Scelta terapia per carcinoma alla mammella in stadio avanzato
Buongiorno, sono il marito di una donna affetta da carcinoma al seno diagnosticato nel 2008, ma con ripresa della malattia nel 2012. Mi sono permesso di scrivere per avere un consulto riguardante la scelta della terapia alla quale mia moglie si dovrebbe sottoporre a breve, in quanto i medici con i quali ora e' in cura propendono per un tipo di terapia, un secondo parere richiesto in un'altra struttura propende per una terapia con farmaci diversi. Per farVi capire meglio la situazione scrivo un breve riassunto della storia clinica di mia moglie:
Diagnosi oncologica:
Carcinoma mammario con successivi (anno 2012-2013)secondarismi epatici e linfonodali
Trattamenti oncologici:
Pregressi:
Agosto 2008: Quadrantectomia dx + dissezione ascellare dx.
Esame Istologico: CDI pT1c(11mm)N+(6/15) ER e PgR(98%) Mib1 55% Her2 negativo.
A seguire CT adiuvante con Mitoxantrone, Metotrexate e Mitomicina , Radioterapia complementare e Anastrozolo.
Luglio 2012: a seguito di lieve ma progressivo rialzo del marcatore Cea, eseguita una Pet con esito di recidiva linfonodale paratracheale.
Biopsia linfonodale in mediastinoscopia: Metastasi linfonodale di carcinoma mammario ER+ (30-40%) PgR + (2%) Ki 67 >30% Her2 1+.
A seguire chemioterapia con Carboplatino + Gemcitabina, sospeso dopo 3 cicli per non risposta per nuovo ulteriore rialzo del marcatore Cea ( 19.2) quindi, dopo ulteriore esame strumentale ( Pet eseguita a Gennaio 2013 ) intrapresa terapia con Exemestane ed Everolimus nell’ambito di protocollo di studio sospesa dopo tre mesi per comparsa di secondarismi al fegato, ( 1 nodulo di 24mm nel segmento I.-II e 1 piccolo nodulo di 7 mm nel segmento VII )
Intrapresa chemioterapia settimanale con Paclitaxel, iniziata il 12/06/2013, attualmente in corso.
Nei prossimi giorni mia moglie dovrebbe essere sottoposta ad una Pet per rivalutazione delo stato della malattia, i medici presso i quali ora e' in cura ci hanno gia' prospettato che in caso di progressione sarebbe opportuno passare dall'attuale terapia con Taxolo ad alcuni cicli con antracicline, in particolare la FEC. Il secondo Ospedale presso il quale siamo stati per avere un consulto ci ha proposto una terapia diversa con Capecitabina e Vinorelbina. Ci troviamo di fronte ad una importante scelta e chiedo cortesemente un terzo parere sulla scelta terapeutica migliore da fare in caso di progressione di malattia.
Grazie,
Cordiali saluti
Diagnosi oncologica:
Carcinoma mammario con successivi (anno 2012-2013)secondarismi epatici e linfonodali
Trattamenti oncologici:
Pregressi:
Agosto 2008: Quadrantectomia dx + dissezione ascellare dx.
Esame Istologico: CDI pT1c(11mm)N+(6/15) ER e PgR(98%) Mib1 55% Her2 negativo.
A seguire CT adiuvante con Mitoxantrone, Metotrexate e Mitomicina , Radioterapia complementare e Anastrozolo.
Luglio 2012: a seguito di lieve ma progressivo rialzo del marcatore Cea, eseguita una Pet con esito di recidiva linfonodale paratracheale.
Biopsia linfonodale in mediastinoscopia: Metastasi linfonodale di carcinoma mammario ER+ (30-40%) PgR + (2%) Ki 67 >30% Her2 1+.
A seguire chemioterapia con Carboplatino + Gemcitabina, sospeso dopo 3 cicli per non risposta per nuovo ulteriore rialzo del marcatore Cea ( 19.2) quindi, dopo ulteriore esame strumentale ( Pet eseguita a Gennaio 2013 ) intrapresa terapia con Exemestane ed Everolimus nell’ambito di protocollo di studio sospesa dopo tre mesi per comparsa di secondarismi al fegato, ( 1 nodulo di 24mm nel segmento I.-II e 1 piccolo nodulo di 7 mm nel segmento VII )
Intrapresa chemioterapia settimanale con Paclitaxel, iniziata il 12/06/2013, attualmente in corso.
Nei prossimi giorni mia moglie dovrebbe essere sottoposta ad una Pet per rivalutazione delo stato della malattia, i medici presso i quali ora e' in cura ci hanno gia' prospettato che in caso di progressione sarebbe opportuno passare dall'attuale terapia con Taxolo ad alcuni cicli con antracicline, in particolare la FEC. Il secondo Ospedale presso il quale siamo stati per avere un consulto ci ha proposto una terapia diversa con Capecitabina e Vinorelbina. Ci troviamo di fronte ad una importante scelta e chiedo cortesemente un terzo parere sulla scelta terapeutica migliore da fare in caso di progressione di malattia.
Grazie,
Cordiali saluti
[#1]
Se non ho saltato nulla nella lettura, lo schema con le antraci cline (FEC) merita di essere considerato, sempre che la paziente ne abbia i requisiti speciale mente quello cardiologico.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
La ringrazio innanzitutto per la cortese risposta. Aggiungo che mia moglie ha 52 anni e le sue condizioni attuali sono buone. Un unica cosa si e' aggiunta nel frattempo, una sospetta tiroidite evidenziata nelle Pet alle quali era stata sottoposta in precedenza, ma alla quale non era stata data importanza, solo con l'ultimo consulto avuto nell'altra struttura ci e' stato prescritto un esame del sangue per vedere i valori ormonali. L'esame ha evidenziato un valore TSH elevato : 50, mentre gli altri due quasi nella norma. Dovremmo programmare una visita dall'endocrinologo. Mi chiedo se anche questo fattore puo' far precludere o no la scelta terapeutica delle antracicline.
Cordialmente saluto.
Cordialmente saluto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 31/10/2013.
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