Oncologo
Mio suocero ,anni 76,ha l'epatite c ,ferro troppo alto,da diversi anni tenuta sotto controllo da sempre :a luglio 2007 trovano un calcinoma da epatie c.Dopo varie tac ,risonanze:sospetto colangio calcinoma.Sconsigliata biopsia,eseguite due chemioembolizzazioni.Dopo la seconda comincia a riempirsi di liquidi,i diuretici non fanno effetto,segue ricovero con flebo,funziona ,ritorna a casa si riempie di nuovo di liquidi.Facendola breve ci consigliano un centro per malati terminali,questo a me spiace perche' per il momento mio suocero non ha dolori,e' debole, anche per via dei tanti diuretici che prende e che non hanno effetto,ma gira per casa ,guarda la tv e legge i giornali.
Un consiglio.......... anche se purtroppo.......
Un consiglio.......... anche se purtroppo.......
[#1]
...infatti purtroppo...
in questo momento credo di capirla molto bene in quanto anche a mio padre recentemente ho (assieme ai colleghi epatologi) diagnosticata una cirrosi non ben correlata (epatite negativa).
Il colangiocarcinoma se già in condizioni normali è a prognosi infausta, figuriamoci se insorto su un fegato cirrotico, lo scompenso (che immagino è ciò che sta succedendo a suo suocero) arriva prima.
Personalmente, non amo molto i centri per malati terminali (non ritengo che una persona dopo aver dato tanto debba spegnersi lontano dagli affetti familiari), ma penso che se considerato non curabile (off-treatment), si possa giovare dell'assistenza domiciliare oncologica, attiva in tutta Italia e DIRITTO del malato. Ne parli col curante che le spiegherà la procedura di attivazione.
in questo momento credo di capirla molto bene in quanto anche a mio padre recentemente ho (assieme ai colleghi epatologi) diagnosticata una cirrosi non ben correlata (epatite negativa).
Il colangiocarcinoma se già in condizioni normali è a prognosi infausta, figuriamoci se insorto su un fegato cirrotico, lo scompenso (che immagino è ciò che sta succedendo a suo suocero) arriva prima.
Personalmente, non amo molto i centri per malati terminali (non ritengo che una persona dopo aver dato tanto debba spegnersi lontano dagli affetti familiari), ma penso che se considerato non curabile (off-treatment), si possa giovare dell'assistenza domiciliare oncologica, attiva in tutta Italia e DIRITTO del malato. Ne parli col curante che le spiegherà la procedura di attivazione.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 01/06/2008.
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