
* il “mostro potrebbe riformarsi da qualche parte?? Ma visto che questo tipo di carcinoma risulta poco sensibile alla chemioterapia non posso mica continuare a togliere pezzi!!!
* cosa si può fare per prevenire che si riformi??
* quanti anni può avere un adenocarcinoma di quasi 3 cm??
* Visto che mia mamma non ha mai fumato quali possono essere i motivi che hanno portato alla nascita del K? Può essere genetico o ereditario? (anche se in famiglia non c’è nessuno che abbia precedenti).

Vi ringrazio tanto e chiedo scusa per tutte queste domande, ma per combattere ho bisogno di conoscere, la paura è tanta e abbiamo bisogno di rassicurazioni, visto che due anni fa abbiamo perso una persona molto cara, per lo stesso identico male, ma per lei FORSE era troppo tardi e dopo solo quattro mesi dalla diagnosi se n’è andata….e forse è il suo l’angelo che ci ha dato una mano a salvare la mamma!!

Un'ultima cosa che volevo aggiungere, senza far polemica in quanto non servirebbe a niente; è che: a mio modesto parere la prevenzione, di un male così subdolo quanto infausto qual'è il cancro, dovrebbero farla i medici di base che forse ancora oggi non sembrano avere le competenze necesarie, ...ci vorrebbero corsi di aggiornamento??
Grazie 1000
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Utente,

certamente il caso di mamma è tra i "fortunati" che hanno potuto usufruire di una terapia chirurgica (verosimilmente) radicale. Certamente tali patologie, in particolare quelle polmonari, sono subdole ed occorre tenere gli occhi ben aperti. Direi che uno stretto follow-up coordinato da un oncologo oltre che dai chirurghi e dal pneumologo è cosa buona. Una neoplasia di 3 cm certamente non è nata il giorno prima anche se è difficoltoso datarla con certezza nel tempo in considerazione della diversa cinetica cellulare anche nella medesima famiglia di tumori. Il fatto che mamma non abbia fumato certamente è cosa positiva per la sua salute in generale ma non è cosa tale da scongiurare al 100% l'insorgenza di una neoplasia polmonare. I fumatori sono nettamente più in pericolo nello sviluppo ma una quota ridotta di casi esiste anche tra i non fumatori. L'insorgenza di una neoplasia poi in genere è multifattoriale e non si può imputare un singolo agente od una singola evenienza.

un grande in bocca al lupo per tutto, sempre a disposizione, cordiali saluti

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Pastore,
La ringrazio, per la tempestiva e rassicurante risposta!!
E' vero la mia mamma è stata tra i casi "fortunati" che hanno potuto usufruire di un intervento chirurgico, ma mi piacerebbe per il futuro e per tutti le altre persone, non si parlasse di fortuna ma di prevenzione!!! fatta dal medico di base.
NON SI PUO' MORIRE PER "SFORTUNA" !!! Quando dopo anni di disturbi il medico di famiglia dice che sono dolori psicosomatici!!
Così per "sfortuna"! è morta una madre di 56 anni, dopo che TROPPO TARDI è stato diagnosticato lo stesso male di mia mamma.
Mi scusi ma in questo periodo alterno momenti di RABBIA (come in questo caso) a momenti di liberazione come nel caso della mia mamma.
Perche' la mamma è il bene più prezioso che esista al mondo e noi vorremmo tenerlo sempre accanto a noi....

Ancora grazie e le auguro il meglio che lei desideri.
cordiali saluti,
Una figlia
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Amica,

capisco benissimo l'amarezza e spero di lavori in modo sempre migliore per prevenire o diagnosticare tempestivamente queste malattie.

un carissimo saluto

Carlo Pastore
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dr. Pastore,

La disturbo nuovamente per un consulto sul caso della mamma:

cosa si intende per "stretto" follow-up? come periodo ogni 6 mesi
può bastare?
e oltre alla visita, come indagini sullo stato della malattia, può bastare una radiografia oppure servono anche esami del sangue dei marcher tumorali e/o pet?
Mi scuso dinuovo, ma dopo le dimissioni dall'intervento chirurgico di lobectomia siamo stati lasciati un pò a noi stessi, e io non sò a chi chiedere....

cordiali saluti,
una figlia




[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Amica,

io direi che per prima cosa occorre trovare un oncologo che segua mamma e che possa non solo fissare la cadenza dei controlli ma anche prescrivere cosa fare. Inoltre direi che per i primi tempi la cadenza giusta può essere un controllo ogni 4 mesi.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dr.Pastore,
Prima di tutto la ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Inoltre volevo informarla che ieri, la mamma è andata a fare il suo primo controllo dopo l'intervento e a rimuovere i punti di sutura.
Abbiamo portato al chirurgo, un'impegnativa del medico di base per una
visita oncologica di controllo, ma quest'ultimo ci ha detto che non ne vedeva la necessità in quanto non c'era bisogno di fare nè chemio nè radioterapia. Dopo la visita, ha rinviato la mamma ad un controllo radiografico al polmone oltre ad esami del sangue e ad un consulto presso chirurgo toracico; tra due mesi.
Adesso la mia sensazione è che loro tengano sotto controllo l'andamento dell'intervento e non il paziente nella sua globalità.
Chi ci assicura che non impazzisca qualche altra cellula e non si formi un tumore da qualche altra parte?
Secondo lei sarebbe meglio consultare comunque un oncologo?

Sempre grata, ringrazio ci siano medici attenti e disponibili come llei.
saluto distintamente
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