L'esame istologico ha dato esito di adenocarcinoma polmonare g3

Buongiorno,
a mia zia è stato diagnosticato a luglio un carcinoma all'endometrio seguito da un altro primitivo sul polmone sinistro. Operata a settembre all'utero (tolto tutto), l'esame istologico ha fatto escludere la chemioterapia in quanto i linfonodi erano puliti. Operata a seguire al polmone sx in laparoscopia, l'esame istologico ha dato esito di adenocarcinoma polmonare G3 (ci sono dei linfonodi comnpromessi), pertanto occorrerà la chemioterapia. Volevo sapere che possibilità ha mia zia di sopravvivenza? Ce la potrà fare? La PET, fatta ad agosto, aveva evidenziato solo queste 2 problematiche (quindi non credo ci siano altre metastasi in giro). Dobbiamo aspettarci il peggio? Grazie mille
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Utente,
ovviamente sua zia dovrà essere seguita nel tempo per ambedue le neoplasie operate. E' difficile incrociare le statistiche di due tumori diversi e predire la sopravvivenza. Consideri tuttavia che la peggiore delle due, cioè la neoplasia polmonare, espone, nonostante la chemioterapia, ad un rischio di ricaduta locale o a distanza variabile tra il 40 ed il 60 %. Questo basandomi sulla positività linfonodale che riferisce, con molta variabilità legata allle dimensioni ed ai rapporti del tumore primitivo ed al numero e sede dei linfonodi interessati.
Coloro che non ricadono dopo alcuni anni sono i più "fortunati". Invece una eventuale ricaduta, soprattutto se nei primi tempi, innescherebbe una evoluzione infausta in poco tempo nonostate esistano oggi tante linee di terapia.
Mi scusi per aver esposto così le cose ma è la risposta alla sua precisa domanda.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro