Cellule chemioresistenti

dopo una biopsia chirurgica effettuata in data 07/09/2011 e una pet effettuata il 16/09/2011, mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario a sx con interessamento dei linfonodi ascellari, a dx niente; sono stata sottoposta a 5 cicli di Fec (dal 03/10/2011 al 28/12/2011) e in seguito ho ripetuto la pet in data 08/02/2012: oltre al carcinoma a sx è risultato un linfonodo ascellare a dx. Il giorno dopo ho subito la mastectomia radicale sx con svuotamento ascellare, senza intervenire a dx. Ho fatto 4 cicli di Cmf con richiamo a 7 giorni e dopo 4 cicli di Taxtotere; nel frattempo ha iniziato la terapia ormonale prima solo con decappetyl e poi anche con il tamoxifene. In data 22/10/2012 ho ripetuto la pet che ha evidenziato un'area di patologico iperaccumulo in sede parasternale sx e nella regione ascellare dx. In pratica dopo un anno di chemioterapia la situazione è identica, anzi nella zona dx è peggiorata in quanto il linfonodo era talmente piccolo che veniva captato solo dalla pet, il chirurgo usando l'ecografo non lo vedeva. Ora l'oncologo esclude altra chemio, la radio mi è stata negata e resta solo il chirurgo che ha fatto l'ago aspirato che è risultato positivo: vorrebbe sottopormi alla mastectomia con svuotamento ascellare a dx (la mammella in realtà è sana, lo farebbe per precauzione). Ci sono altri protocolli? E' possibile che dopo tutta la chemio fatta la situazione sia peggiore di prima? Sottolineo che ho un linfedema all'arto sx iniziato prima dell'operazione e temo che possa succedere lo stesso anche a dx. Grazie, in attesa porgo distinti saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
"...l'ago aspirato che è risultato positivo: vorrebbe sottopormi alla mastectomia con svuotamento ascellare a dx (la mammella in realtà è sana, lo farebbe per precauzione)... "


alcune volte la neoplasia primaria scompare lasciandoi "figli"; pertanto potrebbe aver avuto una patologia sia a destra che a sinistra, e della prima solo il linfonodo quale epsressione della stessa.

In questi casi, se tutto limitato, l'ipotesi chirurgica potrebbe essere una valida alternativa

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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