Adenocarcinoma del colon sigma
Gentile medici,
in data 11/01/2013, mi padre, 72 anni, è stato operato al colon sigma. Il referto istologico è il seguente:
Descrizione macroscopica:
A) "Emicolectomia sinistra": tratto di grosso intestino cm 35 di lunghezza; a cm 8 da un margine di resezione, area sub-stenotica con neoformazione piatta
infiltrante la parete del viscere a tutto spessore sino alla sierosa che appare ulcerata. Si segnalano numerosi diverticoli taluni in corrispondenza
della neoformazione.
B) "Anelli anastomotici": due anelli di resezione.
C) "Nodulo peritoneale periviscerale": un frammento cm 2 diametro massimo con nodulo biancastro cm 1 diametro massimo.
Inclusioni:
Ax15, Bx2, Cx1, Dx1
Descrizione microscopica:
A) Adenocarcinoma di tipo intestinale moderatamente differenziato infiltrante la parete del viscere a tutto spessore sino alla sierosa, ulcerandola.
Metastasi a 5/23 linfonodi.
B) Indenni gli anelli anastomotici e i margini di resezione chirurgica.
C) Frammento di tessuto fibroadiposo con citosteatonecrosi.
D) Matastasi di adenocarcinoma di tipo intestinale moderatamente differenziato.
pT4a N2a
Prima dell'intervento, ha fatto una TAC la quale non ha evidenziato metastasi a fegato, polmoni, cervello.
Manca ancora del tempo prima del consulto oncologico presso il centro ove è stato operato, ma io avrei bisogno di alcune riposte fin d'ora. Vi chiedo:
1) Nonostante non ci siano metastasi a distanza, è corretto dire che il carcinoma è al quarto stadio?
2) Nel peggiore dei casi, quanto può vivere ancora mio padre? Leggo delle statistiche su internet, ma non riesco ad inquadrarle nella situazione specifica di mio padre;
3) Leggo che in molti centri alla chemioterapia vengono somministrate delle cure complementari, ma qui da me, in Sicilia, sembra nessuno sappia di cosa io stia parlando.
Spero possiate rispondere alle mie domande e Vi ringrazio molto in anticipo per tutto.
in data 11/01/2013, mi padre, 72 anni, è stato operato al colon sigma. Il referto istologico è il seguente:
Descrizione macroscopica:
A) "Emicolectomia sinistra": tratto di grosso intestino cm 35 di lunghezza; a cm 8 da un margine di resezione, area sub-stenotica con neoformazione piatta
infiltrante la parete del viscere a tutto spessore sino alla sierosa che appare ulcerata. Si segnalano numerosi diverticoli taluni in corrispondenza
della neoformazione.
B) "Anelli anastomotici": due anelli di resezione.
C) "Nodulo peritoneale periviscerale": un frammento cm 2 diametro massimo con nodulo biancastro cm 1 diametro massimo.
Inclusioni:
Ax15, Bx2, Cx1, Dx1
Descrizione microscopica:
A) Adenocarcinoma di tipo intestinale moderatamente differenziato infiltrante la parete del viscere a tutto spessore sino alla sierosa, ulcerandola.
Metastasi a 5/23 linfonodi.
B) Indenni gli anelli anastomotici e i margini di resezione chirurgica.
C) Frammento di tessuto fibroadiposo con citosteatonecrosi.
D) Matastasi di adenocarcinoma di tipo intestinale moderatamente differenziato.
pT4a N2a
Prima dell'intervento, ha fatto una TAC la quale non ha evidenziato metastasi a fegato, polmoni, cervello.
Manca ancora del tempo prima del consulto oncologico presso il centro ove è stato operato, ma io avrei bisogno di alcune riposte fin d'ora. Vi chiedo:
1) Nonostante non ci siano metastasi a distanza, è corretto dire che il carcinoma è al quarto stadio?
2) Nel peggiore dei casi, quanto può vivere ancora mio padre? Leggo delle statistiche su internet, ma non riesco ad inquadrarle nella situazione specifica di mio padre;
3) Leggo che in molti centri alla chemioterapia vengono somministrate delle cure complementari, ma qui da me, in Sicilia, sembra nessuno sappia di cosa io stia parlando.
Spero possiate rispondere alle mie domande e Vi ringrazio molto in anticipo per tutto.
[#1]
Da quello che Lei scrive si evince quanto segue:
suo padre è affetto da tumore del colon con coinvolgimento dei linfonodi. E' stato operato radicalmente, per cui al momento è libero da malattia. Potrebbe recidivare questa malattia visto il coinvolgimento dei linfonodi, in percentuale alta. Pertanto, per ridurre al minimo tale rischio andrà avviata entro i due mesi dall'intervento e previa esecuzione di una nuova TAC, la cosiddetta Chemioterapia adiuvante (di aiuto, di rinforzo alla chirurgia) proprio per ridurre al minimo la possibilità di una recidiva. Sui tempi nessuno può esprimersi, ogni percorso è assolutamente individuale.
La saluto cordialmente.
suo padre è affetto da tumore del colon con coinvolgimento dei linfonodi. E' stato operato radicalmente, per cui al momento è libero da malattia. Potrebbe recidivare questa malattia visto il coinvolgimento dei linfonodi, in percentuale alta. Pertanto, per ridurre al minimo tale rischio andrà avviata entro i due mesi dall'intervento e previa esecuzione di una nuova TAC, la cosiddetta Chemioterapia adiuvante (di aiuto, di rinforzo alla chirurgia) proprio per ridurre al minimo la possibilità di una recidiva. Sui tempi nessuno può esprimersi, ogni percorso è assolutamente individuale.
La saluto cordialmente.
Dr. Pasquale Buonandi
Medico Chirurgo specialista in Oncologia
[#2]
Utente
Dott. Buonandi,
grazie di cuore per la risposta e per la celerità!
Mi permetto di chiederLe ulteriori chiarimenti:
1) quando scrive che la malattia possa recidivare, intende la comparsa di un nuovo tumore al colon o di metastasi in altri organi? O magari entrambe le cose?
2) Esistono in questi casi terapie complementari alla chemio? Una qualunque terapia che ne possa ridurre gli effetti collaterali?
Grazie ancora per la risposta.
grazie di cuore per la risposta e per la celerità!
Mi permetto di chiederLe ulteriori chiarimenti:
1) quando scrive che la malattia possa recidivare, intende la comparsa di un nuovo tumore al colon o di metastasi in altri organi? O magari entrambe le cose?
2) Esistono in questi casi terapie complementari alla chemio? Una qualunque terapia che ne possa ridurre gli effetti collaterali?
Grazie ancora per la risposta.
[#3]
rispondo alle sue domande:
1) si entrambe
2) no purtroppo non ne esistono. Stia tranquilla, se suo padre facesse lo schema Xelox potrebbe assumere un farmaco comodamente a casa sotto forma di compresse, ed 1 farmaco in vena da fare in un paio d'ore in Day Hospital. Di solito tali terapie sono ben tollerate. Saluti.
1) si entrambe
2) no purtroppo non ne esistono. Stia tranquilla, se suo padre facesse lo schema Xelox potrebbe assumere un farmaco comodamente a casa sotto forma di compresse, ed 1 farmaco in vena da fare in un paio d'ore in Day Hospital. Di solito tali terapie sono ben tollerate. Saluti.
[#4]
Utente
Gentili medici,
con urgenza richiedo un vostro nuovo consulto in quanto siamo stati in due centri e abbiamo avuto opinioni contrastanti.
Nel primo centro ci è stato prospettato lo schema Xelox (almeno credo si trattasse di questo perchè corrisponde a ciò che mi ha scritto il dr. Buonandi nel messaggio precedente), più il cetuximab.
Stamattina invece, al centro dopve è stato operato, ci hanno detto che dovremo fare lo schema folfox e mio padre è caduto molto in depressione in quanto ci parlavano di port endovena, cicili ogni 14 giorni, problemi eventuali di piastrine, globuli bianchi e rossi.
Insomma, non capisco perchè questa discordanza tra i due centri. L'unico dato che in più da stamattina è il referto del chirurgo che non ho potuto mostrare al primo centro che Vi scrivo:
Laparotomia mediana. Dolicocolon. Sub occlusione intestinale sostenuta da voluminosa neoplasia del sigma infiltrante e stenosante. Mobilizzazione della massa e resezione di impianti peritoneali da infiltrazione per contiguità sul piano preaortico e pre vescicale. Mobilizzazione del colon sinistro e della flessura splenica. Sezione del retto medio con lineare. Emicolectomia sinistra allargata. Anastomosi colo rettale con circolare 29. Colostomia laterale sinistra. Drenaggio. Parete. Biopsia.
A questo punto non sappiamo a chi dar retta, siamo dispoerati ed abbiamo assoluto bisogno di ulteriori aiuti.
Grazie fin d'ora.
con urgenza richiedo un vostro nuovo consulto in quanto siamo stati in due centri e abbiamo avuto opinioni contrastanti.
Nel primo centro ci è stato prospettato lo schema Xelox (almeno credo si trattasse di questo perchè corrisponde a ciò che mi ha scritto il dr. Buonandi nel messaggio precedente), più il cetuximab.
Stamattina invece, al centro dopve è stato operato, ci hanno detto che dovremo fare lo schema folfox e mio padre è caduto molto in depressione in quanto ci parlavano di port endovena, cicili ogni 14 giorni, problemi eventuali di piastrine, globuli bianchi e rossi.
Insomma, non capisco perchè questa discordanza tra i due centri. L'unico dato che in più da stamattina è il referto del chirurgo che non ho potuto mostrare al primo centro che Vi scrivo:
Laparotomia mediana. Dolicocolon. Sub occlusione intestinale sostenuta da voluminosa neoplasia del sigma infiltrante e stenosante. Mobilizzazione della massa e resezione di impianti peritoneali da infiltrazione per contiguità sul piano preaortico e pre vescicale. Mobilizzazione del colon sinistro e della flessura splenica. Sezione del retto medio con lineare. Emicolectomia sinistra allargata. Anastomosi colo rettale con circolare 29. Colostomia laterale sinistra. Drenaggio. Parete. Biopsia.
A questo punto non sappiamo a chi dar retta, siamo dispoerati ed abbiamo assoluto bisogno di ulteriori aiuti.
Grazie fin d'ora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 17.5k visite dal 02/02/2013.
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