Le è stato diagnosticato un carcinoma mammario duttale infiltrante
Buongiorno a tutti.
Mia sorella ha 42 anni ed in novembre le è stato diagnosticato un carcinoma mammario duttale infiltrante(Grado G3), con componente in situ.Il referto dell'agobiopsia, relativamente ai Recettori Ormonali, è il seguente: La determinazione dei Recettori Ormonali, con anticorpo monoclonale ha fornito il seguente esito: Estrogeno: <40% Progesterone: negativo KI67: >10% (60% circa) C-erbB2:negativo.
La RMN eseguita sempre in nvembre: <<nel quadrante infero-esterno della mammella sx con coinvolgimento del profilo cutaneo e del piano muscolare, presenza di area irregolare d ENHANCEMENT focale del diametro max la cui curva IS/T appare caratteristica per neoangiogenesi da lesione eteroplastica. I linfonodi ecograficamente e con palpazione appaiono negativi>>.
Ecografia epatica;
RX Torace;
Scintigrafia ossea tutti negativi.
Le premetto che mia sorella ha effettuato controllo ecografico in ottobre, come controllo di routine, essendo affetta da seno fibrocistico, ed in quella occasione nulla è stato rilevato dall'ecografista. La mammografia era stata eseguita nel febbraio 2007 con esito negativo. Dopo una infiammazione, in novembre, è venuto fuori questo nodulo che in prima diagnosi (citologia) risultava di circa 1,5cm (19 novembre 2007); in data 07.12.07 il nodulo risultava di circa 2,5cm.
Il 19 dicembre ha iniziato terapia neoadiuvante con epirubicina e taxotere. Ha effettuato 4 cicli ed atteso che il nodulo non risultava diminuito hanno eseguito intervento chirurgico con mastectomia e ricostruzione immediata. E' stata operata mercoledì ed adesso viviamo una situazione di angoscia nell'attesa dell'esito istologico. Il chirurgo non si è sbilanciato molto. Ha riferito che il nodulo si è "scollato" bene e da solo. Alla vista nn sembrava attaccato alla cute. Non è stato fatto esame intraoperatorio del linfonodo sentinella, ma ha riferito che ecograficamente sembrava non interessato.
I problemi sono due:
1) la circostanza oggettiva che si è "scollato" bene e che non era attaccato alla cute, fa ben sperare nel non interessamento della superficie cutanea?
2) quanto attendibili sono gli esami macroscropici.
A questo punto mi chiedo a cosa servano i controlli atteso che in ottobre l'ecografia non ha evidenziato nulla.
Cosa pensate di qeusto caso.
Mia sorella sta vivendo molto male l'attesa dei risultati istologici, è veramente disperata.
Grazie.
Teresa
Mia sorella ha 42 anni ed in novembre le è stato diagnosticato un carcinoma mammario duttale infiltrante(Grado G3), con componente in situ.Il referto dell'agobiopsia, relativamente ai Recettori Ormonali, è il seguente: La determinazione dei Recettori Ormonali, con anticorpo monoclonale ha fornito il seguente esito: Estrogeno: <40% Progesterone: negativo KI67: >10% (60% circa) C-erbB2:negativo.
La RMN eseguita sempre in nvembre: <<nel quadrante infero-esterno della mammella sx con coinvolgimento del profilo cutaneo e del piano muscolare, presenza di area irregolare d ENHANCEMENT focale del diametro max la cui curva IS/T appare caratteristica per neoangiogenesi da lesione eteroplastica. I linfonodi ecograficamente e con palpazione appaiono negativi>>.
Ecografia epatica;
RX Torace;
Scintigrafia ossea tutti negativi.
Le premetto che mia sorella ha effettuato controllo ecografico in ottobre, come controllo di routine, essendo affetta da seno fibrocistico, ed in quella occasione nulla è stato rilevato dall'ecografista. La mammografia era stata eseguita nel febbraio 2007 con esito negativo. Dopo una infiammazione, in novembre, è venuto fuori questo nodulo che in prima diagnosi (citologia) risultava di circa 1,5cm (19 novembre 2007); in data 07.12.07 il nodulo risultava di circa 2,5cm.
Il 19 dicembre ha iniziato terapia neoadiuvante con epirubicina e taxotere. Ha effettuato 4 cicli ed atteso che il nodulo non risultava diminuito hanno eseguito intervento chirurgico con mastectomia e ricostruzione immediata. E' stata operata mercoledì ed adesso viviamo una situazione di angoscia nell'attesa dell'esito istologico. Il chirurgo non si è sbilanciato molto. Ha riferito che il nodulo si è "scollato" bene e da solo. Alla vista nn sembrava attaccato alla cute. Non è stato fatto esame intraoperatorio del linfonodo sentinella, ma ha riferito che ecograficamente sembrava non interessato.
I problemi sono due:
1) la circostanza oggettiva che si è "scollato" bene e che non era attaccato alla cute, fa ben sperare nel non interessamento della superficie cutanea?
2) quanto attendibili sono gli esami macroscropici.
A questo punto mi chiedo a cosa servano i controlli atteso che in ottobre l'ecografia non ha evidenziato nulla.
Cosa pensate di qeusto caso.
Mia sorella sta vivendo molto male l'attesa dei risultati istologici, è veramente disperata.
Grazie.
Teresa
[#1]
Gentile Signora,
comprendo che ricevere uno schiaffo non fà piacere a nessuno ed immagino che anche sua sorella (e perchè no, anche voi familiari!!) rientra nella casistica; di storie come questa per chi fà questo lavoro se ne sentono tante, ma non vanno scoraggiati gli esami di screening.
Il riscontro della neoplasia comunque in questa fase sembra essere (da quanto da lei detto), solo limitato alla mammella.
In atto, per tornare al caso specifico, "lo schiaffo" ricevuto, genera confusione ed ansie. Sta a voi cercare di rassicurare la paziente, nell'attesa dell'esame istologico definitivo che darà chiare indicazioni sul tipo di patologia (tipo, stato recettoriale che potrebbe essere diverso dall'agoaspirato [a volte capita], interessamento linfonodale ... ecc...).
Attendiamo vostre notizie dopo l'esame istologico.
comprendo che ricevere uno schiaffo non fà piacere a nessuno ed immagino che anche sua sorella (e perchè no, anche voi familiari!!) rientra nella casistica; di storie come questa per chi fà questo lavoro se ne sentono tante, ma non vanno scoraggiati gli esami di screening.
Il riscontro della neoplasia comunque in questa fase sembra essere (da quanto da lei detto), solo limitato alla mammella.
In atto, per tornare al caso specifico, "lo schiaffo" ricevuto, genera confusione ed ansie. Sta a voi cercare di rassicurare la paziente, nell'attesa dell'esame istologico definitivo che darà chiare indicazioni sul tipo di patologia (tipo, stato recettoriale che potrebbe essere diverso dall'agoaspirato [a volte capita], interessamento linfonodale ... ecc...).
Attendiamo vostre notizie dopo l'esame istologico.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 07/04/2008.
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