Rmn microfrattura piatto tibiale sx
A seguito di incidente, un'autovettura mi è venuta addosso mentre andavo in bicicletta ho riportato una microfrattura del piatto tibiale in corrispodenza della spina tibiale, l'incidente è avvenuto 40 giorni fa.
La radiografia fatta al P.S non aveva dato alcun esito riguardo a possibile fratture quindi i medici mi prescrissero un tutore per 19 giorni e le stampelle e un'ecografia per monitorare gli edemi.
Dopo l'ecografia mi sono stati aspirati 60cc di liquido (sangue) e lo specialista ortopedico, fatto il test di stabilità, mi ha detto di iniziare a camminare senza stampelle, e di fare una tac di controllo.
La tac ha evidenziato una microdistacco particellare della spina tibiale, tornato dall'ortopedico mi è stato detto di tenere l'arto a riposo, (peccato che in quella settimana c'ho camminato) e di fare una rmn tra una ventina di giorni per vedere se il callo osseo sta ricrescendo.
La RMN ha dato il seguente esito:
L'esame RMN evidenzia irregolarità del piatto tibiale in corrispondenza della spina tibiale anteriore cui si associa stria di ipointensità a decorso verticale ed obliquo dalla superficie anteriore verso la posteriore senza peraltro raggiungere la corticale ossea.
Apprezzabile marcato edema della spongiosa ossea del piatto tibiale stesso nonchè del condilio femorale esterno a sede media.
I reperti orientano per frattura della microtrabecolatura ossea del piatto tibiale con probabile microdistacco osseo e diffuso edema della spongiosa ossea perilesionale per sofferenza dell'osso subcondrale.
Il LCA è più sottile che di norma, appare sfrangiato, circondato da discreta reazione sinoviale in rapporto a probabile limitata lesione distrattiva.
Rotula in asse
Nessun problema legamento crociato posteriore e collaterali
Non alterazioni significative a carico delle fibrocartilagini meniscali.
Continui i legamenti collaterali sia mediale che laterale.
Presenza di reazione sinoviale articolare di discreta entità cui si associa diffuso edema delle parti molli periarticolare sul versante esterno ove giunge a configurarsi piccola raccolta di tipo idrico similidrico a decorso longitudinale superficilae con estensione per 6 cm circa.
Nella norma il tendine del quadricipite, il legamento rotuleo e il corpo adiposo di hoffa.
Secondo voi è necessario un intervento ? Nel caso fosse necessario intervenire chirurgicamente c'è la possibilità di evitare l'anestesia totale ?
Spero tanto di non dovermi operare.
P.S.
Il ginocchio è sempre risultato stabile a vari test di stress eseguiti dai vari dottori che mi hanno visitato e non ho mai avverito alcun dolore, tranne ovviamente quando sono stati fatti i test al ginocchio.
Prima della RMN mi era stato anche detto di iniziare con la riabilitazione passiva.
La radiografia fatta al P.S non aveva dato alcun esito riguardo a possibile fratture quindi i medici mi prescrissero un tutore per 19 giorni e le stampelle e un'ecografia per monitorare gli edemi.
Dopo l'ecografia mi sono stati aspirati 60cc di liquido (sangue) e lo specialista ortopedico, fatto il test di stabilità, mi ha detto di iniziare a camminare senza stampelle, e di fare una tac di controllo.
La tac ha evidenziato una microdistacco particellare della spina tibiale, tornato dall'ortopedico mi è stato detto di tenere l'arto a riposo, (peccato che in quella settimana c'ho camminato) e di fare una rmn tra una ventina di giorni per vedere se il callo osseo sta ricrescendo.
La RMN ha dato il seguente esito:
L'esame RMN evidenzia irregolarità del piatto tibiale in corrispondenza della spina tibiale anteriore cui si associa stria di ipointensità a decorso verticale ed obliquo dalla superficie anteriore verso la posteriore senza peraltro raggiungere la corticale ossea.
Apprezzabile marcato edema della spongiosa ossea del piatto tibiale stesso nonchè del condilio femorale esterno a sede media.
I reperti orientano per frattura della microtrabecolatura ossea del piatto tibiale con probabile microdistacco osseo e diffuso edema della spongiosa ossea perilesionale per sofferenza dell'osso subcondrale.
Il LCA è più sottile che di norma, appare sfrangiato, circondato da discreta reazione sinoviale in rapporto a probabile limitata lesione distrattiva.
Rotula in asse
Nessun problema legamento crociato posteriore e collaterali
Non alterazioni significative a carico delle fibrocartilagini meniscali.
Continui i legamenti collaterali sia mediale che laterale.
Presenza di reazione sinoviale articolare di discreta entità cui si associa diffuso edema delle parti molli periarticolare sul versante esterno ove giunge a configurarsi piccola raccolta di tipo idrico similidrico a decorso longitudinale superficilae con estensione per 6 cm circa.
Nella norma il tendine del quadricipite, il legamento rotuleo e il corpo adiposo di hoffa.
Secondo voi è necessario un intervento ? Nel caso fosse necessario intervenire chirurgicamente c'è la possibilità di evitare l'anestesia totale ?
Spero tanto di non dovermi operare.
P.S.
Il ginocchio è sempre risultato stabile a vari test di stress eseguiti dai vari dottori che mi hanno visitato e non ho mai avverito alcun dolore, tranne ovviamente quando sono stati fatti i test al ginocchio.
Prima della RMN mi era stato anche detto di iniziare con la riabilitazione passiva.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.2k visite dal 30/05/2008.
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