Follow up carcinoide appendicolare

Buongiorno.
A Dicembre 2011 sono stato sottoposto ad appendicectomia laparoscopica a causa di dolori moderati, talvolta gravi, che accusavo in fossa iliaca destra da alcune settimane, che rispondevano solo temporaneamente a terapia conservativa antibiotica. A Gennaio 2012 sono stato convocato dal chirurgo che mi aveva operato, il quale mi ha messo a conoscenza del risultato dell'esame istologico del pezzo operatorio. Mi e' stato riscontrato un carcinoide appendicolare di 2mm di diametro massimo, localizzato all'apice dell'appendice cecale, Ki67 < 1 %, assenza di mitosi, margini di resezione indenni. Sono stato successivamente sottoposto a vari esami (emocromo completo, funzionalita' epatica e renale, ecografia completa dell'addome, dosaggio CgA e NSE), risultati tutti nella norma. Esami ripetuti alcuni mesi dopo (estate 2012) ancora nella norma. Il medico oncologo che mi segue mi ha rassicurato, invitandomi a rieseguire gli esami annualmente. Ho recentemente eseguito il dosaggio dei sopracitati marker tumorali, ancora nella norma (seppure la cromogranina A tendeva ad essere nella parte alta dei valori di riferimento). Sono in attesa di ripetere l'ecografia all'addome.

Sono a conoscenza delle linee guida internazionali relativamente al follow up di carcinoidi appendicolari di meno di 2 cm di diametro, che addirittura escluderebbero la necessita' di follow up. Nonostante questo, ho letto vari articoli, pubblicati in riviste scientifiche internazionali, che parlano di un non trascurabile rischio di sviluppare altri tumori primari (principalmente cancri del grosso intestino) in soggetti con patologia analoga a quella da me sofferta. Il "mio" oncologo non mi ha mai prospettato questo scenario. Sono pertanto a chiedere la vostra opinione relativamente a questa problematica: dovrei parlare direttamente col mio oncologo della possibilita' di un follow up piu' approfondito oppure sono io che sto travisando qualcosa? Sono parecchio confuso, in quanto per una patologia cosi' rara e' difficile trovare studi statistici dettagliati ed estesi.

Cordiali saluti.
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Dr. Davide Cavaliere Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 32 2
Gentilissimo,
Effettivamente l'ultima frase del suo quesito é la più significativa: si tratta di una patologia rara per cui é difficile trovare studi statisticamente significativi e comparativi su trattamenti o gestioni differenti. Tuttavia mi permetto di dirle che non spetta a lei reperire e interpretare le ultime novità o le linee guida di diagnosi e terapia ma a chi si è formato e aggiornato sull'ambito specifico. Si affidi ad uno specialista di sua fiducia e non ricorra in alcun modo al fai da te; così facendo si evita tanti e inutili stress spesso legati alla difficoltà di analizzare criticamente i risultati di uno studio scientifico. Infatti, esistono migliaia di riviste internazionali in cui pubblicano articoli spazzatura privi di qualsiasi contenuto scientifico serio ma dai titoli e dalle conclusioni sconvolgenti.
Cordialmente,

Dr. Davide Cavaliere
Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate - Ausl della Romagna - Presidio Ospedaliero di Forlì

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Utente
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La ringrazio per la veloce e precisa risposta. Ne parlero' direttamente con lo specialista durante la prossima visita di controllo.

Cordiali saluti.