Una neoplasia polmonare a mia mamma di 58 anni

Gentilissimi dottori,
è stato recentemente riscontrato una neoplasia polmonare a mia mamma di 58 anni, non fumatrice, casalinga e musicista. Stato di salute attuale: apparentemente abbastanza buono, se non per qualche colpo di tosse secca persistente.
La biopsia effettuata dal campione prelevato da una ghiandola in sede laterocervicale bilaterale, maggiormente a sinistra, ha segnalato un carcinoma scarsamente differenziato non a piccole cellule, con metastasi linfonodale e perilinfonodale.

Chiedo gentilmente di avere alcune delucidazioni su alcuni punti di difficile comprensione, relativi agli esami effettuati:
1. Tomoscintigrafica Globale Corporea (Pet) in data 10/05/08: L’esame ha riscontrato un‘area di patologico iperaccumulo del radiofarmaco che si proietta in corrispondenza della formazione solida, a livello del segmento apicale del lobo polmonare inferiore di sinistra; tale reperto appare riferibile a lesione di natura eteroformativa. Si documenta la presenza di multiple adenopatie ipermetaboliche in sede laterocervicale bilaterale, maggiormente a sinistra, sovraclaveare destra, loggia del Barety, paraesofagea, ilare polmonare sinistra e verosimilmente paramammaria sinistra. Tali reperti appaiono riferibili a lesioni di natura secondaria. Si segnala inoltre la presenza di diverse aree di iperfissazione che si proiettano a carico di altrettanti segmenti scheletrici, rispettivamente: II costa di sinistra, rachide D-L (processo spinoso di D2, corpi vertebrali di D3,D4, D6, D8, D12 e L5), sacro, bacino (più evidente a destra), femore di destra; anche tali reperti appaiono riferibili a lesioni secondarie. Conclusioni: lesione eteroformativa polmonare sinistra con secondarismi linfonodali e scheletrici.
Domanda: cosa vogliono dire con lesioni secondarie e secondarismi linfonodali e scheletrici?

2. Anamnesi dopo biopsia laterocervicale sinistra: una TAC torace ed encefalo del 12-04-08 ha evidenziato una formazione polmonare sinistra del lobo di 45 mm e alcuni micronoduli polmonari bilaterali di possibile natura secondaria, voluminose adenopatie mediastiniche e sovraclaveari bilateralmente, multiple millimetriche formazioni encefaliche compatibili con lesioni secondarie. PET: 10/05/08 (vedi punto 1.). Broncoscopia: compressione estrinseca sui rami segmentari apicali inferiori di sinistra, prelievi cito-istologici negativi. Da alcuni giorni lamenta lombalgia e saltuariamente dolore all’arto inferiore destro di possibile natura sciatalgia. Raggi al RX Femore destro-RX Colonna lombo-sacrale-RX Colonna dorsale Rx Colonna cervicale RX bacino: Addensamento il soma S1. Alterazione osteostrutturale della metà destra del soma L5 con rarefazione del peduncolo e del profilo esterno. Irregolarità dei peduncoli di alcuni somi dorsali e lombari. Irregolarità della struttura dell’ala iliaca destra e della branca ischio pubica omolaterale. Tali rilievi sono sospetti per localizzazioni secondarie della nota patologia. Rettilineizzata rachide cervicale con alterazioni artrosiche al tratta medio.
Domanda: per sapere se ci sono delle metastasi (come è stato riferito verbalmente) sono sufficienti questi esami? Mia madre per anni ha sforzato molto la schiena, viaggiando ore e ore seduta su un pullman e suonando la fisarmonica in piedi. I risultati dei raggi al bacino e al femore, possono essere dovute effettivamente a infiammazioni da sciatalgia o artrosi?

In data 09/06/08 ha iniziato la terapia assumendo il farmaco Tarceva, inoltre per alleviare i dolori alla gamba gli è stato dato il farmaco Contramal (per il momento sembra funzioni).
Domanda: Perché somministrare Tarceva e non Iressa? Perché non hanno optato come prima terapia la chemioterapia? Cosa consigliate?
Scusatemi per essere stato così prolisso. Noi parenti siamo tormentati da questi assillanti interrogativi. Ringrazio anticipatamente tutti i Professori.
Distinti saluti.
Matteo
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Domanda: cosa vogliono dire con lesioni secondarie e secondarismi linfonodali e scheletrici?
purtroppo i secondarismi indicano la presenza di metastasi a distanza dalla neoplasia principale e stante le sedi colpite, esse sono quelle classiche delle neoplasie polmonari.
Il tarceva è stato approvato in Italia, grazie ad uno studio che ne ha dimostrato dei vantaggi terapeutici (BR21 è il nome dello studio); ancora l'iressa, per quanto più antico di nascita, non ha avuto l'approvazione. Esso ha lo stesso meccanismo di azione dell'iressa; sulla scelta della chemio in prima istanza è meglio chiedere a chi ha la paziente davanti (cioè ai colleghi che la seguono).
Purtroppo, da quanto descritto, siamo davanti ad un IV stadio di malattia con la speranza di arginare il fiume straripato.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Matteo,

si tratta di una neoplasia polmonare non a piccole cellule con sconfinamento in diverse regioni corporee. Nel particolare la malattia appare evidente in sede linfonodale, scheletrica e cerebrale. Come giustamente affermava il Collega che mi ha preceduto si tratta di cercare di arginare un fiume in piena. In realtà quella che si sta attuando è una chemioterapia. Il Tarceva (erlotinib) è un chemioterapico di nuova generazione facente parte della cosiddetta categoria dei farmaci a bersaglio molecolare. E' stato preso in considerazione come prima istanza a mio avviso per le caratteristiche della paziente, essendo ella donna e non fumatrice (infatti sembra che in questa categoria di pazienti il farmaco abbia la migliore probabilità di funzionare). Io personalmente eseguirei due mesi di tale terapia e poi rieseguirei una TC total body + cranio con mdc per verificarne il funzionamento. A progressione di malattia eseguirei una chemioterapia tradizionale con cisplatino + taxotere. Nel contempo, ora, inizierei trattamento con Zometa (acido zoledronico) per tentare di arginare le lesioni ossee. Tale farmaco infatti inibisce il riassorbimento dell'osso e sembra avere un azione antineoplastica diretta sulle cellule tumorali che hanno colonizzato l'osso. Chiederei poi un consulto di un Collega radioterapista per una irradiazione panencefalica data la millimetricità delle lesioni cerebrali. Inoltre doserei la CgA nel plasma od in alternativa eseguirei un octreoscan. Questo serve a verificare se esiste nel tumore una componente neuroendocrina che si possa avvantaggiare dell'abbinamento dell'octreotide in terapia.


Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#3]
Utente
Utente
Colgo l’occasione per ringraziare i dottori Pastore e D’Angelo per le informazioni che mi avete fornito e per la Vostra gentilezza e sensibilità.
Parlerò con il dottore che ha in cura mia madre e cercherò di capire se è possibile somministrarle anche il Zometa.
Approfitto ancora della Vostra competenza e disponibilità per chiederVi se esistono altre terapie possibili, alternative e più efficaci per il trattamento delle neoplasie polmonari e per le ossa colpite.
Attraverso ricerche su Internet sono venuto a conoscenza di terapie quali le cellule staminali, l'utilizzo di alcune cellule immunitarie per bloccare la crescita del tumore, la crioterapia. Qual è il Vostro parere in merito a queste?
Posso continuare a scriverVi per aggiornarVi sulla situazione di mia madre?
Grazie ancora.
Distinti saluti.
Matteo

[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
CIò CHE LE è STATO SUGGERITO è AD OGGI LA MIGLIORE TERAPIA POSSIBILE, VALIDATA DA STUDI CLINICI.
LE ALTRE SONO TECNICHE IN FASE DI VALIDAZIONE (ANCHE SE SPESSO SI Dà PER CERTO CIò CHE ANCORA NON LO è!!!).
[#5]
Utente
Utente
***ATTENZIONE!***
Questo consulto risulta aggiornato a più di DUE MESI fa:
valuta attentamente se la tua risposta può ancora essere utile all'utente!

Se ritieni opportuno inviare comunque il tuo consulto all'utente allora CANCELLA TUTTO QUESTO AVVISO e scrivi qui di seguito, grazie.
[#6]
Utente
Utente
Buonasera Dottori,
con la presenta desidero aggiornarVi sulla situazione di mia madre. Le ultime TAC hanno rilevato un miglioramento della situazione generale per quanto riguarda le dimensioni del tumore al polmone e delle adenomegalie ilo-mediastiniche. La cura con zometa è stata interrotta perchè i medici hanno constatato un miglioramento anche per le ossa interessate (zona lombare). Attualmente continua ad assumere quotidianamente il Tarceva (come prima linea). Mia madre tuttavia ha lamentato, nell'ultimo periodo, difficoltà nel riposo nottorno e uno stato di depressione emotiva, non legato ad alcuna motivazione specifica. Inoltre stamane ha rilevato la presenza di una formazione nodulare alla base Sx del collo.
E' possibile che sia cresciuta nell'arco di poche ore?Quale potrebbe essere la causa dato che tutte le formazioni nodulari erano sparite? contemporaneamente è ricomparsa anche una tosse secca.
Potrebbero essere sintomi da raffreddamento?
Nell'attesa di una risposta porgo cordiali saluti.
Matteo