Malato terminale
Buongiorno.Vorrei gentilmente sapere se un malato al quale restano approssimativamente 10-12 ore di vita, che presenta evidente respiro stertoroso, può essere ancora validamente sottoposto a trattamento per alleviare in qualche misura la sua agonia. Anche da un punto di vista etico, un paziente - cosciente o meno - così prossimo e vicino alla morte dovrebbe essere lasciato spirare senza tentare ulteriori misure terapeutiche o comunque si può/si deve comunque intervenire? E' quindi conseguentemente ipotizzabile un "lasso temporale" al di là del quale il paziente non avverte più alcun beneficio da un qualunque trattamento?
Chiedo scusa se la domanda è posta in termini molto generici, spero comunque di aver espresso in maniera sufficientemente chiara il mio quesito.
Cordiali saluti e grazie ancora per la disponibilità.
Chiedo scusa se la domanda è posta in termini molto generici, spero comunque di aver espresso in maniera sufficientemente chiara il mio quesito.
Cordiali saluti e grazie ancora per la disponibilità.
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Il tema è molto controverso.
E non ci sono comportamenti univoci. Il comportamento obbligatorio dovrebbe essere dettato da SCIENZA E COSCIENZA
La mia coscienza è questa
http://www.senosalvo.com/il_mio_testamento_biologico.htm
e per ireligiosi
http://www.senosalvo.com/la_medicina_nelle_mani_di_dio.htm
E non ci sono comportamenti univoci. Il comportamento obbligatorio dovrebbe essere dettato da SCIENZA E COSCIENZA
La mia coscienza è questa
http://www.senosalvo.com/il_mio_testamento_biologico.htm
e per ireligiosi
http://www.senosalvo.com/la_medicina_nelle_mani_di_dio.htm
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 03/12/2012.
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