Una mammografia sostenuta

Salve,
scrivo per un consulto in merito ad una mammografia sostenuta da mia madre, 53 anni, sempre sottoposta a controlli periodici preventivi, e fino ad ora con esito negativo.

Nell'ultimo referto si registra però una distorsione strutturale, QS, al seno destro, con indicazione di ripetere l'esame a distanza di sei mesi insieme ad una ecografia.

Il medico curante leggendo il referto sostiene che non sia molto indicativo, tuttavia non ha visitato mia madre e non ha visualizzato le lastre (forse perchè in formato digitale su CD-ROM).

Dal canto mio non mi sento tranquillo, e le ho fatto prenotare immediatamente l'esame ecografico.
Quali sono i vostri suggerimenti in merito? Mi sembra assurdo in caso di rischio far passare 6 mesi.

Grazie
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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Ha fatto bene a prenotarle anche la ecografia a scopo precauzionale.

Annoni Andrea, MD

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Utente
Utente
In seguito agli esiti dell’esame mammografico ed ecografico, e sentito anche il parere di uno specialista in senologia oncologica, su mia insistenza il medico curante ha ritenuto opportuno prescrivere una agobiopsia per valutare meglio la lesione.
Tuttavia, recandomi al centro di prenotazioni ospedaliero pare che tale esame non possa essere fatto “semplicemente” basandosi su questi presupposti, ma sia necessaria una ulteriore visita senologica presso la struttura ospedaliera stessa, al fine di valutarne la reale necessità.

E’ una prassi normale questa? Non c’è modo in questi casi, viste le reali motivazioni, di recuperare del tempo ed evitare inutili complicazioni?
E supposto che il medico, dopo averla visitata, non ritenesse opportuno effetturare questo ulteriore accertamento che alternative ci sarebbero?

Grazie