Metastasi addominali
Buongiorno, nel giro di un solo mese a mio fratello (56 anni)che è sempre stato benissimo sono comparsi dolori diffusi addome e dopo accertamenti vari la tac total body ha evidenziato quello che segue. Chiedo se è possibile ipotizzare un qualche intervento e nella remota eventualità ,dove . Chiedo anche se e'coerente e possibile tentare un trattamento chemioterapico... la priorità in questo momento sono i dolori costanti iniziati 15 giorni fa che attraverso il centro antidolore dell'ospedale stiamo cercando di attenuare, ma ha iniziato , solo ieri . Quanto tempo si puo' ipotizzare rimanga a mio fratello,? Se si sottoponesse a chemio o altro, cosa cambierebbe in termini di qualità di vita? La chemio cioè a cosa servirebbe? I dolori potrebbero diminuire? Grazie se riuscirete a fornirmi un riscontro in questa difficile domanda.
Grazie se riuscirete a fornirmi una risposta
Facendo la chemio cioè avrebbe altre sofferenze, in cambio di un allungamento della vita?
Torace
Non significative linfoadenomegalie mediastiniche.
Un linfonodo lievemente ingrandito all’altezza del seno costo-frenico anteriore dx.
Inspessimenti pleurici apoco-sottoclaveari sottile falda di versamento pleurico nel seno costo frenico posteriore bilaterale. Strie distelettasiche al lobo inferiore di dx.
ADDOME
Abbondante versamento ascitico con diffusa carcinosi peritoneale particolarmente evidente sul grande omento e nello spazio retto vescicolare dove impronta il retto sigma.
Sulla coda del pancreas si rileva una voluminosa 37 mm ,formazione espansiva a margine poli lobulati prevalentemente ipodensa che infiltra l’ilo splenico.
La lesione è in continuità-contiguità con modulazioni secondarie peripancreatiche, periceliache ,nella retro cavità degli epiploon e sul mesocolon-trasverso.
Si associa trombosi neoplastica della vena splenica con circoli collaterali ectasici perigastrici.
Una nodulazione secondaria all’ilo epatico determina una iniziale infiltrazione neoplastica della vena porta, iniziale ectasia delle vie biliari intraepatiche. Regolare il calibro della VBP,colecisti modicamente distesa.
Regolari surrene sx e reni.
Sul surrene dx in stretta continuità con una lesione ripetitiva debordante dal profilo epatico.
Non significative linfo adenomegalie lombo artiche, ne pelviche.(iliaci sx BM11 mm).
Modica distensione idrogassosa di alcune anse digiunali.
Grazie se riuscirete a fornirmi una risposta
Facendo la chemio cioè avrebbe altre sofferenze, in cambio di un allungamento della vita?
Torace
Non significative linfoadenomegalie mediastiniche.
Un linfonodo lievemente ingrandito all’altezza del seno costo-frenico anteriore dx.
Inspessimenti pleurici apoco-sottoclaveari sottile falda di versamento pleurico nel seno costo frenico posteriore bilaterale. Strie distelettasiche al lobo inferiore di dx.
ADDOME
Abbondante versamento ascitico con diffusa carcinosi peritoneale particolarmente evidente sul grande omento e nello spazio retto vescicolare dove impronta il retto sigma.
Sulla coda del pancreas si rileva una voluminosa 37 mm ,formazione espansiva a margine poli lobulati prevalentemente ipodensa che infiltra l’ilo splenico.
La lesione è in continuità-contiguità con modulazioni secondarie peripancreatiche, periceliache ,nella retro cavità degli epiploon e sul mesocolon-trasverso.
Si associa trombosi neoplastica della vena splenica con circoli collaterali ectasici perigastrici.
Una nodulazione secondaria all’ilo epatico determina una iniziale infiltrazione neoplastica della vena porta, iniziale ectasia delle vie biliari intraepatiche. Regolare il calibro della VBP,colecisti modicamente distesa.
Regolari surrene sx e reni.
Sul surrene dx in stretta continuità con una lesione ripetitiva debordante dal profilo epatico.
Non significative linfo adenomegalie lombo artiche, ne pelviche.(iliaci sx BM11 mm).
Modica distensione idrogassosa di alcune anse digiunali.
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Gentile utente, la situazione che ci descrive è grave come lei già avrà recepito dalle spiegazioni che le avranno fornito i curanti. il trattamento chirurgico, in una situazione così avanzata, non sembrerebbe al momento indicato se non per l'insorgere di una urgenza. Credo possa essere utile, se possibile, acqisire un esame istologico per ragionare oncologicamente su un eventuale trattamento chemioterapico e quindi con lo specialista ragionare in termini di rischi e benefici, in caso contrario la decisione di maggiore buon senso potrebbe essere una terapia palliativa, come quella che ha già cominciato, per migliorare la qualità di vita di suo fratello. Considerazioni sul tempo che rimane sono poco attendibili senza un esame istologico, anche se oggettivamente la patologia è sicuramente avanzata.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.1k visite dal 23/11/2012.
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