Melanoma del retto/canale anale

Buonasera, ho un grave problema. A una mia conoscente hanno risocntrsato la malattia in oggetto e purtroppo i medici sono molto pessimisti riguardo una cura che possa fuoanre. Attulamente è in cura all'humanitas in provincia di milano. Si dice che sia una cosa rarissima e praticamente incurabile....sto facendo in modo di spargere la voce per far si di riuscire a trovare un posto che possa darle una speranza. La paziente in oggetto ha 48 anni... copio qua sotto il risultato delle visite effettuate fino ad ora. Si è accorta di avere questo problema solamente perchè avevi lo stimolo di andare al bagno senza prorre nulla...e ora si ritrova in una situazione alla quale i medici non danno speranze...

Visita specialistica oncologica

Anamnesi
48 aa. Anamnesi familiare positiva per npl maligne colorettali (madre). Forte fumatrice (15 sigarette die). Non bevitrice. Non note allergie. Anamnesi patologica remota non rilevante, progressa appendicectomia.
- 04.2008 Comparsa tenesmo e modesta ematochezia. Nega proctalgia e mucorrea.
- 04-05-02008 Eseguiti visita chirurgica (CHG III, Dr. Bona): ER: sfintere normotipo, a partire dal giunto anorettale sul versante anteriore neoformazione vegetante, dura e dolente, alla palpazione combinata la lesione appare fissa sulla parete vaginale posteriore; prescritto olio di vaselina. Rettoscopia rigida: a partire da 10 cm dal margine anale fino al canale anale lesione vegetante, ulcerata e sanguinante che interessa l’emicirconferenza anteriore, EI: compatibile con localizzazione di melanoma a cellule epitelioidi e pleomorfe, non pigmentato, estesamente necrotico. RNM addome inf: ispessimento di circa 3 cm della parte anterolaterale destra del retto con interessamento del grasso periviscerale, in stretti rapporti di contiguità con la parete posteriore del corpo uterino senza evidenza di un sicuro piano di clivaggio, patologiche tumefazioni linfoghiandolari (max > 2 cm) nel tessuto peritale, ulteriori adenopatie lungo i vasi sacrali medi.
Colonscopia: neoformazione vegetante della parete ant del retto con limite inferiore al canale anale e superiore a circa 10 cm dalla rima anale, non altre lesioni fino al cieco. Ecografia epatica: negativa. Esami di laboratorio: CEA, CA 19-9 negativi.
- 08.05.2008 Consulto multidisciplinare: a seguito del consulto multidisciplinare fra le U.O. di chirurgia generale, radiologia, oncologia e radioterapia, alla luce del referto anatomopatologico e rivalutate le immagini della RNM eseguita in altra sede che evidenziano estensione delle adenopatie almeno fino alla biforcazione aortica (dove si limitano le scansioni dell’esame) si ritiene indicato completamento della stadiazione mediante TC total body e successiva visita oncologica per trattamento chemioterapico.
Viene per valutazione oncologica. Buone le condizioni generali, persiste importante tenesmo, non ematochezia, assume olio di vaselina con parziale beneficio sul tenesmo, riferisce inoltre astenia e insonnia correlata a tenesmo e ansia, alimentazione regolare, modico calo ponderale.

Esame obiettivo: PS 1. H 160 cm Kg 62 (peso abituale Kg 66) BSA 1.65 Oncologicamente negativo. Per ER vedi visita chirurgica.

Conclusioni:
Trattasi di paziente affetta da melanoma del retto/canale anale localmente avanzato con adenopatie peritali, lungo i vasi sacrali medi e estese fino alla biforcazione aortica. Deve completare la stadiazione di malattia con
- Esami di laboratorio (emocromo con formula e piastrine, PT, PTTm uream uricemia, creatinina, glicemia, bilirubina tot e fraz, sodio, potassio, calcio, AST, ALT, ALP, GGT, LDH, rapporto k/lambda)
- - TC encefalo-torace-addome sup e inf con mdc (15.05.2008 ore 15:00)
- Da rivedere con tali esami per nuova visita oncologica per impostazione terapeutica

Vi ringrazio tantissimo anche solo per avermi dato la possibilità di aiutare questa persona.... Speriamo che si riesca a trovare un'ospedale che ha una possibile cura anche se sperimentale!

Grazie mille

saluti
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Mi sembra che l'impostazione sia più che corretta. Un approccio multidisciplinare plurispecialistico è mandatorio in casi così complessi. Attenda gl iulteriori esami di stadiazione per iniziare l'iter teraputico più adatto.
Cordialità

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
Attivo dal 2004 al 2008
Ex utente
Grazie! Nel caso avessi delle novità vi farò sapere. Grazie davvero per l'interesse.

Saluti

Massimo
[#3]
Attivo dal 2004 al 2008
Ex utente
Abbiamo i risultati della TAC.. per ora altrove non c'è niente ma loro hanno escluso l'intervento sembrerebbe a causa delle adenopatie lungo i vasi sacrali medi e nel contesto del grasso perirettale e per via delle tumefazioni linfoghiandolari nel tessuto perirettale. Gli esami del sangue sono tutti nella norma. Da quanto ne sappiamo l'unica possibilità sarebbe l'intervento, ma qui lo escludono. E' davvero impossibile da effettuare?
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Non è un problema tecnico il non fare l'intervento (nell'istituto ove si trova ne fanno parecchi di interventi al retto), bensì un problema legato alla biologia della neoplasia riscontrata ed all'interessamento linfonodale.
Credo che l'approccio migliore sia intanto di una terapia sistemica con la possibilità di rivalutare il caso dopo un certo numero di somministrazioni.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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