Le è stata diagnosticato un tumore al colon

A Mia madre, una donna di 80 anni, nel febbraio 2007 fu scoperto un carcinoma alla mammella ad intermedio –alto grado di malignità G2 – G3.presente secondo l’oncologo da almeno 4 anni. E’ in cura da allora con aromasin 1 compressa al giorno, visto che il carcinoma appariva calcificato. . A marzo e a maggio fu sottoposta a due ecografie che esclusero la presenza di metastasi. Invece, ad ottobre, dopo alcune difficoltà nella defecazione, le è stata diagnosticato un tumore al colon. Addirittura un presunto carcinoma della lunghezza di 8 cm. Per le sue condizioni neurologiche non le è stato possibile praticare una colonscopia. Così le è stato prelevato del materiale cellulare tramite un’agopuntura. Il medico ha affermatoche il tumore, presente da almeno quattro anni, poteva anche rimanere stazionario per molto tempo, com’evolvere all’improvviso e provocare un blocco intestinale. Per evitare questo, le è stata praticata un’operazione finalizzata all’inserimento di una sacca di raccolta esterna. Oggi a le sue condizioni psicofisiche sono notevolmente peggiorate. E’ confusa, abulica e sembra deteriorata intellettivamente. Non riesce più a vestirsi da sola. Ha una voce molto flebile e tremolante. Non deambula più.. I muscoli appaiono ipotonici e visibilmente contratti. Ha perso il controllo degli sfinteri. Usa il pannolone. L’appetito è scaduto. Sono presenti febbre, sbalzi glicemici, piaghe da decubito, dimagrimento; ad intervalli regolari le viene somministrata dell’albumina. Com’è possibile che un tumore si sviluppi in un periodo così breve? Non è probabile che il presunto carcinoma al colon sia in realtà una semplice cisti?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Dai sintoi che lei irferisce dubito che una cisti possa recare così danno; purtroppo non è la prima volta che in un paziente si sviluppino due neoplasie e che le comorbidità e l'età impediscano di effettuare terapie specifiche o interventi chirurgici radicali.
In questi casi le terapie di supporto sono le vere terapie mirate alla qualità di vita del paziente.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Comunque mia madre, dopo essere stata curata nell’agosto del 2006 con antibiotici per un’ulcera varicosa al piede dx. incominciò verso settembre ad accusare stanchezza e nei mesi successivi sindrome vertiginosa nonché lieve ma momentanea ipoacusia. A dicembre, quindi, un geriatra le diagnosticò una demenza senile allo stato iniziale, prescrivendole nipotop 20 gocce due volte al dì.. Una Tac cranio (senza mezzo di contrasto) verificò: “ A carico del tessuto cerebrale non si osservano aree di alterata densità riferibili a lesioni focali in atto”. Il sistema ventricolare è di normale morfologia ma dilatato. Ampi gli spazi liquorali pericerebrali ed il sistema cisternale. Regolari le formazioni della fossa cranica posteriore”. .A gennaio fu colpita da una presunta influenza e le sue abilità prestazionali si ridussero ulteriormente. Una visita neurologica escluse che si potesse trattare di una demenza di tipo alzheimer. “presenza di turbe cognitive e, in particolare della memoria recente, andatura a piccoli passi a base d’appoggio leggermente allargata; riflessi profondi normovisi e simmetrici; non segni piramidali, extrapiramidali. Il quadro clinico, insieme al referto tc di dilatazione ventricolare, è suggestivo di “idrocefalo normoteso”. Forse tutto questo era dovuto dall’avanzare del tumore al colon che però le è stato diagnosticato ben sei mesi più tardi rispetto all’individuazione del primo carcinoma. La conclusione logica é che: o in soli tre mesi è comparso e si è sviluppato un carcinoma della lunghezza di ben otto centimetri o chi ha eseguito gli esami ecografici (due a distanza di tre mesi) era un perfetto incapace.
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